Il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" si dice soddisfatto della costituzione di parte civile del Comune di Como al processo sui traffici illeciti di rifiuti, che avevano visto la città lariana come snodo ("feudo") dei traffici illeciti. Il processo si è avviato l'altro ieri a Milano e subito trasferito per competenza a Como.
Il rammarico per l'associazione ambientalista è nella mancata costituzione di parte civile della Regione Lombardia e del Ministero dell'Ambiente!
Il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" era intervenuto da subito, all'avvio dell'indagine, chiedendo appunto che tutti gli Enti istituzionali si costituissero come parti civili, proprio per sostenere le accuse contro i trafficanti di rifiuti e per richiedere il risarcimento ambientale. Infatti i traffici illegali di rifiuti possono avere una pesante ripercussione sull'ambiente, come è successo più volte in Lombardia e anche in provincia di Como, con i "roghi" di rifiuti.
Proprio per approfondire quanto succede in Lombardia in materia di traffici illeciti di rifiuti, il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" sta organizzando, per il mese di marzo, un incontro pubblico, con uno specifico "focus" sulla provincia di Como. Questo appuntamento sarà all'interno della Rassegna sulla mafie "4 colpi alla 'ndrangheta", che coinvolge ben 6 comuni e biblioteche del territorio della Brianza comasca, nella zona che va da Mariano Comense ad Alzate Brianza, e che vedrà per protagonisti esperti, magistrati, scrittori, giornalisti, impegnati nella lotta alle mafie ed ecomafie.
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