mercoledì 3 novembre 2010

Una manifestazione per dire "Alt alla privatizzazione dell'acqua in Lombardia"

“Alt alla legge regionale che rischia di privatizzare l’acqua della Lombardia”. È questo lo slogan della Manifestazione organizzata per sabato 13 novembre a Milano dal Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l’Acqua Pubblica. L’intento della protesta è quello di bloccare l’approvazione in Consiglio Regionale del progetto di legge votato dalla Giunta Formigoni lo scorso 26 ottobre che, applicando il cosiddetto Decreto Ronchi, obbligherebbe a cedere ai privati la gestione dei servizi idrici. Il rischio è che l’acqua di tutta la Lombardia finisca nelle mani di poche imprese private interessate solo a fare profitto; in tal modo si porrebbe fine alle virtuose gestioni pubbliche che, in particolare nella città e nella provincia di Milano, risultano all'avanguardia a livello europeo.
Contro il Decreto Ronchi incombono i pronunciamenti (previsti per dicembre) della Corte Costituzionale sui ricorsi presentati da ben 6 Regioni e il voto del Referendum abrogativo (previsto per la primavera 2011) promosso dal Movimento per l’acqua. Approvare in questa fase la legge regionale in applicazione al Decreto Ronchi, rischia di esporre la Regione Lombardia a successive bocciature.

La Manifestazione per l’acqua pubblica si terrà sabato 13 novembre dalle ore 10 alle ore 13 a Milano in via Fabio Filzi, davanti al Pirellone. Parteciperanno i comitati per l’acqua pubblica di tutta la Lombardia, le associazioni che hanno sostenuto la campagna referendaria, i lavoratori e i rappresentanti sindacali della CGIL e della Filtcem-Cgil Lombardia, della Camera del lavoro, alcuni consiglieri regionali, sindaci di alcuni comuni con i rispettivi gonfaloni. La Manifestazione sarà animata da artisti, tra cui: Diego Parassole, Luca Bassanese e le incursioni della Contrabbanda.

Durante la Manifestazione sarà data lettura dell'APPELLO per l’acqua pubblica in Lombardia, che ha già raccolto oltre 300 adesioni, tra cui quelle di 10 Consiglieri Regionali, di oltre dieci sindaci e assessori, sindacati e centinaia di cittadini. Sono infatti i cittadini lombardi a chiedere che l’acqua non venga mercificata: si ricorda che a sostegno dei 3 Referendum contro la privatizzazione dell’acqua, in Lombardia sono state raccolte ben 237 mila firme, su un totale nazionale di 1 milione e 400 mila (www.acquabenecomune.org).

I Comitati per l’acqua pubblica chiamano alla mobilitazione anche tutti i Comuni lombardi, che rischiano, con l’approvazione della legge regionale, di perdere le competenze in materia di acqua. Infatti se passasse il progetto di legge così come elaborato dalla Giunta Regionale, le competenze sui servizi idrici, che ora sono in mano ai Comuni (riuniti negli A.T.O. - Ambiti Territoriali Ottimali), verrebbero affidate alle sole Province. In tal modo i Comuni, ovvero gli Enti più vicini ai cittadini, verrebbero esautorati dalle decisioni su un bene vitale qual è l'acqua, cancellando il tanto sbandierato Federalismo comunale.

Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l'Acqua Pubblica

Nessun commento:

Posta un commento