Il ciclone della partecipazione è arrivato, più forte che mai, e ci ha dato una diversa idea dell'Italia. Lasciamo volentieri ai commentatori politici ogni considerazione sugli effetti del voto referendario negli assetti di governo e opposizione: la nostra campagna è sempre rimasta sul merito delle questioni sulle quali i cittadini consultati hanno risposto, decretando che l'italia è fuori dall'era nucleare e che nuove regole devono essere fissate per garantire il controllo pubblico sull'accesso all'acqua.
Non poteva esserci risultato migliore per potersi mettere al lavoro su temi, così strategici per il futuro del nostro Paese. Mettersi al lavoro, certo, perchè la vittoria referendaria non è la fine, ma semmai l'inizio di un percorso che, per noi, ha due obiettivi:
- garantire l'efficace tutela della risorsa idrica dagli eccessi di sfruttamento e da ogni inquinamento
- affermare un nuovo e diverso modello energetico, che ci liberi dalla dipendenza dalle fonti fossili e sviluppi un concetto di competitività basata sull'efficienza e sul risparmio di energia e materie prime
Cominciamo dall'acqua. L'acqua non è un bene comune solo quando sgorga dal rubinetto, ma anche prima - quando giace nei fiumi, nelle falde, nei laghi - e dopo - quando esce dalle nostre case, dalle fabbriche, dai campi agricoli, per ritornare a fare il suo ciclo. Dipende molto da noi che l'acqua resti pulita, perchè il nostro diritto di accesso a risorse idriche di qualità non si esaurisce nel momento in cui tiriamo lo scarico: lì finisce il diritto e inizia la responsabilità, una responsabilità di cui non ci facciamo carico adeguatamente se le nostre fogne perdono o non sono collegate a depuratori, se i depuratori non funzionano a dovere, se a casa nostra non ci facciamo carico di sprechi, se le attività economiche non si occupano del trattamento dei loro scarichi...
E allora facciamoci carico dei problemi del bene idrico in Italia. Problemi che chiedono quattro risorse: intelligenza, conoscenze, volontà e soldi. Intelligenza e conoscenze non ci difettano, si tratta di condividerle e metterle a servizio della causa; la volontà la abbiamo dimostrata con il voto referendario. I soldi invece bisogna trovarli...
Nei prossimi mesi Legambiente fissa appuntamenti per confrontarsi con i grandi giacimenti idrici della nostra regione: fiumi, laghi, montagne. Continuate a seguirci, dunque.
Ma vogliamo cominciare dal giacimento più prezioso di oro blu: le falde. Una risorsa di altissima qualità, di composizione perfetta per l'uso umano, custodita dalle profondità del sottosuolo... ma non per questo invulnerabile. Qual è lo stato della falda in Lombardia? In che misura devono preoccuparci i fenomeni di inquinamento di cui spesso danno conto le cronache? e quali sono le garanzie che questi inquinamenti non mettano in pericolo la sicurezza e la salubrità delle fonti di approvvigionamento di acqua potabile?
Vizi e virtù delle acque per il consumo umano.
Conoscere e prevenire i problemi della falda in Lombardia
Convegno, Acquario Civico di Milano, via Gadio 2, MILANO (M2 Lanza), venerdì 17 giugno 2011 ore 9.00-12.30
Con questo convegno tentiamo di affrontare con trasparenza e oggettività le problematiche legate alla falda sotterranea, cercando di fare chiarezza fra i numerosi casi “eclatanti” di contaminazione chimica/naturale e spiegando la differenza fra le acque “grezze” di falda, monitorate da Arpa e l’acqua servita dagli acquedotti che viene giornalmente monitorata dai gestori e dalle Asl.
- Registrazione e saluti - NICOLETTA ANCONA - Acquario e Civica Stazione Idrobiologica di Milano
- Casi critici di inquinamento della falda nella nostra regione - EDOARDO BAI - Comitato scientifico di Legambiente Lombardia
- Stato di qualità della falda in Lombardia VALERIA MARCHESI - Arpa Lombardia
- Indagini indipendenti sull'acqua al consumo CLAUDIA CHIOZZOTTO - Associazione Altroconsumo
- L'organizzazione dei controlli in Regione Lombardia MAURIZIO SALAMANA – D.G. Sanità, Regione Lombardia
- Controllo dei contaminanti sull'acqua potabile: il caso di Milano CARLO CARRETTINI - Direttore acquedotto MMSpa
- Le sostanze che non dobbiamo temere nella nostra acqua SILVANA GALASSI - Professore di Ecologia dell'Università degli Studi di Milano
- Controlli dell'acqua di falda e criticità per la salute pubblica VIVIANE IACONE - D.G. Ambiente, energia e reti, Regione Lombardia
- Conclude DAMIANO DI SIMINE - Presidente Legambiente Lombardia
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