L'Ordine dei Medici di Monza Brianza accoglie con soddisfazione la notizia dello stop al raddoppio dell'inceneritore di Desio. Contro l'ipotesi del raddoppio si era già espresso in passato il nostro Ordine Provinciale che vede nell'incenerimento dei rifiuti una fonte di danno alla salute e una tecnologia ormai obsoleta.
L'incenerimento comporta la dispersione di inquinanti nella atmosfera: particolato grossolano (PM 10) , fine (PM 2,5) e ultrafine.
Gli inquinanti emessi dagli inceneritori esplicano i loro effetti nocivi sulla salute delle popolazioni residenti, e non solo in prossimità degli impianti, o perché vengono inalati, o per contatto cutaneo, o perché, ricadendo, inquinano il territorio e quindi i prodotti dell'agricoltura e della zootecnia.
Non dimentichiamoci inoltre che va poi smaltito il 30% del prodotto derivante dall'incenerimento e di questo un buon 10% è cenere altamente tossica.
Riteniamo che vadano percorse le strade alternative all'incenerimento per dare impulso ad una moderna politica sui rifiuti che dia priorità al riciclo, alla riduzione dei rifiuti e alle più moderne tecniche di trattamento.
Che la politica si faccia carico delle evidenze scientifiche circa i danni alla salute derivanti dell’incenerimento e dalla antieconomica gestione di tale tipo di tecnologia.
Il Presidente dell'Ordine dei Medici di Monza Brianza
Carlo Maria Teruzzi
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