sabato 7 novembre 2015

Seregno: come fare cassa con mobilità e parcheggi


Riceviamo e pubblichiamo il seguente intervento di Per un'altra Seregno a sinistra

Il parcheggio sotterraneo di Piazza Risorgimento di 279 posti macchina venne aperto al pubblico il 23 Giugno 2008. Ad oggi, 4 Novembre 2015, sono perciò passati  7 anni e 4 mesi ovvero 2692 giorni. Un calcolo molto prudenziale, sulla base di un euro all'ora per cinque ore ogni posto macchina al giorno, comporta un mancato introito di almeno 500.000 euro all'anno ovvero 3.500.000 di euro nell'arco di sette anni.
Come si può vedere 500.000 euro sono più del doppio dell'introito minimo garantito al comune (200.000 euro) dalla ditta appaltatrice di tutti i parcheggi a pagamento di Seregno.
In sintesi, il solo parcheggio di Piazza Risorgimento, sarebbe più che sufficiente se fosse reso a pagamento come era logico e come il gruppo di Rifondazione Comunista prima e della Federazione della Sinistra successivamente, con i consiglieri Giuseppina Minotti e Francesco Mandarano, avevano chiesto fin dalla sua apertura. Questo senza contare i 3.500.000 persi per meri calcoli elettorali.
Purtroppo non vennero mai ascoltati né dalla maggioranza e nemmeno dagli altri partiti di minoranza (in primis il PD).

Abbiamo atteso ad esprimere il nostro parere sulla vicenda attuale anche per osservare, non essendo noi rappresentati in Consiglio Comunale, le reazioni delle diverse forze politiche.
In sintesi ci sembra che la maggioranza sia passata da un estremo all'altro: dal tutto gratuito al tutto a pagamento, col sospetto fondato che si punti solo a "fare cassa" (soprattutto per la ditta appaltatrice) mentre la minoranza non è in grado di fare una proposta politica che si discosti da un demagogico e inconcludente "no ai parcheggi a pagamento" facendo a gara a chi stampa manifesti col NO più grande.
Noi pensiamo che questo modo di fare non sia degno di chi, facendo parte di un Consiglio Comunale, dovrebbe analizzare la questione parcheggi tenendo conto delle diverse componenti che la caratterizzano.

Elenchiamo i più importanti termini della questione:
  1. Il PGT (Piano di governo del territorio) approvato di recente, dopo quasi un decennio di gestazione, sorvola allegramente sulla gestione del territorio dal punto di vista della mobilità.
  2. Non c'è, a Seregno, nessun Piano Urbano della Mobilità (PUM) mentre anche il Piano Urbano del Traffico (PUT) vigente era stato aggiornato oltre dieci anni orsono ed è perciò da rivedere. Così  non è dato sapere quale visione complessiva ci sia relativamente a insediamenti abitativi, commerciali, industriali, artigianali, di servizio, ... e il sistema della mobilità ivi compresa quella pedonale e ciclabile.
  3. La costruzione e la gestione delle aree di sosta rientra comunque a pieno titolo nella pianificazione territoriale. Perciò, in assenza dei predetti strumenti di pianificazione, si procede con interventi a capocchia il più delle volte inutili se non dannosi per il territorio.
  4. E' molto grave che si sia sottoscritta una convenzione con una ditta esterna perché questa non dipende da indicazioni di un PUM e di un PUT ma, al contrario, sarà proprio questa convenzione a preordinare, di fatto, i futuri PUM e PUT quando ci si deciderà a farli.
  5. E' evidente infatti, da quest'ultimo punto di vista, che quanti, anche all'interno della maggioranza, promettono aree di sosta periferiche connesse da navette mentono sapendo di mentire perché in conflitto di interessi con la scelta attualmente presa.
  6. In questi anni un po' per responsabilità delle amministrazioni che si sono succedute ed un po' per effetto di leggi regionali (come quella riguardante il recupero dei sottotetti) a Seregno si è costruito in abbondanza e ben al di sopra delle capacità di assorbimento del territorio relativamente al traffico veicolare. Il nuovo PGT non ha purtroppo mostrato, al riguardo, una inversione di tendenza.
  7. Il parcheggio a pagamento colpisce in modo indifferenziato chi ha redditi elevati e chi invece ha stipendi risicati (come ad esempio chi lavora nei diversi negozi o uffici del centro), chi viene in centro occasionalmente e chi invece ci abita. L'amministrazione ha invece preso una decisione senza avere preliminarmente fatto alcun tipo di indagine.
In sintesi riconfermiamo la nostra proposta che consiste nell'apertura immediata del percorso relativo all'adozione del Piano Urbano della Mobilità e, nel frattempo, come provvedimento provvisorio, di rendere a pagamento i soli parcheggi interrati ed in particolare quello di Piazza Risorgimento con opportuni correttivi per i lavoratori dipendenti ed i residenti.

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