giovedì 5 novembre 2020

Le mafie sono più forti, anche durante la crisi Covid-19


 

"Le mafie prendono più forza anche in questo momento di crisi causata dal Covid". Così si è espressa la dott.ssa Alessandra Dolci, responsabile della DDA di Milano, nel corso del videoincontro tenutosi il 3 novembre, dal titolo "Lotta alle mafie - L'antimafia in provincia di Como nell'era Covid". Il magistrato è intervenuto nell'ambito della conferenza on-line organizzata dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" e dall'Arci di Como, che ha visto più di 200 contatti. 

 



Nel corso del dibattito, moderato dalla giornalista Paola Pioppi de “Il Giorno”, la dottoressa Dolci ha ricordato come la presenza della criminalità organizzata, e in particolare della 'ndrangheta, si sia rafforzata anche in questi momenti di crisi, a cominciare dai settori specifici come ad esempio nella fornitura di presidi sanitari (mascherine ed altri presidi) o nei servizi di pompe funebri. In pratica si può dire che le mafie si sono ormai infiltrate in ogni settore dell'economia legale ed illegale, dai pubblici esercizi (bar, ristoranti, videolottery, ecc.) fino al settore degli appalti e subappalti  pubblici, come ad esempio nelle forniture o nel movimento terra.

Ad una specifica domanda di Roberto Fumagalli, del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", sul tema delle ecomafie e dei traffici illeciti di rifiuti, la PM Dolci ha ricordato come in questo ambito le mafie realizzano elevati profitti, anche superiori rispetto al traffico di droga. Nel settore dei rifiuti quello che necessita, secondo il magistrato, sono maggiori controlli, soprattutto sui capannoni dismessi che spesso vengono riempiti di rifiuti; oltre ad un inasprimento delle pene, oggi troppo blande, per i reati ambientali. A seguito dei roghi di rifiuti, la Magistratura ha censito in Lombardia migliaia di siti a rischio. 


In definitiva quanto è emerso dalla videoconferenza è la necessità di creare maggiore attenzione sulla prevenzione del fenomeno mafioso, azione che deve coinvolgere cittadini, associazioni, istituzioni, oltre che ovviamente la Magistratura.

Il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" e l'Arci di Como si dicono sicuramente soddisfatti delle informazioni e delle riflessioni emerse durante la videoconferenza, che è stata seguita da oltre 200 persone. All’evento hanno partecipato molti sindaci e assessori del territorio, considerata anche l’adesione da parte dei Comuni di Alzate Brianza, Cabiate, Carugo, Inverigo, Lurago d'Erba e Mariano Comense.

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