sabato 12 luglio 2025

Meda. Rigenerazione urbana o speculazione? Il dossier di Sinistra e Ambiente sulla Variante PGT


Iniziamo qui l’esame delle osservazioni di Sinistra e Ambiente-Impulsi sulla variante al Piano di Governo del Territorio (PGT) di Meda, suddividendo i temi in due post per maggiore chiarezza. In questa prima parte affrontiamo le questioni legate al diritto alla casa, al centro storico e alla rigenerazione urbana. Nella seconda parte affronteremo le questioni legate alla mobilità sostenibile e all'ambiente.


Centro Storico, demolizioni e rigenerazione urbana: le preoccupazioni


Secondo Sinistra e Ambiente-Impulsi, la Variante al PGT approvata dall’amministrazione comunale di Meda contiene norme che consentono, per quasi ogni edificio cittadino (esclusi quelli di pregio storico-artistico, in realtà pochissimi), la demolizione e ricostruzione fuori dalla sagoma e dal sedime esistenti. Una scelta che, se applicata in particolare al centro storico, rischierebbe di “stravolgere completamente l’aspetto e il tessuto urbanistico” della città.

Il gruppo riconosce che molti edifici del centro storico siano in stato di degrado e necessitino di interventi. Tuttavia, ritiene preferibile “dare nuovo valore e nuova vita a ciò che già esiste”, per preservare sia la morfologia urbana sia il tessuto sociale. Il timore è che interventi radicali di demolizione e ricostruzione favoriscano operazioni immobiliari redditizie ma poco attente alla storia locale e inaccessibili alle fasce meno abbienti della popolazione.

In particolare, Sinistra e Ambiente-Impulsi ritiene che la demolizione nel nucleo di antica formazione debba essere autorizzata solo in caso di gravi danni strutturali o quando non sia possibile adeguare gli edifici esistenti agli standard ecologici ed energetici contemporanei.

Rigenerazione sì, ma non a ogni costo


La Variante punta molto sul concetto di Rigenerazione urbana, applicabile anche nel centro storico. Prevede incentivi consistenti:

  • +20% di volumetrie edificabili;
  • -50% sul contributo di costruzione;
  • -30% sulla quota di spazi da destinare a servizi pubblici.

Per Sinistra e Ambiente-Impulsi, questi incentivi rischiano di trasformarsi in “facilitazioni eccessive”, finalizzate più a sbloccare operazioni edilizie ferme da anni che non a realizzare una rigenerazione autenticamente sociale e sostenibile. Il gruppo propone di escludere aumenti di volumetria, se non strettamente finalizzati a realizzare servizi pubblici o esercizi di vicinato.

La rigenerazione, avvertono, non può ridursi a semplice valorizzazione immobiliare, ma deve tenere conto degli aspetti sociali, culturali, economici e ambientali. Demolire e ricostruire senza una reale strategia complessiva rischia di alterare la città, generare maggiori emissioni di CO₂ (l’edilizia rappresenta il 36% delle emissioni UE) e consumare risorse preziose.

La ristrutturazione degli edifici esistenti, sostengono, è invece più sostenibile, tutela l’identità locale, mantiene contenuti i costi abitativi e stimola le imprese edilizie locali.

Ambiti di rigenerazione territoriale (ART): il caso Fornace Ceppi e stadio

Fornace Ceppi (57.000 mq) e nuovo stadio del calcio (24.000 mq)

Il gruppo critica anche il modo in cui la Variante ha definito gli Ambiti di Rigenerazione Territoriale. Nel caso dell’ART1, denuncia la scelta di accorpare due comparti separati e con destinazioni diverse: l’area degradata dell’ex Fornace Ceppi e il nuovo stadio di calcio previsto in via Santa Maria.

Inserire il nuovo stadio in quell’area sottrarrebbe spazio a una necessaria riqualificazione urbana e snaturerebbe la vocazione dell’area. Per Sinistra e Ambiente-Impulsi, lo stadio esistente in via Busnelli non è degradato e dovrebbe semmai essere riqualificato, non spostato.

L’ipotesi che dietro a questa operazione ci siano interessi produttivi legati a imprese confinanti (come la ditta Cassina) solleva interrogativi. Il gruppo chiede trasparenza su eventuali accordi per la cessione di beni pubblici a privati, e ritiene più appropriato, in caso di sviluppo produttivo, utilizzare altri strumenti urbanistici già previsti dal PGT.

Diritto alla casa: un tema assente nel PGT

Fra le critiche più forti c’è l’assenza di un capitolo sul diritto alla casa. Sinistra e Ambiente-Impulsi sottolinea come il diritto a un’abitazione dignitosa sia un diritto umano fondamentale, e denuncia l’assenza di politiche abitative adeguate a rispondere alla crescente emergenza abitativa anche a Meda.

Il gruppo evidenzia come molte famiglie si rivolgerebbero alle graduatorie comunali se vi fosse un’offerta adeguata di alloggi sociali. Eppure, nella Variante non si trovano risposte concrete né un impegno per politiche di edilizia sociale.

Il tema è legato anche alla recente introduzione in Costituzione del principio di sussidiarietà, che dovrebbe ispirare nuove forme di collaborazione tra cittadini e istituzioni nella gestione dei beni comuni, compreso il patrimonio abitativo.

Prossimi passi

Sinistra e Ambiente-Impulsi ha annunciato che continuerà ad analizzare gli elaborati della Variante e formulerà osservazioni puntuali da presentare durante il periodo di deposito, nella speranza di modificare il documento prima della sua approvazione definitiva.

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