venerdì 27 aprile 2012

Pedemontana e lo sbancamento del Bosco delle Querce


Avevano visto giusto gli ambientalisti che lo scorso 10 luglio 2011 hanno abbracciato il Bosco delle Querce di Seveso e Meda: questo Parco, simbolo del risarcimento per il danno provocato dall’industria chimica, sarebbe stato letteralmente squarciato dal passaggio dell’autostrada Pedemontana. Lo ha confermato oggi il Presidente della Provincia di Monza e Brianza ai referenti delle associazioni e dei gruppi ambientalisti.

“Il progetto definitivo vigente su cui la società Strabag – vincitrice dell’appalto dovrebbe elaborare l’esecutivo – dichiara Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente di Meda e portavoce locale del Coordinamento Insieme in Rete – prevedeva lo sbancamento di una grande porzione di Bosco. La modifica del progetto illustrata oggi dal Presidente Dario Allevi non risolve il problema perché non esclude ancora lo sbancamento”.

“Diciamo no allo sbancamento anche a tutela della salute della popolazione: ricordiamo che il Bosco delle Querce è una delle più preziose opere di bonifica esistenti e attorno ai suoi confini – proprio quelli che verranno toccati dall’autostrada – ci sono le più alte concentrazioni di diossina e lo ben evidenziano i prelievi certificati da ARPA  ”, dichiarano Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia e Gianni Del Pero, referente di WWF Lombardia.

“E’ ancora la città di Seveso – conclude Gemma Beretta, presidente del Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso - a essere colpita: con questa ulteriore variante del progetto e a causa della viabilità complementare alla futura autostrada, vedremmo anche la cancellazione dell’area di naturale espansione del Bosco delle Querce, quella prospiciente a via della Roggia,  area che richiede ancora interventi di bonifica. I cittadini di Seveso, Monza Brianza e quelli della ‘città continua’ che si estende da Milano meritano invece tutela, verde, salute per un nuovo sviluppo rispettoso del vivente. Questo progetto di autostrada va invece nella direzione opposta”.

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