sabato 7 aprile 2012

Macherio - Osservazioni PTCP: La salvaguardia degli Ambiti Agricoli Strategici

Osservazione n. 15 presentata dal Comitato per l'Ampliamento del Parco Brianza Centrale al PTCP della Provincia di MB e riguardante il Comune di Macherio località: Torrette - Santa Margherita – Bosco del Ratto Bareggia  - Pedresse

Immagine  PTCP di Monza e Brianza  (adottato) Tavola 7 - Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico
Immagine  PTCP di Monza e Brianza  (adottato) Tavola 2 - Elementi di caratterizzazione ecologica del territorio
All'interno degli spazi aperti a sud della linea ferroviaria Seregno-Carnate, nel punto dove si incontrano i confini dei Comuni di Lissone, Macherio e Sovico e più precisamente nelle aree delimitate dalle località Cascina Bini, Santa Margherita, Bareggia, Torrette, Pedresse, Cascina Greppi e Bosco del Ratto (altrimenti denominato il Boscone) sono stati individuati Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico ( Tavola 7 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – art. 6 ) dai quali, a nostro avviso, sono state escluse in modo del tutto incomprensibile:a) tutte le aree interessate dalle opere compensazione ambientale (Progetto Locale n°24) previste dalla realizzazione dell'Autostrada Pedemontana;b) le aree interessate dalle opere di mitigazione ambientale previste dalla realizzazione dell'Autostrada Pedemontana, a ovest di via Edison (Bareggia di Macherio);c) due porzioni di aree agricole, poste a nord e a sud del nuovo insediamento residenziale di via Bosco del Ratto(Macherio) che, da ogni punto di vista, risultano del tutto indistinguibili dalle contigue aree incluse negli Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico;d) le aree agricole costituenti la zona di rispetto attorno al nuovo ipotizzato cimitero di Lissone.Rilevato che:l'intero contesto territoriale, in precedenza descritto, risulta interamente incluso nella Rete Verde di Ricomposizione Paesaggistica (Tavola 6a del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – art. 31);l'intera contesto territoriale, in precedenza descritto, risulta interamente incluso negli Ambiti di riqualificazione (Tavola 6c Ambiti di Azione Paesaggistica del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – art. 33);l'estrema porzione settentrionale delle aree, forestali ed agricole, oggetto della presente osservazione (contornate ed evidenziate in rosso nelle immagini allegate), è parte integrante del corridoio primario della RER - Rete Ecologica Regionale, di connessione tra le aree del Parco Regionale della Valle del Lambro e quelle degli spazi aperti, agricoli e naturali, sul confine tra i Comuni di Albiate, Carate Brianza, Seregno, Lissone, Macherio e Sovico (Tavola 2 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - Elementi di caratterizzazione ecologica del territorio);l'assieme delle rimanenti aree, forestali ed agricole, oggetto della presente osservazione (contornate ed evidenziate in rosso nelle immagini allegate) per via della loro diretta contiguità con il corridoio ecologico primario della RER -  Rete Ecologica Regionale (di connessione tra le aree del Parco Regionale della Valle del Lambro e quelle, agricole e naturali, sopravvissute sul confine tra i Comuni di Albiate, Carate Brianza, Seregno, Lissone, Macherio e Sovico) costituiscono, di fatto, un importante ed, ampiamente, riconosciuto ganglio secondario della stessa rete ecologica**, ovvero un ambito di rafforzamento delle presenze naturali sul territorio nonché un fondamentale punto intermedio di appoggio, considerata la lunghezza e la frammentarietà del citato corridoio ecologico primario.
** a complemento dei gangli primari sono individuabili altri ambiti - i gangli secondari - ai quali sono attribuibili funzioni differenti: rafforzamento delle presenze naturali sul territorio (anche al di fuori della rete principale costituita dai gangli e dai corridoi primari), e costituzione di un punto intermedio di appoggio, là dove i corridoi primari risultino troppo lunghi. fonte: http://www.apat.gov.it/media/RetiEcologiche/cap2.htm 

Sottolineato che:l'intero contesto territoriale, in precedenza descritto, costituisce un importante elemento di discontinuità nel paesaggio urbano, ancora in grado di garantire un minimo di continuità degli spazi aperti all'interno della convulsa conurbazione della Brianza Centrale e, per questa semplice ragione, dovrebbe essere interamente tutelato, anche a prescindere da altre sue peculiarità;l'intero contesto territoriale, in precedenza descritto, ha una forte valenza ecologica a prescindere dalla sua completa inclusione nella Rete Ecologica Regionale ed, in subordine, dalla sua inclusione nella “Rete Verde”;  in esso, infatti - nonostante la forte pressione antropica, su di esso, esercitata, negli ultimi decenni - trovano, ancora, rifugio numerose specie di mammiferi, di uccelli, di anfibi, di rettili e di invertebrati nonché, seppur rare, sono sopravvissute alcune specie arboree, arbustive e di sottobosco tipiche dei boschi di querco-carpineto;gli ambiti di territorio, di cui al punto a), interessati dalle opere di compensazione ambientale (Progetto Locale n°24), approvate in via definitiva dal CIPE - Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, per la loro filosofia progettuale, pensata in origine dal gruppo di lavoro DiAP Politecnico di Milano, coordinato dal Professor Arch. Arturo Lanzani, che li voleva fruibili ma, al contempo, conservativi ed implementativi delle caratteristiche agricole e forestali dei territori ricompresi, proprio per la loro effettiva e, da tutti, riconosciuta continuità con gli spazi aperti esistenti e con il tessuto agricolo circostante, essendo, inoltre, le stesse, attualmente coltivate uniformemente con le parti rimanenti dei fondi, di cui sono parte, hanno tutti i requisiti per essere inseriti tra gli Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico (Tavola n°7 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – art. 6 ); parimenti, a nostro avviso, risulta davvero difficile comprendere quale differenza corra tra gli Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico (“Ambiti Agricoli Strategici”), fruibili attraverso le strade consortili e vicinali e le aree agricole dei progetti locali di Pedemontana, fruibili sempre grazie alla identica trama di viabilità rurale, in taluni casi recuperata e, semmai, implementata da qualche nuovo percorso ciclopedonale;è nostro compito, inoltre, evidenziare che se il Progetto Locale n°24 delle opere di compensazione ambientale dell'Autostrada Pedemontana, per varie ragioni, anche parzialmente, non venisse realizzato, lascerebbe, di fatto, le aree ad esso destinate, previste nel progetto approvato in via definitiva dal CIPE, totalmente prive di reali strumenti di tutela e, conseguentemente, soggette a possibili, nonché facilmente prevedibili, future espansioni urbanistiche, con relativo consumo di suolo e di aree agricole, che, relativamente al caso in oggetto, sono, senza ombra di dubbio, tra le più prossime all'autostrada Pedemontana.Fatto, infine, riferimento anche a quanto, non casualmente, è suggerito nel Rapporto finale DiAP sul documento di inquadramento del Piano d’Area Pedemontana “....Una parte significativa dell’area è inserita tra le Aree agricole strategiche. Si suggerisce tuttavia una loro estensione comprendendo tutte le aree di compensazione ambientale di Macherio e di Lissone, la zona di rispetto attorno al nuovo ipotizzato cimitero, le aree a sud del Dosso tra i comuni di Seregno e Albiate...”.con l'obiettivo di contribuire:al massimo contenimento del consumo di suolo agricolo e naturale all'interno della conurbazione della Brianza Centrale; all'estensione della norma di massima tutela del PTCP all'intero contesto degli spazi aperti residuali   sul confine dei Comuni di Lissone, Macherio e Sovico; alla salvaguardia di uno dei più significativi ed integri brani di paesaggio rurale di tutto il settore centrale del territorio della Provincia di Monza e Brianza; al rafforzamento di uno dei più delicati e frammentati corridoi primari della Rete Ecologica Regionale.Si richiede, a garanzia della loro massima tutela, la completa inclusione negli Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico (Tavola 7 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - art. 6) delle aree, contornate ed evidenziate in rosso nelle immagini allegate alla presente osservazione, corrispondenti a:A) tutte le aree interessate dalle opere compensazione ambientale dell'Autostrada Pedemontana (Progetto Locale n°24 approvato in via definitiva dal CIPE - Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica),  ricadenti sul territorio del Comune di Macherio;B) le aree interessate dalle opere di mitigazione ambientale dell'Autostrada Pedemontana, a ovest di via Edison, nel territorio del Comune di Macherio (frazione di Bareggia).


Osservazione n. 16 presentata dal Comitato per l'Ampliamento del Parco Brianza Centrale al PTCP della Provincia di MB e riguardante il Comune di Macherio zona  Pedresse – via Bosco del Ratto
Immagine  PTCP di Monza e Brianza  (adottato) Tavola 7 - Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico
Immagine  PTCP di Monza e Brianza  (adottato) Tavola 2 - Elementi di caratterizzazione ecologica del territorio
All'interno degli spazi aperti a sud della linea ferroviaria Seregno-Carnate, nel punto dove si incontrano i confini dei Comuni di Lissone, Macherio e Sovico e più precisamente nelle aree delimitate dalle località Cascina Bini, Santa Margherita, Bareggia, Torrette, Pedresse, Cascina Greppi e Bosco del Ratto (altrimenti denominato il Boscone) sono stati individuati Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico (Tavola 7 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – art. 6 ) dai quali, a nostro avviso, sono state escluse in modo del tutto incomprensibile:a) tutte le aree interessate dalle opere compensazione ambientale (Progetto Locale n°24) previste dalla realizzazione dell'Autostrada Pedemontana;b) le aree interessate dalle opere di mitigazione ambientale previste dalla realizzazione dell'Autostrada Pedemontana, a ovest di via Edison (Bareggia di Macherio);c) due porzioni di aree agricole, poste a nord e a sud del nuovo insediamento residenziale di via Bosco del Ratto(Macherio) che, da ogni punto di vista, risultano del tutto indistinguibili dalle contigue aree incluse negli Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico;d) le aree agricole costituenti la zona di rispetto attorno al nuovo ipotizzato cimitero di Lissone.Rilevato che:l'intero contesto territoriale, in precedenza descritto, risulta interamente incluso nella Rete Verde di Ricomposizione Paesaggistica (Tavola 6a del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – art. 31);l'intera contesto territoriale, in precedenza descritto, risulta interamente incluso negli Ambiti di riqualificazione (Tavola 6c Ambiti di Azione Paesaggistica del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – art. 33);essendo le aree, oggetto della presente osservazione (contornate ed evidenziate in rosso nelle immagini allegate), parte integrante di un più vasto ambito agricolo, a sua volta, parzialmente, incluso nel corridoio ecologico primario della RER -  Rete Ecologica Regionale (di connessione tra le aree del Parco Regionale della Valle del Lambro e quelle degli spazi aperti, agricoli e naturali, sul confine tra i Comuni di Albiate, Carate Brianza, Seregno, Lissone, Macherio e Sovico) sono, di fatto, conseguenzialmente, parte anche dell'importante ed, ampiamente, riconosciuto ganglio secondario della stessa rete ecologica**, ovvero un ambito di rafforzamento delle presenze naturali sul territorio nonché un fondamentale punto intermedio di appoggio, considerata la lunghezza e la frammentarietà del citato corridoio ecologico primario.
** a complemento dei gangli primari sono individuabili altri ambiti - i gangli secondari - ai quali sono attribuibili funzioni differenti: rafforzamento delle presenze naturali sul territorio (anche al di fuori della rete principale costituita dai gangli e dai corridoi primari), e costituzione di un punto intermedio di appoggio, là dove i corridoi primari risultino troppo lunghi. fonte: http://www.apat.gov.it/media/RetiEcologiche/cap2.htm 

Sottolineato che:l'intero contesto territoriale, in precedenza descritto, costituisce un importante elemento di discontinuità nel paesaggio urbano, ancora in grado di garantire un minimo di continuità degli spazi aperti all'interno della convulsa conurbazione della Brianza Centrale e, per questa semplice ragione, dovrebbe essere interamente tutelato, anche a prescindere da altre sue peculiarità;l'intero contesto territoriale, in precedenza descritto, ha una forte valenza ecologica a prescindere dalla sua completa inclusione nella Rete Ecologica Regionale ed, in subordine, dalla sua inclusione nella “Rete Verde”;  in esso, infatti - nonostante la forte pressione antropica, su di esso, esercitata, negli ultimi decenni - trovano, ancora, rifugio numerose specie di mammiferi, di uccelli, di anfibi, di rettili e di invertebrati nonché, seppur rare, sono sopravvissute alcune specie arboree, arbustive e di sottobosco tipiche dei boschi di querco-carpineto;per le aree (di cui al punto c) oggetto della presente osservazione, a nostro avviso, pare davvero ingiustificata, sorprendente ed incomprensibile la singolare perimetrazione, che ne termina la non inclusione negli Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico (Tavola 7 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - art. 6), perimetrazione che non trova alcun riscontro sia cartografico che fisico/morfologico, con la situazione reale, direttamente riscontrabile sul campo, che rivela un fondo, fino a prova contraria, coltivato uniformemente;men che meno, la stessa perimetrazione, sembra, obiettivamente, riconducibile dall'adottato stralcio, dalle “Aree Agricole Strategiche”, degli Ambiti interessati dalle compensazioni ambientali dell'Autostrada Pedemontana,  (oggetto delle osservazioni n°14 e n°15 del Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale);Fatto, infine, riferimento anche a quanto, non casualmente, è suggerito nel Rapporto finale DiAP sul documento di inquadramento del Piano d’Area Pedemontana “....Una parte significativa dell’area è inserita tra le Aree agricole strategiche. Si suggerisce tuttavia una loro estensione comprendendo tutte le aree di compensazione ambientale di Macherio e di Lissone, la zona di rispetto attorno al nuovo ipotizzato cimitero, le aree a sud del Dosso tra i comuni di Seregno e Albiate...”.con l'obiettivo di contribuire:al massimo contenimento del consumo di suolo agricolo all'interno della conurbazione della Brianza Centrale; all'estensione della norma di massima tutela del PTCP all'intero contesto degli spazi aperti residuali   sul confine dei Comuni di Lissone, Macherio e Sovico; alla salvaguardia di uno dei più significativi ed integri brani di paesaggio rurale di tutto il settore centrale del territorio della Provincia di Monza e Brianza; al rafforzamento di uno dei più delicati e frammentati corridoi primari della Rete Ecologica Regionale.Si richiede, a garanzia della loro massima tutela, la completa inclusione negli Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico (Tavola 7 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - art. 6) delle aree, contornate ed evidenziate in rosso nelle immagini allegate alla presente osservazione, corrispondenti alle due porzioni di aree agricole, poste a nord e a sud del nuovo insediamento residenziale di via Bosco del Ratto, nel territorio comunale di Macherio.

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