martedì 1 aprile 2014

Pedemontana e la strategia dei fatti compiuti


PEDEMONTANA: UNA INUTILE INFRASTRUTTURA SENZA COPERTURA ECONOMICA

di Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile

Le risorse economiche non ci sono (vedi articolo/notizia ANSA), il tentativo del ministro Lupi di ottenere la defiscalizzazione (480 mln di euro, un vero e proprio "aiuto di stato") non è ancora andato in porto e ... la soc. Pedemontana altro non sa fare se non riproporre la tiritera ricattatoria rispetto al problema occupazionale.

Il punto di innesto sull'attuale superstrada (inizio Tratta B2)
Ma non basta, occorre anche dire che l'avvio dei lavori sulla tratta B1 è una scelta irresponsabile che ha già causato il disboscamento di buona parte del Bosco del Battù a Lazzate e dei boschi del Parco del Lura a Lomazzo.

Attività di ricerca ordigni bellici al limite del Bosco del Battù a Lazzate
Tutto con l'evidente scopo di mettere davanti al fatto compiuto e giustificare così l’avanzamento dell'attività.
Maldestro il tentativo di dichiarare la Tratta B1 come "variante necessaria per EXPO", quando è a tutti evidente che questa tratta dell'autostrada pedemontana non sarà a servizio diretto dell'evento, ma anzi, servirà solo a peggiorare la situazione viabilistica sulla già congestionata superstrada ex SS35.

La parte del Bosco del Battù completamente disboscata
Poi c'è la favola dei 170 milioni che, se assicurati, consentirebbero il prosieguo dei lavori della B1.
La quota sarebbe in realtà appena sufficiente alla realizzazione del solo nudo nastro d'asfalto autostradale, privo di tutte le opere di connessione con l'attuale rete stradale (es. la Novedratese) e delle compensazioni ambientali.
Insomma, l'ostinazione interessata e la propaganda di APL, CAL, Reg. Lombardia etc, la stanno pagando direttamente il territorio e l'ambiente.

La tracciatura nei campi del sedime autostradale
Come coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, continuiamo a ribadire, ci si fermi laddove l'autostrada è stata già in buona parte realizzata: alla sola tratta A.

Non smetteremo di fare iniziative per cercare di evitare che il disastro si completi.

Un gregge nei prati a fronte Bosco del Battù: qualcosa che rischiamo di non vedere più, soppiantato da un nastro d'asfalto.
Nel post pubblicato ieri  scrivevamo che per evitare il blocco dei cantieri di Pedemontana sarebbero necessari "la proroga del finanziamento ponte di 200 milioni al 30 giugno con conseguente erogazione dei contributi pubblici già deliberati e di quelli che verranno a maturazione entro tale data e il finanziamento soci di 38 milioni necessario per coprire le esigenze finanziarie fino al 30 giugno". Ebbene oggi il Ministero delle Infrastrutture ha prontamente firmato il nulla osta per l'erogazione del contributo.

Riportiamo di seguito la notizia apparsa oggi su Lombardia Notizie, organo d'informazione della Regione Lombardia.

Pedemontana, dal Ministero nulla osta per 128 milioni

Il Ministero delle Infrastrutture ha firmato il nulla osta per l'erogazione del contributo di 128 milioni di euro per i lavori già effettuati sul cantiere di Pedemontana. Lo comunica l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, annunciando di aver convocato il Collegio di vigilanza.

"Siamo in costante contatto con il Mit - spiega l'assessore - con i vertici di Cal, di Pedemontana e con le banche. Grazie a questo atto sarà possibile scongiurare la chiusura dei cantieri".

L'attesa liquidazione della quota di 128 milioni di euro da parte del Ministero permetterà alle banche di prorogare fino al 30 giugno il finanziamento ponte di 200 milioni. "Il 10 aprile - continua l'assessore - il Cipe si riunirà e approverà il piano finanziario dell'opera, che prevede anche la defiscalizzazione.
I tempi sono stretti, ma, grazie all'impegno di tutti, riusciremo a dare nuovo vigore a Pedemontana.
Intanto, è stato convocato il Collegio di vigilanza per discutere della situazione con tutti gli attori coinvolti, sindaci compresi".

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