giovedì 13 agosto 2020

Moria di pesci e uccelli nel Lago di Sartirana: i problemi ambientali non riposano mai

Foto tratta da un servizio di Unica TV
 

La scorsa settimana ha avuto inizio un disastro ambientale nel piccolo lago di collina che si trova a Merate (Lecco) in località Sartirana.


"Il problema che affligge il Lago è l'eutrofizzazione - ha dichiarato Mario Narducci, Presidente dello Spinning Club Italia -, ha un ricambio lentissimo con un piccolo emissario e una immissione storica di sostanze che hanno fatto crescere un fittissimo canneto lungo le sue sponde. I residui vegetali accumulandosi negli anni hanno creato sul fondo grossi accumuli materiale organico in lenta putrefazione che sottrae ossigeno all'acqua. La fauna ittica di norma comunque resiste in qualche modo fino al cambio del regime meteo e sopravvive. L'altra settimana invece si è provocata una vera ecatombe. Complice il rimescolamento delle acque provocato da forti temporali, le acque si sono rimescolate portando in superficie il materiale del fondo e provocando un abbassamento dei livelli di ossigeno con la quasi totale morte di tutte le forme di vita acquatiche. Per dare un'idea del disastro avvenuto, solo parlando dei pesci ne sono stati recuperati morti circa 3-4 quintali."  

 

Andrea Agapito Federici, del WWF, ha sottolineato che: "Si tratta di un invaso molto caratteristico, localizzato all'interno di un territorio molto antropizzato, di grande valore biologico essendo una riserva naturale e un SIC (SIC IT2030007 “Lago di Sartirana”) appartenente a rete natura 2000."

 

Gianni Del Pero, Presidente del WWF Lombardia, ci ha dichiarato:"Appena ne ho avuto notizia ci siamo attivati con i nostri volontari per gli interventi emergenziali e per valutare la situazione con i gestori della Riserva." 


Purtroppo, in questi giorni, alcuni cittadini hanno segnalato l'aggravarsi del problema segnalando la moria di diversi germani reali. "Durante la consueta camminata al lago di Sartirana, abbiamo avuto l'ennesima brutta sorpresa: oltre alla grave moria di pesci, alghe maleodoranti, ora anche germani morti". Queste le crude e dure parole di una cittadina pubblicate su Merateonline del 12 agosto.

 

Foto tratta da Merateonline

 

La moria dei germani ha allarmato Maurizio Minora, GEV e volontario del WW, che ha ipotizzato: "Potrebbe trattarsi di botulino, favorito dai pesci morti e dal caldo. L'importante sarebbe rimuovere immediatamente e sotterrare le carcase degli animali morti. 

Su questo argomento segnaliamo un interessante articolo di Roberto Garavaglia, "Botulismo: una vera calamità", pubblicato sui "Quaderni di birdwatching", anno III - vol. 6 -novembre 2001, reperibile cliccando qui

 


Vedi anche i seguenti video: 

 

Segnaliamo anche

Comunicato dell'Associazione Monte di Brianza
 

Qualcuno si chiederà cosa c’entra il “Monte di Brianza” con il Lago di Sartirana. Eppure il collegamento è più diretto di quanto si possa immaginare: entrambi sono parte dei corridoi ecologici della Provincia di Lecco ed entrambi, tra non molto, potrebbero entrare a far parte del territorio del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.

Ecco perché come “Associazione Monte di Brianza” vorremmo inviare qualche riflessione su questo importante patrimonio naturalistico del nostro territorio, senza volerci aggiungere al coro di chi ha la soluzione in tasca e le idee chiare circa le responsabilità. Responsabilità che comunque ci auguriamo vengano presto individuate, convinti che le stesse abbiano evidenti radici lontane e non solo a livello locale.

Da associazione che ha a cuore l’ambiente siamo solo molto preoccupati e scioccati per quanto successo e cogliamo l’occasione per fare il punto della situazione.
Il rischio, come molti prima di noi hanno già detto, è quello di perdere il “lago” tra l’indifferenza generale, non tanto dell’opinione pubblica quanto delle Amministrazioni Locali e Regionali preposte alla tutela di questa riserva, in questa fase di ferie agostane.

La sua perdita non sarebbe solo per una maggioranza o una minoranza, per una parte politica: sarebbe una perdita per tutti. Perdere Sartirana, oltre all’evidenza di privarsi di un ambiente naturale e di un importante habitat equivarrebbe a perdere Cultura, Storia, Paesaggio ed Identità.
La Lombardia, malgrado la crisi del mercato immobiliare, tra il 2007 e il 2012 ha perso qualcosa come 3 mila ettari di suolo all’anno.  Nel suo piccolo, l’industrializzata Brianza (che vanta uno dei maggiori tassi di urbanizzazione tra i più alti al mondo) non può permettersi di perdere ulteriore territorio naturale e tanto meno ambienti umidi (che rappresentano l’habitat a più alto tasso di perdita a livello mondiale).

Tutto questo dovrebbe invece stimolare un’azione decisa ed un piano finalmente risolutivo delle storiche criticità legate a quel luogo. Non possiamo permetterci di avere un lago che non assolve più alla sua funzione. Non possiamo nemmeno sorvolare sul fatto che il patrimonio faunistico tra pesci, rettili, mammiferi e crostacei (da tutelare e proteggere in una riserva naturale ed un Sic - Sito di Importanza Comunitario) sia in gran parte costituito da Specie aliene. Come ci siano finite tutte quelle specie di pesci tra cui il temibile Siluro nel lago visto che non posseggono zampe qualcuno dovrebbe anche spiegarlo. Sembra che il Lago di Sartirana abbia espresso la facile equazione lago = pesci. Per fortuna Sartirana “non è solo fauna ittica” ma soprattutto un ecosistema complesso e delicato e purtroppo, come abbiamo visto, molto fragile.  Ed è proprio per queste ragioni che si dovranno mettere in campo tutte le azioni possibili, perché Sartirana rappresenta anche l’habitat di due specie di uccelli considerate ad alta vulnerabilità come la Moretta tabaccata e il Tarabusino comprese, proprio per questo,  nell’allegato I della Direttiva Uccelli 2009/147/CEE (ed inserite nella lista delle specie di interesse conservazionistico a livello Comunitario riferite alle Convenzioni di Bonn e Berna oltre ad essere classificate SPEC 1 secondo Birdlife International 2017).Dunque, malgrado i continui “maltrattamenti”, la Riserva Naturale del Lago di Sartirana ha ancora molti assi nella manica e jolly da giocare: purché, da qui in avanti, non vengano tenuti nascosti nelle pieghe delle maniche e nessuno bari !!!

E purché ci si convinca, una volta per tutte, che l’ambiente debba essere messo al primo posto nella scala dei valori: non fosse altro perché è il luogo che ci ospita e perché quello che sta succedendo in questo periodo nella Riserva del Lago di Sartirana non risulti alla fine inutile e sprecato.


Altre notizie sul lago di Sartirana cliccando qui.


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