venerdì 17 giugno 2022

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” torna a contestare il progetto legato all’inceneritore di Valmadrera


di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"

 
Come Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ribadiamo la nostra totale contrarietà al progetto del teleriscaldamento, voluto da Silea, che interesserà i comuni di Lecco, Valmadrera e Malgrate.

Il nostro no è dettato da almeno 2 considerazioni.

  1. Il teleriscaldamento sarà legato all’incenerimento dei rifiuti fino al 2032, ovvero avremo ancora 10 anni di funzionamento di un forno che invece potrebbe da subito chiudere una delle 2 linee esistenti, considerando la progressiva diminuzione dei quantitativi di rifiuti prodotti in provincia di Lecco, tant’è che già oggi molti rifiuti arrivano da fuori provincia.
  2. Non è possibile prevedere quante utenze si allacceranno alla rete di teleriscaldamento; inoltre chi si allaccerà rimarrà ‘vincolato’ alla rete stessa, quando invece la priorità deve essere indirizzata all’efficientemente energetico (ovvero alla riduzione dei consumi di energia) e all’utilizzo di fonti rinnovabili autoprodotte, quali ad esempio il fotovoltaico o le pompe di calore.

La promessa di 'decarbonizzazione’ avverrebbe dopo il 2032, nel frattempo si continueranno a bruciare rifiuti per un altro decennio! L’incenerimento è un sistema obsoleto e fortemente inquinante, che contribuisce al peggioramento della qualità dell'aria in uno dei territori tra i più inquinati d'Europa. L’incenerimento produce inoltre come ‘scarto’ altri rifiuti, ovvero ceneri tossiche - corrispondenti a circa un terzo dei rifiuti bruciati (!) - che devono essere trasportate in apposite discariche.

In definitiva la nostra richiesta è che si disattivi da subito una linea dell'inceneritore di Valmadrera, mentre per la seconda si deve programmare un piano di dismissione entro, al massimo, 5 anni.
Questo anche considerando che, grazie all’introduzione della tariffa puntuale – già attiva in alcuni comuni della provincia, con ottimi risultati – potremmo avere un’ulteriore diminuzione dei rifiuti indifferenziati.

Nel frattempo le Istituzioni del territorio, dalla Regione ai Comuni, devono mettere in campo politiche concrete di riduzione alla fonte dei rifiuti. Questa è la vera priorità che va rivendicata, piuttosto che 'avallare' altri 10 anni di incenerimento!

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