sabato 13 maggio 2023

Non ci rassegnamo a Pedemontana


Riceviamo e pubblichiamo.

 

L’Amministrazione Comunale di Lesmo, guidata dal Sindaco Montorio e sostenuta da molti cittadini, ha attivato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) contro uno degli atti che consentirebbe alla società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) di completare l’infrastruttura: la proroga della dichiarazione di pubblica utilità su cui sussistono molti dubbi di legittimità perché più volte reiterata.

Difficile fare previsioni su quale sarà l’esito del ricorso, è tuttavia un’azione concreta di un’amministrazione della tratta C che si è resa conto di come la Pedemontana devasterebbe il territorio e l’ambiente in quella dove ne è pianificato il completamento.

Un ricorso conseguenza della totale indisponibilità di Regione Lombardia verso le istanze e le preoccupazioni delle amministrazioni e dei gruppi ambientalisti.
Sarà una partita complicata, certamente non risolutiva, ma che, ci auguriamo, possa consentire l’apertura di nuovi scenari, al momento non presi in considerazione dalla Regione e basati sulla messa in discussione dell’infrastruttura così come voluta e progettata. Anche i recenti incontri chiesti e ottenuti da singole amministrazioni con la soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL), mera concessionaria senza attribuzione decisionale ampia, si sono rivelati puramente informativi ottenendo solo dinieghi alle richieste di modifiche progettuali sostanziali avanzate.

Come gruppi, associazioni ambientaliste e liste civiche abbiamo avuto un ruolo fondamentale nella resistenza alla realizzazione di Pedemontana.
In questi anni abbiamo fatto informazione puntuale con credibilità nei confronti di amministrazioni locali, associazioni e cittadinanza, facendo crescere la consapevolezza, ci siamo confrontati con le Istituzioni e con la politica, abbiamo anche ottenuto risultati facendo applicare leggi e normative.
La scelta di Lesmo è stata favorita anche dal nostro lavoro e dalla mobilitazione, col Movimento No Pedemontana lesmese che è stato determinante nell’infondere il coraggio necessario per l’atto di ricorso al TAR.
Per questo, la mobilitazione e l’azione di contrasto devono continuare.

Manteniamo ferma l’attenzione sulle compensazioni ambientali e le mitigazioni, sia per garantirne la qualità che per impedire che possano essere decurtate o snaturate a causa della crescita dei costi di realizzazione dell’autostrada.
Riteniamo poi inaccettabile la scelta di realizzare la Greenway solo al completamento della tratta D, il cui destino risulta ad oggi sconosciuto.
Per la tratta D breve attendiamo qualche provvedimento ufficiale, giudicandola un progetto anch’esso devastante per l’ambiente, dai costi stimati altissimi e oltretutto inutile perché posizionata a breve distanza e parallela ad un’autostrada già in esercizio. Confidiamo e siamo fiduciosi che le amministrazioni del vimercatese interessate a questa tratta, mantengano in tutte le sedi opportune e nel rispetto degli impegni presi coi territori, la loro contrarietà al progetto. Serve qui insistere sulla coesione tra il territorio e i suoi amministratori, anche a fronte dei risultati dell’analisi commissionata dalla Provincia al centro studi PIM che ha avvalorato l'idea di possibili e più valide alternative.

Proseguiremo con la nostra azione di contrasto alla Pedemontana, lavorando per una nuova iniziativa pubblica, prevista per sabato 10 giugno a Milano davanti a una sede della Regione, per rendere ancora più visibili le ragioni che stanno alla base del nostro impegno.

La partita per noi non è chiusa, il coraggio e la volontà ci sono ancora e riteniamo che non sia mai il tempo della rassegnazione perché il nostro territorio merita attenzione e salvaguardia e non il disastro ambientale conseguente al completamento dell’autostrada.

In assenza di una attenzione al suolo che ormai è pesantemente consumato in Monza Brianza, alla vegetazione e naturalità che si assottiglia con conseguenti effetti climatici deleteri e con un futuro cupo per le nuove generazioni, continuare a trovarci, condividere, pensare per preservare il verde, per la salvaguardia delle aree libere, per il ripristino della vegetazione che è stata massacrata, rifiutare l’indifferenza e la rassegnazione, godere insieme dei luoghi che ancora ci rimangono nella loro bellezza, sono azioni che fissano il futuro di una specie umana che coevolve con il resto del pianeta animale e vegetale.

I gruppi e le associazioni ambientaliste e le liste civiche delle tratte B2-C-D dell’autostrada:
Ass. Colli Briantei, Alternativa Verde Desio, Comitato Parco Groane Brughiera, Coordinamento No Pedemontana, Lista Altra Bovisio, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Comitato Ferma Ecomostro tratta D breve, Gruppo Valle Nava Casatenovo, Legambiente Desio, Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate, Legambiente circolo Laura Conti di Seveso, Legambiente Seregno, ViviLissone, Lista Passione Civica Cesano, Seveso Futura, Movimento No Pedemontana Lesmo, Sinistra e Ambiente Meda, ImmaginArcore, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, Monza per un Buon Clima, Meltingpot Arcore, Sinistra per Desio, Fridays For Future Brianza Vimercate e Bellusco, Comitato per la Difesa del Territorio Lissone, Un Parco per Bernareggio.

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