Seregno, via Cavour |
Seregno, via allo Stadio |
Mercoledì 24 maggio 2023 alcune zone di Seregno si sono ritrovate sott'acqua. Le immagini circolate in rete e che pubblichiamo sono eloquenti.
Per spiegare quanto successo riportiamo qui sotto l'intervento che il sindaco Alberto Rossi ha pubblicato sulla sua pagina Facebook.
di Alberto Rossi, sindaco di Seregno
Allerta
meteo passata, e potremmo pure andare oltre e non parlarne. Ma invece
voglio provare a raccontare che cosa è avvenuto nella nostra città,
spiegarvi il perché, e cosa si può fare per limitare (ma non impedire)
certi fenomeni.
Intanto, ieri la nostra stazione meteo ha
registrato la caduta di 52 mm di pioggia (quasi la metà di quello che
cade mediamente a maggio), 27 mm dei quali molto localizzati tra le ore
15 e le 15:30; durante quella mezz’ora sono caduti 22 mm concentrati in
15 minuti, valori con tempi di ritorno tra 5 e 10 anni.
Si tratta
di fenomeni che stressano il nostro sistema fognario e lo portano al
limite causando in alcune zone la fuoriuscita dell'acqua dai tombini per
la troppa pressione cui era sottoposta nelle tubazioni e la difficoltà
di deflusso.
Il nostro sistema fognario è stato realizzato e
dimensionato 40 anni fa, in situazioni meteo-climatiche e di territorio
diverse (minor cementificazione e numero di abitanti assai inferiore).
La
manutenzione di tombini o strade influisce su questo fenomeno? No. Può
in parte attenuare, ma se l’evento meteorico è superiore alla capacità
di smaltimento, si verificano problemi di drenaggio urbano, come è
successo ieri.
Infatti, negli ultimi decenni ogni volta che è
avvenuto questo fenomeno il problema si è verificato sempre negli stessi
(pochi) punti. Quali? Ovviamente i sottopassi, ma in generale alcune
tra le zone più “basse” della città. Ad esempio, la stazione ferroviaria
è a 221 metri sul livello del mare, mentre la parte nord della città
arriva fino a 235 slm.
Le zone sono sempre le stesse, e mi voglio
soffermare in particolare sulla zona di via Circonvallazione, e parte
di Galilei. È quella con la maggiore storicità e problematica idraulica
di questi episodi, per una ragione specifica. Nella parte sud, verso via
Montello, c'è un sistema di apertura automatica per cui nel momento in
cui la condotta fognaria va in pressione, per evitare rotture stradali
(avvenne decenni fa), i chiusini di sicurezza si aprono, facendo
fuoriuscire l'acqua per allentare la pressione sulle tubazioni.
È
un tema insormontabile? No, ma la soluzione di questo problema non è
“pulire un tombino”, che naturalmente merita sempre la sua manutenzione.
Premesso
che con il cambiamento climatico in corso l’intensità di questi
fenomeni sarà destinato ad aumentare, nel caso specifico diverse
interlocuzioni ufficiali con BrianzAcque avvenute negli scorsi anni
hanno portato ad individuare un’area comunale - compresa fra via
Circonvallazione e via Sicilia - sulla quale realizzare una vasca volano
che possa accogliere l'acqua in presenza di episodi straordinari come
quello di ieri.
Per quanto riguarda l’evento di ieri, Brianzacque
con i propri tecnici, in regime di pronto intervento, è uscita
tempestivamente a verificare i casi di sovrapressione fognaria,
controllando il corretto deflusso delle acque nelle caditoie, anche
attraverso l'ausilio di camion spurgo e infatti dopo un paio di ore la
situazione è tornata alla normalità. Come Comune siamo intervenuti con
tre equipaggi della Polizia Locale e due della Protezione Civile per
presidiare le strade e lavorare per risolvere le diverse criticità.
Ringrazio
gli uomini e le donne della Polizia Locale, della Protezione Civile e
di BrianzAcque che come sempre hanno svolto un lavoro prezioso.
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