venerdì 26 maggio 2023

Perchè Seregno è finita sott'acqua spiegato bene

Seregno, via Cavour

Seregno, via allo Stadio


Mercoledì 24 maggio 2023 alcune zone di Seregno si sono ritrovate sott'acqua. Le immagini circolate in rete e che pubblichiamo sono eloquenti. 

Per spiegare quanto successo riportiamo qui sotto l'intervento che il sindaco Alberto Rossi ha pubblicato sulla sua pagina Facebook.



di Alberto Rossi, sindaco di Seregno


Allerta meteo passata, e potremmo pure andare oltre e non parlarne. Ma invece voglio provare a raccontare che cosa è avvenuto nella nostra città, spiegarvi il perché, e cosa si può fare per limitare (ma non impedire) certi fenomeni.

Intanto, ieri la nostra stazione meteo ha registrato la caduta di 52 mm di pioggia (quasi la metà di quello che cade mediamente a maggio), 27 mm dei quali molto localizzati tra le ore 15 e le 15:30; durante quella mezz’ora sono caduti 22 mm concentrati in 15 minuti, valori con tempi di ritorno tra 5 e 10 anni.

Si tratta di fenomeni che stressano il nostro sistema fognario e lo portano al limite causando in alcune zone la fuoriuscita dell'acqua dai tombini per la troppa pressione cui era sottoposta nelle tubazioni e la difficoltà di deflusso.

Il nostro sistema fognario è stato realizzato e dimensionato 40 anni fa, in situazioni meteo-climatiche e di territorio diverse (minor cementificazione e numero di abitanti assai inferiore).

La manutenzione di tombini o strade influisce su questo fenomeno? No. Può in parte attenuare, ma se l’evento meteorico è superiore alla capacità di smaltimento, si verificano problemi di drenaggio urbano, come è successo ieri.

Infatti, negli ultimi decenni ogni volta che è avvenuto questo fenomeno il problema si è verificato sempre negli stessi (pochi) punti. Quali? Ovviamente i sottopassi, ma in generale alcune tra le zone più “basse” della città. Ad esempio, la stazione ferroviaria è a 221 metri sul livello del mare, mentre la parte nord della città arriva fino a 235 slm.

Le zone sono sempre le stesse, e mi voglio soffermare in particolare sulla zona di via Circonvallazione, e parte di Galilei. È quella con la maggiore storicità e problematica idraulica di questi episodi, per una ragione specifica. Nella parte sud, verso via Montello, c'è un sistema di apertura automatica per cui nel momento in cui la condotta fognaria va in pressione, per evitare rotture stradali (avvenne decenni fa), i chiusini di sicurezza si aprono, facendo fuoriuscire l'acqua per allentare la pressione sulle tubazioni.

È un tema insormontabile? No, ma la soluzione di questo problema non è “pulire un tombino”, che naturalmente merita sempre la sua manutenzione.

Premesso che con il cambiamento climatico in corso l’intensità di questi fenomeni sarà destinato ad aumentare, nel caso specifico diverse interlocuzioni ufficiali con BrianzAcque avvenute negli scorsi anni hanno portato ad individuare un’area comunale - compresa fra via Circonvallazione e via Sicilia - sulla quale realizzare una vasca volano che possa accogliere l'acqua in presenza di episodi straordinari come quello di ieri.

Per quanto riguarda l’evento di ieri, Brianzacque con i propri tecnici, in regime di pronto intervento, è uscita tempestivamente a verificare i casi di sovrapressione fognaria, controllando il corretto deflusso delle acque nelle caditoie, anche attraverso l'ausilio di camion spurgo e infatti dopo un paio di ore la situazione è tornata alla normalità. Come Comune siamo intervenuti con tre equipaggi della Polizia Locale e due della Protezione Civile per presidiare le strade e lavorare per risolvere le diverse criticità.

Ringrazio gli uomini e le donne della Polizia Locale, della Protezione Civile e di BrianzAcque che come sempre hanno svolto un lavoro prezioso.

 

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