martedì 2 maggio 2023

Pericolo estinzione per gli anfibi del parco Zoc del Peric


Anfibi a rischio di estinzione, anche nello ‘Zoc del Peric’. È quanto emerso in occasione della visita guidata del 30 aprile all’area umida del PLIS ‘Zoc del Peric’, tra i comuni di Alzate Brianza e Lurago d’Erba, in occasione dell’evento internazionale ‘Save the Frogs day’ (Giornata per la salvaguardia delle rane e degli anfibi). L’iniziativa è stata organizzata dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” e dall’associazione Le Contrade.

A fare da guida Arturo Binda, de Le Contrade, che ha ricordato ai partecipanti l’importanza delle aree umide per la tutela degli anfibi, alcuni dei quali vivono proprio nella zona dello ‘Zoc del Peric’. La nota dolente è data però dal numero, sempre minore, di esemplari, tanto da invocare un possibile rischio di estinzione di alcune specie di rane e anfibi.

Rana di Lataste allo 'Zoc del Peric'

Il rischio di scomparsa è dovuto a varie cause, in primis la siccità che ha comportato negli ultimi 2 anni il prosciugamento di molte pozze, stagni e aree umide, dove gli anfibi si riproducono. Ma anche perché i boschi – dove gli anfibi trascorrono la maggior parte della loro vita – si stanno riducendo a causa della cementificazione del territorio, mentre nel contempo diminuisce l’umidità del suolo dei boschi stessi. Inoltre si stanno riducendo le superfici permeabili all'acqua, ovvero aree naturali – prati, boschi, zone incolte – dove l’acqua ha la possibilità di infiltrarsi per ricaricare falde e sorgenti. Molte sono le specie di anfibi a rischio, in particolare lo è la rana di Lataste che è una specie endemica (cioè che vive solamente in particolari ambienti) della Pianura Padana; fortunatamente durante la visita guidata è stato possibile osservare un esemplare di questa rana, molto rara.


Commenta Antonio Bertelè del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, che si è occupato dell’organizzazione dell’evento: “Durante la visita allo ‘Zoc del Peric’ purtroppo è stata confermata la grave crisi che ha colpito la popolazione degli anfibi, a dispetto della soddisfacente umidità del sito. Evidentemente le cause sono da ricercare altrove, soprattutto nelle attività antropiche e nella siccità che ha colpito i boschi limitrofi, dove le rane passano la maggior parte della loro vita. Un'importante nota positiva è data dall'aver osservato una rana di Lataste, che è quasi l'emblema erpetologico delle nostre zone, visto che è una specie endemica. Questo piccolo segno ci fa ben sperare, anche se resta la grande preoccupazione per la cementificazione del territorio, per il riscaldamento globale e per la riduzione della biodiversità”.

Per avere informazioni sul parco e sull'area umida del Zoc del Peric è possibile visitare il sito web www.zocdelperic.it.

1 commento:

  1. Grazie per aver diffuso il grido di allarme che abbiamo lanciato ieri dallo Zoc del Peric. Purtroppo, è una situazione grave generalizzata sul territorio. Per esempio, le notizie che giungono dalla campagna di salvataggio dei rospi non sono migliori. Dobbiamo essere consapevoli che ritrovare un equilibrio perso negli ecosistemi naturali non è solo una necessità per la fauna e la flora ma anche per il genere umano.

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