sabato 8 febbraio 2025

Monte San Primo: gli impatti ambientali del progetto turistico


Il progetto per il rilancio turistico della località San Primo, situata nel territorio di Bellagio, continua a suscitare forti preoccupazioni tra le associazioni ambientaliste. Il Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo" ha approfondito gli impatti delle opere previste, evidenziando come alcune di esse potrebbero avere conseguenze significative sull'ecosistema montano. In particolare, gli interventi legati agli impianti sciistici, all'innevamento artificiale e alla creazione di nuovi parcheggi vengono ritenuti altamente dannosi per il territorio.

Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", sottolinea come le dichiarazioni delle istituzioni locali in merito all'assenza di consumo di suolo siano in contrasto con le evidenze emerse dall'analisi del progetto. Secondo le verifiche effettuate, gli sbancamenti necessari per le nuove piste da sci, la realizzazione di parcheggi e la costruzione di strutture di servizio comporteranno una significativa alterazione del territorio.


"Solo per la realizzazione del nuovo mega parcheggio da 100 posti auto, verrà deturpata una vasta area boschiva, con conseguente taglio di alberi e un consistente riporto di terra artificiale per livellare le forti pendenze. Il nuovo parcheggio coprirà un’area di oltre 2 mila metri quadri,"
afferma Fumagalli. A questo si aggiungono ulteriori 60 posti auto, con un ulteriore impatto su alberi di pregio come aceri-frassineto e faggete montane. Anche i pascoli centenari verrebbero compromessi dalla creazione delle nuove piste da sci, trasformando un ambiente naturale in un'area artificiale con sbancamenti, scavi e installazioni di macchinari.

Roberto Cerati, presidente del Gruppo Naturalistico della Brianza, evidenzia il problema della sostenibilità degli impianti sciistici, in un contesto di cambiamenti climatici che rendono sempre più difficile garantire un manto nevoso sufficiente nei mesi invernali.


"L’andamento degli ultimi inverni testimonia come, anche nei mesi in cui dovrebbe essere piena ‘stagione sciistica’ (gennaio-febbraio), non ci siano sempre condizioni di temperatura per mantenere il manto nevoso,"
afferma Cerati. La mancanza di una stazione meteorologica funzionante, di proprietà della Comunità Montana Triangolo Lariano ma fuori uso dal 2008, impedisce di raccogliere dati precisi sulle condizioni climatiche. Paradossalmente, mentre non si trovano i fondi per riparare la stazione meteorologica, oltre due milioni di euro sono stati stanziati per la sistemazione delle piste, l’innevamento artificiale, il tapis roulant e la creazione di un laghetto artificiale.


Veronica Vismara
, presidente della Commissione Tutela Ambiente Montano – CAI Lombardia, richiama l'attenzione sugli impatti degli impianti sciistici sugli habitat e sulla fauna locale. Secondo numerosi studi scientifici, i comprensori sciistici hanno effetti negativi significativi a causa della frequentazione antropica, dell’alterazione delle caratteristiche del suolo e del consumo di risorse idriche per l’innevamento artificiale.

"Sul Monte San Primo troviamo il Complesso della Valle del Nose, boschi e pascoli, un’Oasi di Protezione, la presenza di caprioli, cervi, galli forcelli, e tanto altro," sottolinea Vismara, evidenziando l’importanza di politiche di valorizzazione ambientale piuttosto che di trasformazione artificiale del territorio.

Una strategia alternativa per il rilancio del Monte San Primo dovrebbe concentrarsi su modelli di turismo sostenibile, incentivando attività agro-silvo-pastorali rispettose dell’ambiente e promuovendo l’escursionismo, che garantisce una fruizione del territorio 365 giorni all’anno senza necessità di interventi infrastrutturali invasivi.


Alla luce di queste considerazioni, il Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo" ribadisce la necessità di eliminare dal progetto tutte le opere legate agli impianti sciistici e ai nuovi parcheggi. La tutela del territorio montano e la promozione di un turismo sostenibile rappresentano la chiave per garantire uno sviluppo duraturo e rispettoso dell’ambiente.

Per maggiori informazioni: bellagiosanprimo.com - Email: info@bellagiosanprimo.com

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