giovedì 17 aprile 2025

Pedemontana, la sfida degli ambientalisti: “Raddoppiare le compensazioni ambientali”


Le associazioni ambientaliste e i gruppi civici attivi lungo le tratte B2 e C dell'Autostrada Pedemontana Lombarda hanno lanciato un appello ai consiglieri regionali e alla Regione Lombardia: servono più risorse per le compensazioni ambientali e per affrontare i danni causati dalla costruzione dell’opera.

Secondo i promotori l’attuale stanziamento di 30,5 milioni di euro per le compensazioni ambientali è largamente insufficiente. La richiesta è chiara: raddoppiare la quota, portandola almeno a 60 milioni di euro, attraverso la creazione di un fondo regionale specifico. Al tempo stesso, le associazioni chiedono che i fondi per la compensazione forestale restino interamente nei territori interessati dai disboscamenti, per interventi ambientali di ampio respiro, anche sovracomunali.


"Il danno subito dal territorio è già oggi gravissimo e, in molti casi, irreversibile"
, affermano i promotori. La realizzazione delle tratte B2 e C della Pedemontana, spiegano, sta comportando una pesante devastazione delle aree boscate e libere a Nord di Milano, un territorio che - a differenza del Sud della metropoli - non può contare su un sistema di parchi connessi tra loro. Per questo le compensazioni ambientali assumono un’importanza strategica per la ricucitura ecologica dell’area.

Il documento sottolinea inoltre come gli extracosti stimati per completare le due tratte rendano necessaria una rivalutazione anche degli importi previsti per le compensazioni. Non solo: molte amministrazioni locali hanno già denunciato l’insufficienza dei fondi per coprire gli espropri dei terreni destinati agli interventi compensativi previsti dai Masterplan.

Un altro punto centrale della proposta riguarda la destinazione delle somme derivanti dalla monetizzazione delle trasformazioni boschive. La normativa regionale (art. 43 della legge regionale 31/2008) prevede che solo il 20% di tali fondi venga utilizzato nei territori oggetto di trasformazione. Le associazioni chiedono invece che il 100% delle risorse resti nei Comuni colpiti, in virtù dell’eccezionalità e gravità del danno ambientale subito.

La proposta verrà avanzata formalmente attraverso una mozione da presentare in Consiglio Regionale. I promotori si rivolgono in primo luogo alle forze politiche già sensibili al tema - come AVS e PD - ma dichiarano la volontà di coinvolgere anche altri interlocutori.

Tra i soggetti firmatari si contano molti gruppi attivi nei territori interessati: Alternativa Verde Desio, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Cittadini per Lentate, Gruppo Acquisti Solidali GAS Vitale Arcore, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, ImmaginArcore, Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate, Legambiente Seveso circolo Laura Conti, Lista Civica Altra Bovisio Masciago, Comitato No Pedemontana Arcore, Camparada, Lesmo, Usmate, Passione Civica per Cesano Maderno, Sinistra e Ambiente Meda, Seveso Futura, Un Parco per Bernareggio.

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