domenica 13 luglio 2025

Seveso, diossina e tabelle: quando la chiarezza vale più dell’ironia


di Domenico Corrusco


Nei giorni scorsi, sulla pagina Facebook di Insieme in Rete, Gianni Del Pero - Presidente Delegato del WWF Lombardia, geologo, e anche Supervisore delle operazioni di bonifica per Pedemontana - ha pubblicato un post con i risultati delle analisi sulla diossina nella zona di Seveso.

Al post ha allegato una tabella che riporta un valore di tossicità equivalente per la diossina pari a 18,6 ng/kg. Fin qui, nulla di strano: la trasparenza sui dati ambientali è sempre una buona notizia.

Il problema però sta in come questi dati vengono presentati e in ciò che viene detto - e non detto - a corredo.

Del Pero, infatti, nel suo post utilizza un tono fortemente ironico e a tratti sprezzante verso chi, a suo dire, diffonde “allarmismo ingiustificato” o non sarebbe in grado di capire la materia.

Parla genericamente di “NoCarote - Nobonifica” o di chi sarebbe contrario alla bonifica “perché poi potrebbero farci sopra un’autostrada”, ma non chiarisce mai esattamente a chi si riferisca. È una critica vaga, rivolta a un indistinto “qualcuno” che resta sempre senza nome.

E va detto chiaramente: non è il pubblico o i comitati locali ad alimentare le polemiche, ma è lo stesso Del Pero che le innesca, con i suoi toni sarcastici e provocatori.

Il nodo tecnico è semplice:

  • Del Pero afferma che, con un valore di 18,6 ng/kg, il sito non sarebbe contaminato e quindi “la bonifica non si deve fare”, perché il limite di legge sarebbe 100 ng/kg.

Ma questa affermazione è solo parzialmente corretta. In realtà:

  • ✅ Il limite di 100 ng/kg vale per suoli destinati ad uso industriale o commerciale.
  • ❌ Per aree residenziali, scuole, parchi, orti, giardini, il limite è invece 10 ng/kg.

Dunque, se il terreno in questione si trovasse in un’area destinata a verde pubblico o residenziale, il valore di 18,6 ng/kg supererebbe il limite e richiederebbe un intervento di bonifica.

Il vero punto debole del post è però un altro: Del Pero non dice dove si trova esattamente il terreno analizzato. Manca qualsiasi informazione fondamentale, come:

  • la zona o il lotto specifico da cui è stato prelevato il campione;
  • la destinazione urbanistica dell’area (residenziale, verde pubblico, industriale);
  • la profondità a cui è stato eseguito il prelievo;
  • la data dell’analisi.

Senza questi dati, la tabella non basta a stabilire se la bonifica sia davvero necessaria o no. I numeri, da soli, non raccontano tutta la storia.

C’è poi un’altra evidente contraddizione nel discorso di Del Pero:

  • da una parte, sostiene che “la bonifica non si deve fare” perché il valore risulta sotto soglia (secondo il limite industriale);
  • dall’altra, attacca con grande veemenza chi, sempre secondo lui, sarebbe contrario alla bonifica o la ostacolerebbe.

Se davvero “la bonifica non si deve fare” perché non necessaria, perché allora prendersela così tanto con chi dice - magari con motivazioni diverse - che la bonifica non vada fatta?

Non si può sostenere nello stesso discorso che la bonifica non serva e contemporaneamente polemizzare con chi dice che non va fatta. È una posizione che finisce per smentirsi da sola.

Un ultimo punto riguarda la forma. Quando si ricoprono ruoli ufficiali e si trattano dati così delicati, la chiarezza e il rispetto diventano un dovere, non una scelta.

La vicenda di Seveso non è solo una questione tecnica: è memoria, salute pubblica, paure radicate. Merita risposte precise, documentate e, soprattutto, espresse senza sarcasmo né battute sprezzanti.

I numeri servono. Ma servono anche i dettagli su dove si trovano quei numeri, e a cosa servono. E se vogliamo davvero evitare allarmismi, la miglior medicina è sempre la trasparenza. Non il sarcasmo.

Per chiarezza e trasparenza, riportiamo qui sotto integralmente il testo del post originale di Gianni Del Pero, così come pubblicato su Facebook, e la tabella allegata. Ognuno potrà leggerli direttamente e farsi la propria opinione.

Post originale

    Gianni Del Pero
    [12 luglio 2025]

    I dati delle analisi di Diossine e Furani effettuate sui terreni prelevati dalla Terra della #Diossina detta di #Seveso non sono dati pubblici, per evitare ingiustificato allarmismo con panico indotto da commenti incompetenti dettati da evidenti altre finalità. E dopo 11 anni, ottenuta la caratterizzazione e la conseguente bonifica, sono arrivati i primi risultati delle analisi di collaudo delle bonifiche effettuate. Inutile cercare di spiegarlo ai neonegazionisti dei NoCarote - Nobonifica perché inquina (!), No bonifica perché poi dopo potrebbero farci sopra una Autostrada (meglio continuare a mangiare uova, pomodori e zucchine alla Diossina!), No bonifica "non so neanche perché" o perché "lo dico io"... Nel referto analitico allegato, incomprensibile a chi non vuole comprenderlo, il valore di tossicità equivalente di "Diossina" è 18,6 ng/kg (il limite di legge è 100). Il SITO NON E' Contaminato la BONIFICA NON SI DEVE FARE! Oggi il rischio di esposizione alla Diossina detta di #Seveso prodotta dalla #Icmesa di #Meda e' di molto diminuito solo grazie alla coerente determinazione delle Associazioni Ambientaliste Insieme in Rete

Tabella (immagine allegata al post originale)

 

5 commenti:

  1. Concordo completamente con i punti e le obiezioni sollevate da Brianza Centrale. Mi sono anch'io permesso, in quanto in possesso delle analisi chimiche di caratterizzazione in banco della Bonifica e quale presente per Sinistra e Ambiente al Tavolo Permanente di Bonifica, di commentare il post di Gianni Del Pero in quanto ambiguo, inesatto e oltretutto decisamente fuorviante. Grave poi che Del Pero, delegato WWF Lombardia, definisca "non pubblici" i dati e scelga, come suo stile di tenerseli nel cassetto (perarlto non chiarendo mai quale ruolo ricopra nella Bonifica ne tantomeno se e incaricato e autorizzato da chi) evidentemente ritenendo che il sapere sia potere di pochi e non conoscenza che va diffusa, con le dovute spiegazioni. Sinistra e Ambiente, di cui faccio parte, questi dati li ha invece riassunti , inquadrati lotto per lotto, informando TUTTI sulla situazione della bonifica (vedi link https://sinistra-e-ambiente-meda.blogspot.com/2025/06/nonostante-pedemontana-notizie-sulla.html).
    Il mio commento al post di GdP è stato: "Come sempre, fare minestroni sconclusionati non aiuta alla comprensione ma evidentemente è questo l’intento. Se si parla di Bonifica di Pedemontana in sé, quanto scritto è errato. Se il sito, compreso nel perimetro di Pedemontana, è accessibile alla cittadinanza (definito anche nei PGT) e si supera il valore di soglia di 10 ng/kg TEQ (soglia per aree a uso residenziale/verde pubblico/privato) la Bonifica viene fatta. Così sta accadendo anche per la Bonifica di Pedemontana.
    Se si tratta di analisi di certificazione di collaudo fatti in contradditorio con ARPA, il valore riportato di 18,6 ng/kg TEQ se allocato in area accessibile al pubblico non è ancora sotto il limite di soglia mentre lo è se si tratta di area per siti ad uso commerciale e industriale dove il limite è 100 ng/kg TEQ. Certamente questo mio commento susciterà ire e reazioni sconsiderate da parte di chi si ritiene unico conoscitore della materia. Peccato che anche i gruppi ambientalisti del Tavolo Permanente abbiano i dati delle analisi di Diossine e Furani e li abbiano riassunti lotto per lotto di Bonifica perchè è giusto che la gente sappia e i dati non restino nei cassetti. PS questi gruppi son sempre stati favorevoli alla Bonifica, sanno leggere le documentazioni ufficiali, sono gli unici a produrre informazione dettagliata senza inutili annunci."
    La sua replica, non è entrata nel merito, e nel suo consueto "modus operandi" è stata solo di denigrazione: "Alberto ennesima dimostrazione che non hai capito nulla dell'argomento. Interpreti male leggi che non capisci e arrivi a conclusioni sbagliate. Per fortuna chi deve stabilire se si rispettano i limiti di legge non sei tu, ma i laboratori certificati, i chimici, gli ingegneri e i geologi che hanno partecipato al piano operativo di bonifica. Lascia perdere, dai .".
    Questo comportamento si qualifica da solo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Alberto per il tuo commento e per le informazioni condivise.

      Ci teniamo innanzitutto a precisare che il post “Seveso, diossina e tabelle: quando la chiarezza vale più dell’ironia” è firmato da Domenico Corrusco. La precisazione non è solo formale: questo blog ospita infatti comunicati, opinioni e documenti redatti anche da autori esterni, le cui posizioni non coincidono necessariamente in ogni dettaglio con quelle del blog Brianza Centrale.

      Il nostro obiettivo è dare spazio al mondo ambientalista della Brianza, alle sue voci plurali e alla tutela del territorio, offrendo ai lettori informazioni e strumenti per farsi un’opinione consapevole.

      Sulla questione di Pedemontana, confermiamo la nostra contrarietà alla realizzazione dell’opera, e, in particolare per quanto riguarda la bonifica delle aree contaminate, riteniamo non solo necessario che venga effettuata nella massima sicurezza, ma anche che informare la popolazione e presentare pubblicamente i dati - invece di tenerli in un cassetto “per evitare ingiustificato allarmismo” - sia un principio fondamentale di trasparenza e di democrazia ambientale.

      Elimina
  2. Per fortuna viviamo in un paese libero dove chiunque ha la possibilità di esprimere la propria opinione. E con i Social questa libertà di espressione ha raggiunto livelli "estremi". Chiunque può dire qualunque cosa su qualsiasi argomento. Ma ciò non significa che qualunque affermazione sia necessariamente quella giusta. E quindi, per "fortuna", quando si parla di indagini sulla qualità dell'Ambiente, anche per i suoi legami con i Rischi per la Salute, questa libertà di parola ha dei limiti: chi può dire se i limiti di legge sono rispettati sono i laboratori certificati, i chimici, gli ingegneri e i geologi che hanno le competenze e le qualifiche per poterlo fare. Questo per evitare commenti come quello dell'anonimo "Domenico Corrusco" che, come in precedenti occasioni impartisce "precisazioni" errate. Quando, cercando di trovare a tutti i costi una "magagna" in un valore (18,6 ng/kg), che il referto analitico del laboratorio certifica conforme ai limiti di legge e quindi "il sito non è contaminato" si permette di "smentire" il laboratorio (che per Corrusco non conosce i limiti di legge) e le affermazioni del Geologo (che sempre per Corrusco dopo 30anni di attività non è in grado di stabilire se un sito sia o meno contaminato ai sensi di legge). Peraltro i limiti di legge non sono solo i due richiamati ( 10 e 100... manca il valore di 6 ng/kg per le aree agricole introdotto da un Decreto Ministeriale del 2019 emanato sulla base di indicazioni tecniche fornite da chi aveva la competenza di fornirle) e le altre considerazioni su altre "mancanze" del referto (Senza questi dati, la tabella non basta a stabilire se la bonifica sia davvero necessaria o no) senza avere compreso che il campione analizzato e il cui risultato stava commentando era relativo al collaudo di uno scavo, cioè successivo alla bonifica... ed è per questo motivo che non si comprende che, oggi, il sito non è contaminato e quindi una ulteriore bonifica non è necessaria perchè quella effettuata ha consentito di ridurre il rischio di esposizione alla diossina residua... Sono stato lungo, lungo, ma manca ancora una "precisazione" questa volta a "Domenico": "Parla genericamente di “NoCarote - Nobonifica” o di chi sarebbe contrario alla bonifica “perché poi potrebbero farci sopra un’autostrada”, ma non chiarisce mai esattamente a chi si riferisca. È una critica vaga, rivolta a un indistinto “qualcuno” che resta sempre senza nome". Sinora senza nome è rimasto solo Domenico Crusco mentre chi scrive ci ha sempre messo la faccia e le mani con il proprio nome e cognome, per rispondere alle accuse e alle minacce dei Comitati che si sono definiti nel tempo NoPedemontana e poi NoCarote che hanno sostenuto a lungo che le prima le Indagini per prelevare campioni e poi la stessa bonifica fossero quelle pericolose. Più pericolose di continuare che ingerire alimenti "alla diossina" che è tutto dire. Ed è chiaro anche il riferimento a chi non vuole (più) la bonifica dopo averla richiesta ostinatamente dal 2007, ottenendo le ulteriori analisi di caratterizzazione che hanno portato solo quest'anno alla bonifica. Ripropongo, infine: ma quale è il fine di Domenico Corrusco? Cosa intende ottenere da una critica ossessiva all'operato ed alle affermazione del Geologo colpevole di occuparsi da sempre della Diossina portando la competenza geologica e il punto di vista ambientalista? Grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ringraziamo Gianni Del Pero per il suo intervento di chiarimento tecnico. È positivo che un esperto con esperienza diretta sul campo offra spiegazioni ulteriori, soprattutto su un tema delicato come quello della bonifica dei terreni contaminati da diossina a Seveso.

      Rileviamo tuttavia che alcune osservazioni sollevate da Domenico Corrusco restano fondate. In particolare, nel primo post pubblicato su Facebook mancavano informazioni essenziali – come la localizzazione del campione, la destinazione urbanistica e la profondità del prelievo – che avrebbero aiutato a contestualizzare correttamente i dati e i limiti di legge applicabili.

      Spesso i tecnici danno per scontato ciò che per molti cittadini non lo è. È proprio qui che le associazioni ambientaliste possono svolgere un ruolo prezioso: non solo nel garantire la correttezza delle operazioni, ma anche nel rendere comprensibili i dati e nel favorire una divulgazione chiara e accessibile.

      Ci permettiamo inoltre di osservare che il tono polemico utilizzato, anche in questo recente intervento, non contribuisce a costruire un clima di fiducia o a chiarire le questioni in gioco. A volte si ha l'impressione che il bersaglio polemico non sia tanto Pedemontana – cioè il soggetto responsabile dell’opera – quanto piuttosto i cittadini e i comitati che da anni pongono domande legittime su impatti ambientali e salute pubblica.

      Infine, considerato che Gianni Del Pero ha assunto – su proposta del WWF e con l’accoglienza di Pedemontana – un ruolo di supervisione nella bonifica, Brianza Centrale è disponibile, se lo desidera, a pubblicare eventuali report sulle attività svolte. Alcune voci hanno sollevato perplessità su questa collaborazione; proprio per questo, riteniamo utile offrire uno spazio aperto e trasparente, nel rispetto della serietà dell’argomento e del confronto civile.

      Brianza Centrale continuerà a promuovere un'informazione tecnica, documentata e rispettosa, perché solo attraverso il confronto si possono migliorare la consapevolezza e le scelte collettive.

      Elimina
  3. Ancora una volta la replica di Del Pero fa confusione voluta e non chiarisce un bel nulla, giocando sui livelli di soglia. Conferma però nei fatti quanto a lui contestato nella mia replica dove erano e sono corrette le obiezioni sulle inesattezze, le incongruenze e i limiti di un "annuncio" costruito prendendo un valore di un Rapporto di Prova buttato lì a caso, solo per mostrare che lui (il geologo) c'è. Inserire poi nella replica a BrianzaCentrale il limite delle diossine per le aree agricole crea solo ulteriore confusione visto che stiamo trattando di una bonifica su Pedemontana, equiparata ad area industriale (limite 100 ng/kg) fatto salvo le superfici accessibili al pubblico con limite di 10 ng/kg (residenziale, verde pubblico) che devono anch'esse essere bonificate. Poi, come sempre, il geologo ribalta la realtà cosicchè il suo continuo lanciare accuse denigratorie, si trasforma in vittimismo. Continua però a non chiarire quale sia il suo ruolo effettivo nella partita della Bonifica visto che risulta solo quello di "supervisore autoproposto", utile a Pedemontana ma non riconosciuto dagli altri gruppi. Non chiarisce nemmeno chi lo autorizzi ad entrare nei cantieri e con quale incarico. Tutto questo comunque tenendosi dati e documenti nel proprio cassetto e quindi non svolgendo alcun servizio utile alla comunità . Scrivere che il geologo "porta il punto di vista ambientalista" non è reale poichè nessuno degli ambientalisti lo ha mai delegato per tale ruolo. Il Tavolo Permanente è stato chiesto ed ottenuto proprio dai gruppi ambientalisti e dalle civiche senza alcuna delega al geologo, autocandidato in solitudine, salvo usufruire poi di tale assise poichè lì inserito da Pedemontana. Gli unici che stanno lavorando per un monitoraggio della bonifica, ostacolati da Pedemontana che non mette a disposizione i documenti richiesti costringendo ad accessi agli atti verso enti e amministrazioni, sono i soggetti facenti parte del Coordinamento tra gruppi Ambientalisti e Liste civiche. Coordinamento che i dati e i documenti della bonifica li pubblicizza con una corretta, preparata e completa informazione, (altrochè allarmismo) apprezzata dai cittadini. Il resto è solo inutile, confusa e dannosa propaganda utile a Pedemondana e all'egocentrismo autoreferenziale di cui l'ambientalismo laborioso e disinteressato non ha assolutamente bisogno.

    RispondiElimina

Invitiamo gentilmente chi utilizza questo spazio per i commenti a rimanere in tema con il contenuto del post e a mantenere un linguaggio rispettoso, anche quando le opinioni sono diverse. Si informa che non verranno pubblicati commenti contenenti promozioni commerciali.