mercoledì 12 settembre 2012

Rifiuti contenenti amianto e altre sostanze pericolose. Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” parte civile contro i danni ambientali della Perego Strade

Come noto in base alle conclusioni dell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Milano, i titolari della Perego Strade, insieme ad altre persone, sono sotto inchiesta giudiziaria per lo sversamento di macerie contenenti rifiuti pericolosi, in vari cantieri della provincia di Como e di Lecco, tra cui ci sarebbero, secondo quanto emerge dalle indagini, il nuovo Ospedale S. Anna alle porte di Como, lo svincolo stradale di Lurago d’Erba, il raddoppio ferroviario della Milano-Lecco (tratto Carnate-Airuno), e l’utilizzo dell’impianto di frantumazione di Cassago Brianza, paese in cui aveva sede l’impresa accusata di infiltrazioni della ‘ndrangheta.

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” chiederà la costituzione di parte civile nel procedimento giudiziario, proprio a causa del danno ambientale causato dal traffico illecito di rifiuti.  La nostra associazione ambientalista (che ha sede a Merone) da più di 20 anni combatte gli scempi ambientali nel territorio compreso tra le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, scempi spesso causati da attività illegali come quelle perpetrate dalla Perego Strade, questo nel caso si confermassero le ipotesi di reato formulate dalla Procura di Milano.

L’inchiesta infatti parla di materiali da demolizione contenenti rifiuti pericolosi, tra cui amianto, utilizzati nei cantieri gestiti dall’impresa di Cassago Brianza. Se si rivelassero fondati gli elementi raccolti dalla Procura milanese, il danno ambientale sarebbe incalcolabile, considerato che i rifiuti risulterebbero tutt’ora interrati in corrispondenza di importanti strutture pubbliche come appunto il nuovo Ospedale S. Anna o opere viabilistiche e ferroviarie realizzate negli ultimi anni.

Ma il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” non si limita a denunciare le attività illecite della Perego Strade, ma chiede conto anche alle Istituzioni che, verosimilmente, non avrebbero vigilato sugli appalti pubblici e sull’esecuzione dei lavori. Ovvero anche gli Amministratori Pubblici, i Funzionari e i Direttori dei lavori delle opere pubbliche, che dovrebbero chiarire il presumibile mancato controllo sia sulle connivenze mafiose della Perego Strade che sulla natura delle macerie utilizzate nei cantieri dall’impresa edile.

Per tutti questo motivi il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” si costituirà parte civile, anche a sostegno dell’inchiesta portata avanti dalla Procura di Milano.

CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”

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