lunedì 8 settembre 2014

Le Corti di Baruccana

La Curt Granda
Domenica 7 settembre 2014 si è svolta la prima "Festa delle Corti di Baruccana".

Lo scopo degli organizzatori  era quello di far conoscere ai nuovi abitanti le origini e la storia del paese per riscoprire con loro i valori che gli antenati hanno trasmesso e mantenere vivo lo spirito comunitario proprio della realtà contadina basato su vicinanza e solidarietà.

Dipinto murale della B.V. Addolorata sulla facciata della Curt Granda
Riportiamo alcune notizie storiche tratte da un volantino esposto durante la manifestazione, insieme a foto scattate in tale occasione.

Le prime notizie del luogo risalgono ad un atto del Comune di Milano del 1298.
Nel 1615 nell'archivio parrocchiale si segnala un piccolo oratorio dedicato a S. Clemente, nelle vicinanze dell'odierna piazza Italia, in un borgo formato da poche case di contadini, entro il vasto possedimento dei conti Arese Borromeo.

Baruccana nel 1721 (Catasto Teresiano) - Visibili sulla sinistra la Roggia Traversi e sulla destra la Roggia Borromeo  (detta roggetta)
Baruccana nel 1897 (Nuovo Catasto Terreni)
Il nome Baruccana deriva probabilmente da "baracca dei cani" che qui venivano allevati per conto della nobile famiglia.

La Curt del Pistacch
Particolare del sottotetto (notare il pavimento originale in cotto)
Il borgo era circondato da boschi di robinie e filari di gelso, attraversato da due ruscelletti, la roggia (che dà il nome all'attuale via della Roggia) e la roggetta, che scorreva a fianco del santuario.
Il lavoro dei campi al servizio del padrone e l'allevamento del baco da seta erano le principali attività del borgo; le corti, le stalle e l'aia erano i luoghi di socializzazione e trasmissione del sapere.

La Curt del Macelar
La stanza della nonna
All'inizio del 1900 viene costruita una nuova chiesa, per sostituire la vecchia chiesetta. Nel 1919 i contadini riescono ad acquistare case e terreni che avevano in affitto dalla famiglia Borromeo grazie alla creazione della "Cooperativa Pro Popolo" promossa dal Parroco don Silvio Gatti e da Angelo Camagni.


Alcuni pannelli esplicativi
Alle attività agricole si affiancano con successo le prime botteghe artigiane del mobile, mentre scompaiono simboli cari alla vecchia generazione come la chiesetta, il pozzo, il forno comune e la roggetta.

La Curt del Boulogn
Negli anni '60 si verifica un sensibile incremento demografico con l'arrivo di immigrati veneti e meridionali.
L'evento diossina del 1976, con le sue disastrose conseguenze sul territorio e in particolare con il divieto di coltivare orti e giardini e di allevare animali da cortile per 10 anni, ha mutato le abitudini dei residenti; solo poche famiglie al termine del divieto hanno ripreso le attività legate all'agricoltura.

La Curt della Rosa del dopo lavoro
Esposizione di attrezzi di lavoro
Negli anni successivi lo sviluppo edilizio trasforma radicalmente il territorio, sottraendo boschi e campi per la costruzione di nuove abitazioni e delle opere necessarie a soddisfare le nuove esigenze della comunità (nuove scuole elementari, palazzetto dello sport).


Segnaliamo anche un interessante testo sul Parco della Baruccanetta, dove si tratta della zona subito a sud di Baruccana e delle rogge che lì si incrociavano.

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