mercoledì 5 aprile 2017

Legambiente: alti costi gestionali, disservizi e ritardi quotidiani dei treni pendolari non fermano lo shopping di FNM


di Dario Ballotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia

La società ferroviaria lombarda acquisisce il 49% di quella ligure ed è pronta a rilevare il controllo di LocoItalia. Un'operazione che nasce dall'accordo strategico siglato dalle tre Regioni del Nord-Ovest: Lombardia, Liguria e Piemonte. Così governatore Maroni sta continuando a scimmiottare le attività espansioniste delle FS che, grazie all'avvallo del Governo, sono impegnate in acquisizioni e accorpamenti nel settore e non solo. 

E’ un vero e proprio ritorno agli anni '60, quando lo Stato sviluppava attività di ogni tipo in economia: ora assistiamo a un nuovo e costoso passo in economia di FNM, da molti denominata l'IRI Lombarda. Un paradosso, se si pensa che la Regione Lombardia non ha i soldi per riasfaltare e mettere in sicurezza due terzi della rete stradale lombarda o che è costretta a sopprimere autobus extraurbani di importanti linee dell'area metropolitana milanese a causa della mancanza di fondi.

A pochi anni di distanza dalla cessione di Ferrovie Nord Cargo alla tedesca Deutsche Bahn, il gruppo Ferrovie Nord Milano (controllato al 57% dalla Regione Lombardia) torna così a investire nel trasporto merci, rilevando per 1,3 milioni di euro il 49% dell'azienda genovese FuoriMuro, e avrà tre mesi di tempo per decidere se acquisire anche il 51% nella neonata LocoItalia (società che gestisce qualche locomotore e che si dedicherebbe al noleggio e all'acquisto di locomotive). Se lo facesse dovrebbe coprire metà dei costi (5 milioni di euro) sostenuti da Locoitalia per l'acquisto recente di due locomotori.

FuoriMuro è l'impresa ferroviaria che svolge i servizi di manovre ferroviarie nel porto di Genova e offre anche trazione ferroviaria da e per gli scali liguri verso la Pianura Padana e la Francia. L'accordo tra le parti prevede anche l'opzione per Fnm di salire al 70% di FuoriMuro, quando (e se) nel 2020 l'Autorità Portuale avrà rinnovato la concessione (tramite gara) del servizio di manovra ferroviaria in porto. 

Il tutto mentre i gravi problemi gestionali di Trenord (50% FNM e 50% FS) restano irrisolti: alti costi gestionali, disservizi e ritardi quotidiani dei treni pendolari, manutenzione mezzi inadeguata e alta conflittualità di ferrovieri. Dopo l'acquisizione del 50% dell'azienda di trasporti urbana di Verona ATV a un prezzo doppio (21 milioni) della base d'asta di 11 milioni, continua lo shopping di FNM di Asset senza alcuna strategia industriale che li giustifichi.

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