Nel nostro precedente articolo "Meda spinge, Seregno tace: la tangenziale di Pedemontana divide il territorio", abbiamo affrontato la questione della tangenziale Meda-Seregno, mettendo in evidenza i problemi legati al progetto e la scarsa trasparenza delle amministrazioni locali. Ora, grazie al contributo di un lettore, possiamo approfondire ulteriormente alcuni aspetti critici di questa opera, in particolare riguardo alle conseguenze viabilistiche e alla frammentazione delle aree verdi del Meredo.
Il lettore, la cui identità ci è nota, ha preferito non firmare il suo intervento. Lo ringraziamo per il prezioso contributo, che riportiamo integralmente con alcune osservazioni fondamentali che meritano una riflessione da parte di cittadini e amministrazioni.
Le domande che pone toccano punti cruciali e ci riserviamo di approfondire ulteriormente le questioni sollevate, impegnandoci a tornare presto sull’argomento con nuove informazioni.
Contributo del lettore
Ringrazio Brianza Centrale per aver evidenziato ancora e meglio la questione della “tangenzialina”.
L’allarme che lancio, e non sono certamente il primo a farlo, riguarda il consapevole abbruttimento e la frammentazione di aree verdi essenziali per una corretta distribuzione urbana del territorio, con un impatto diretto sulla salute – non solo fisica – dei cittadini.
Quando si parla di “tangenzialina” per il collegamento alla nuova Pedemontana (v. tratto A-B-C), spesso ci si dimentica – o quanto meno non si approfondisce abbastanza – le conseguenze viabilistiche e di sicurezza che si riverseranno sulle strade adiacenti, quasi tutte inadeguate a ricevere un così importante aumento di traffico.
Questo problema riguarda in particolare il tratto stradale C-D (colore azzurro), che dalla rotonda di via Vignazzola conduce a Seregno verso un’altra rotonda progettata in via Nazioni Unite.
Tale tratto, corrispondente a via Saronno, è stretto, pericoloso e rettilineo, e le sue caratteristiche lo rendono un potenziale luogo di gravi incidenti.
Chiedo a questo blog se è mai stato previsto o realizzato uno studio specifico sui flussi di traffico previsti in via Saronno nelle due direzioni e se, di conseguenza, siano previsti interventi viabilistici contestuali alla costruzione del nuovo tracciato di collegamento alla Pedemontana.
Un ulteriore aspetto riguarda il collegamento ferroviario (v. linea verde tratteggiata) tra la linea Seregno-Saronno e quella Milano-Chiasso, che è stato riconfermato e definito nel 2023 nel piano territoriale della Provincia di Monza e Brianza come “intervento prevalente”. Chiedo quindi se ci sono sviluppi su questo fronte e se il Comune abbia presentato istanze in merito.
Infine, questo triangolo di terra che si chiama Meredo, racchiuso tra due ferrovie e già difficile da usufruire, non merita uno “spezzatino” urbanistico di questo genere. Gli abitanti della zona e dei quartieri limitrofi meritano una qualità di vita sia urbana sia naturale più dignitosa.
Ringrazio Brianza Centrale per aver evidenziato ancora e meglio la questione della “tangenzialina”.
L’allarme che lancio, e non sono certamente il primo a farlo, riguarda il consapevole abbruttimento e la frammentazione di aree verdi essenziali per una corretta distribuzione urbana del territorio, con un impatto diretto sulla salute – non solo fisica – dei cittadini.
Quando si parla di “tangenzialina” per il collegamento alla nuova Pedemontana (v. tratto A-B-C), spesso ci si dimentica – o quanto meno non si approfondisce abbastanza – le conseguenze viabilistiche e di sicurezza che si riverseranno sulle strade adiacenti, quasi tutte inadeguate a ricevere un così importante aumento di traffico.
Questo problema riguarda in particolare il tratto stradale C-D (colore azzurro), che dalla rotonda di via Vignazzola conduce a Seregno verso un’altra rotonda progettata in via Nazioni Unite.
Tale tratto, corrispondente a via Saronno, è stretto, pericoloso e rettilineo, e le sue caratteristiche lo rendono un potenziale luogo di gravi incidenti.
Chiedo a questo blog se è mai stato previsto o realizzato uno studio specifico sui flussi di traffico previsti in via Saronno nelle due direzioni e se, di conseguenza, siano previsti interventi viabilistici contestuali alla costruzione del nuovo tracciato di collegamento alla Pedemontana.
Provincia di Monza e Brianza PTCP. Estratto da tav 13T_APPR_2023 (variante approvata 25.5.23) “Schema di assetto della rete del trasporto su ferro nello scenario di piano” |
Un ulteriore aspetto riguarda il collegamento ferroviario (v. linea verde tratteggiata) tra la linea Seregno-Saronno e quella Milano-Chiasso, che è stato riconfermato e definito nel 2023 nel piano territoriale della Provincia di Monza e Brianza come “intervento prevalente”. Chiedo quindi se ci sono sviluppi su questo fronte e se il Comune abbia presentato istanze in merito.
Infine, questo triangolo di terra che si chiama Meredo, racchiuso tra due ferrovie e già difficile da usufruire, non merita uno “spezzatino” urbanistico di questo genere. Gli abitanti della zona e dei quartieri limitrofi meritano una qualità di vita sia urbana sia naturale più dignitosa.
Per leggere gli altri post dedicati alla tangenziale Meda-Seregno cliccare qui
Nessun commento:
Posta un commento
Invitiamo gentilmente chi utilizza questo spazio per i commenti a rimanere in tema con il contenuto del post e a mantenere un linguaggio rispettoso, anche quando le opinioni sono diverse. Si informa che non verranno pubblicati commenti contenenti promozioni commerciali.