L'area del Parco che verrà occupata dalla tangenziale di Pedemontana |
È ormai certo: la tangenziale Meda-Seregno, inserita nel progetto più ampio di Pedemontana, verrà realizzata. Nonostante le perplessità e le opposizioni sollevate dalle associazioni ambientaliste e comitati di cittadini, il Comune di Meda sembra determinato a spingere affinché l’opera venga considerata prioritaria. A confermare questa linea sono le ultime notizie trapelate, che delineano un quadro in cui l’infrastruttura si avvia a diventare una realtà concreta.
Rispetto al tracciato originario, saranno apportate alcune modifiche, anche se di portata limitata. In particolare:
- Sarà eliminata la rotonda prevista al confine tra Meda e Seregno.
- Il tracciato verrà spostato più vicino all’area artigianale di Meda.
- Verrà realizzato un sottopasso pedonale per dare la possibilità agli abitanti del quartiere Polo di Meda di frequentare il Parco del Meredo.
Questi interventi, però, non sembrano sufficienti a mitigare il forte impatto ambientale e sociale. La tangenziale andrà infatti a sottrarre una parte significativa del parco, una risorsa fondamentale per i quartieri di Sant’Ambrogio e Ceredo, senza che al momento siano state rese note alla cittadinanza quali opere compensative verranno eseguite.
Questo blog e i Comitati di Quartiere, insieme a molti cittadini, hanno cercato di sensibilizzare le amministrazioni comunali di Meda e Seregno, proponendo soluzioni alternative o una revisione più radicale del progetto. Tuttavia, tali richieste non hanno avuto l’effetto sperato. L’opera, nella sua sostanza, rimane pressoché invariata, nonostante le preoccupazioni per l’impatto ambientale e la qualità della vita dei residenti.
Un aspetto che sta generando ulteriori perplessità è il silenzio dell’amministrazione comunale di Seregno nei confronti della cittadinanza. Ad oggi, gli abitanti dei quartieri interessati non sono stati adeguatamente informati sulle eventuali misure di mitigazione previste per compensare le perdite ambientali e paesaggistiche. Inoltre, trattandosi di un intervento che va ad intaccare un'area boschiva, dovrebbe prevedere interventi di compensazione forestale.
La tangenziale di Pedemontana. In rosso il tratto nel Parco del Meredo |
In questo contesto, il ruolo dell'amministrazione seregnese è particolarmente discussa. Non è sfuggito a molti cittadini che il primo cittadino ha trovato il tempo di partecipare a assemblee organizzate da diversi circoli del PD (cliccare qui e qui), per informare i residenti di altri comuni riguardo a Pedemontana, ma non ha ancora organizzato incontri con la propria comunità. Questa mancanza di dialogo rischia di alimentare ulteriore sfiducia tra i cittadini e le istituzioni.
Mentre l’amministrazione di Meda sembra procedere con determinazione, i residenti di Seregno restano in attesa di risposte. La sottrazione di una parte del parco e le trasformazioni che la tangenziale comporterà sollevano interrogativi importanti: quali saranno le vere conseguenze per il territorio? E quali benefici, se ve ne saranno, giustificheranno i sacrifici richiesti alla comunità?
In assenza di una comunicazione chiara e di un dialogo trasparente, il futuro di questa infrastruttura sembra destinato a rimanere un tema divisivo, con il rischio di lasciare una profonda cicatrice sul tessuto ambientale e sociale del territorio.
Vi invitiamo a leggerlo per approfondire i punti critici sollevati e continuare la riflessione su questo importante tema (cliccare qui).
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Grazie per l'articolo. Devo dire che sono sorpresa: su questa questione a Seregno sembra che nessuno si muova! Cosa fanno le associazioni ambientaliste? Cosa fa la Consulta Ambiente? Cosa fanno i partiti? Negli altri comuni vedo che associazioni, comitati e gruppi civici mantengono viva l’attenzione. Perchè a Seregno non si muove nessuno? Eppure il Brianza Pride, che aveva come tema Pedemontana, si è tenuto a Seregno!
RispondiEliminaAnche noi del blog siamo sorpresi! Su questo tema, nell'ultimo anno, abbiamo pubblicato una trentina di post, cercando di mantenere alta l’attenzione. Gli articoli sono stati ripresi anche dai periodici locali, e i comitati di quartiere si sono mossi per ottenere informazioni dall’amministrazione comunale, organizzando anche alcune riunioni per discuterne.
EliminaNon sappiamo se la Consulta Ambiente, che è un organo istituzionale del Comune, abbia mai affrontato l’argomento. Per quanto riguarda i partiti, invece, non ci risulta che negli ultimi anni abbiano promosso iniziative pubbliche al riguardo. Evidentemente il tema non è considerato di interesse, oppure c’è interesse a non discuterne... boh!