martedì 10 dicembre 2024

Mobilità sicura: le associazioni ambientaliste chiedono attenzione per i ciclisti sulla SP 32 Novedratese


«Mi piace allenarmi e gareggiare nel vostro Paese, amo i paesaggi, le montagne, il cibo, il caffè e le persone, peccato solo che il traffico sia a volte pericoloso per chi va in bici.»
Tadej Pogacar, 14 ott 2024, Corriere della Sera

 

Tadej Pogačar, il campione sloveno di ciclismo, ha espresso grande apprezzamento per l’Italia, ma ha sottolineato una criticità: la pericolosità delle strade per i ciclisti. Le sue parole, riportate dal Corriere della Sera, sono diventate il punto di partenza per un appello delle associazioni ambientaliste e per la mobilità sostenibile, rivolto alla Provincia di Como.

La questione riguarda gli interventi programmati sulla Strada Provinciale 32 Novedratese, per i quali sono stati stanziati 26,7 milioni di euro:

  • Riqualificazione del tratto Figino Serenza-Mariano Comense (11,7 milioni di euro);
  • Risoluzione del nodo di Arosio (15 milioni di euro).
Le associazioni – Circolo Ambiente Ilaria Alpi, Comitato Parco Regionale Groane Brughiera, Gruppo Naturalistico della Brianza, Legambiente Circolo Angelo Vassallo Como, WWF Insubria e WWF Lombardia, NO alla strada nel Parco e Fridays for Future Cantù – chiedono alla Provincia di assicurare che nei progetti vengano incluse soluzioni per la mobilità ciclabile e ciclopedonale, come piste ciclabili in sede protetta e attraversamenti sicuri.

Le richieste si fondano su obiettivi già previsti da normative regionali. Il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (2014), attuativo della legge regionale 7/2009, promuove soluzioni per favorire spostamenti sostenibili e intermodalità. Tuttavia, denunciano le associazioni, la Provincia di Como non ha ancora redatto un Piano Strategico Provinciale per la Mobilità Ciclistica, obbligatorio per legge.

Gli interventi sulla SP 32 sollevano preoccupazioni a causa di precedenti negativi. La rotonda di Ponte del Lottolo a Mariano Comense, realizzata senza considerare le esigenze ciclistiche, ha peggiorato la sicurezza e l’accessibilità per chi si muove in bici. Le associazioni temono che i nuovi lavori ripetano gli stessi errori, creando ulteriori barriere ecologiche e ostacoli per i ciclisti.

Le associazioni sottolineano che gli investimenti nella grande viabilità stradale devono includere anche la mobilità sostenibile. “Vorremmo che l’entusiasmo per Pogačar al Giro di Lombardia si traducesse in un’attenzione concreta alle esigenze di chi, famoso o meno, si muove su due ruote,” si legge nel comunicato congiunto.

Le associazioni firmatarie del comunicato chiedono alla Provincia di Como di:

  • Prevedere piste ciclabili sicure nei progetti di riqualificazione della SP 32.
  • Portare avanti una pianificazione strategica per la mobilità ciclistica.
  • Valutare attentamente l’impatto degli interventi sulla mobilità sostenibile.

I fondi pubblici – concludono – devono essere impiegati per promuovere una viabilità che rispetti non solo gli automobilisti, ma anche ciclisti, pedoni e l’ambiente.

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