Nei giorni scorsi è stato diffuso un comunicato stampa da parte di Autostrada Pedemontana Lombarda dal titolo:
“Autostrada Pedemontana Lombarda: 2 cittadini lombardi su 3 esprimono un’opinione positiva sull’opera”.
Un’affermazione forte, ripresa anche da alcuni organi di stampa e social, che ha attirato l’attenzione di qualche nostro lettore. Tra questi, Paolo, che ha lasciato un commento con una domanda semplice e legittima:
“Mi interesserebbe sapere la modalità di selezione del campione degli intervistati… ma non trovo nulla in merito.”
Siamo andati alla ricerca della fonte di questo dato e abbiamo rintracciato un documento ufficiale, realizzato dall’istituto Analytics Arts, intitolato “Autostrada Pedemontana Lombarda tra territorio e utenti”, che contiene una parte quantitativa riferita proprio alla percezione dell’infrastruttura. In questo post cerchiamo di ricostruire che tipo di indagine è stata svolta, quali sono i suoi limiti e come va interpretata l’affermazione diffusa nel comunicato.
La ricerca si articola in tre fasi principali:
- Analisi desk: raccolta e confronto di dati socioeconomici ufficiali (bilanci aziendali, reddito medio, demografia, mappa dei servizi) nei comuni attraversati dall’autostrada e in comuni “di controllo”.
- Sentiment analysis: studio delle recensioni online relative all’autostrada, pubblicate tra il 2018 e il 2023 su Google, TrustPilot e altri canali.
- Indagine qualitativa e quantitativa: 24 interviste in profondità con cittadini e imprenditori nelle aree attraversate o interessate dalle nuove tratte; 2.000 interviste telefoniche (metodologia CATI) rivolte a un campione definito “rappresentativo”, selezionato tra chi ha utilizzato l’autostrada almeno una volta negli ultimi 12 mesi.
Proprio nella parte relativa all’indagine quantitativa, si legge chiaramente che:
“In riferimento alla Gen Z sono stati intervistati solo i maggiorenni con patente e che avessero percorso l’A36 almeno una volta negli ultimi 12 mesi (domanda di screening)”.
In altre parole, il campione considerato nella rilevazione telefonica è composto solo da persone che abbiano utilizzato l’autostrada almeno una volta nell’ultimo anno. Questo criterio è stato utilizzato per tutte le fasce d’età.
Questo elemento è decisivo per comprendere i risultati. Significa che:
- La popolazione indagata non coincide con la popolazione lombarda nel suo insieme.
- Sono esclusi dall’indagine coloro che non hanno mai utilizzato l’infrastruttura, anche se residenti nei territori coinvolti.
- L’esito dell’indagine riguarda le opinioni di chi ha già avuto esperienza diretta della Pedemontana, e non rappresenta l’orientamento generale della cittadinanza lombarda.
Il comunicato stampa diffonde un risultato sintetico: “2 cittadini lombardi su 3 sono favorevoli alla Pedemontana”. Ma sulla base dell’indagine consultata, la formulazione corretta sarebbe:
“Due utilizzatori recenti su tre, residenti nelle aree interessate dall’autostrada A36, esprimono un’opinione positiva sull’opera.”
Questo è un dato comunque utile, perché indica che tra chi conosce e utilizza la Pedemontana, il livello di soddisfazione è mediamente positivo. Tuttavia, va notato che circa un terzo degli intervistati ha espresso un giudizio negativo o critico, e questo rappresenta una percentuale significativa – soprattutto considerando che il campione comprende solo persone che hanno effettivamente utilizzato l’autostrada.
Non si tratta quindi di un consenso unanime, e ancora meno generalizzabile alla popolazione lombarda nel suo complesso, poiché chi non la utilizza – per motivi economici, logistici, di scelta o di insoddisfazione – non è stato incluso nel campione.
Va anche considerato il contesto. La ricerca ha lo scopo di:
- monitorare l’impatto locale dell’infrastruttura (economico, sociale, imprenditoriale);
- raccogliere feedback utili a migliorare l’esperienza dell’utente attuale (traffico, pedaggi, servizi);
- costruire un quadro aggiornato della percezione tra i fruitori dell’opera.
Quindi, più che a misurare l’opinione pubblica nel senso ampio del termine, l’indagine appare focalizzata sull’ascolto degli utenti effettivi e sul miglioramento del servizio. Una finalità del tutto legittima, ma che non giustifica l’estensione del risultato alla totalità della popolazione lombarda.
Insieme all’indagine quantitativa di Analytics Arts, nella stessa occasione pubblica è stato presentato anche uno studio del Consorzio Aaster, intitolato “La Pedemontana Lombarda nella trasformazione della Brianza”.
Si tratta di una ricerca qualitativa, basata su:
- 34 interviste in profondità condotte tra febbraio e maggio 2025;
- interlocutori scelti tra amministratori locali, rappresentanti istituzionali e attori economici del territorio;
- un’analisi interpretativa dei cambiamenti in atto nella Brianza, descritta come una “piattaforma metropolitana” in via di ridefinizione.
L’autostrada viene interpretata non solo come infrastruttura di mobilità, ma anche come strumento di coesione territoriale e sviluppo urbano.
Tuttavia, è importante sottolineare che la ricerca non include il punto di vista diretto dei cittadini, né offre misurazioni della soddisfazione o del consenso popolare.
Per questo motivo, pur essendo utile come lettura politica e urbanistica, non può essere utilizzata per affermare che l’opera sia ampiamente condivisa o accettata dalla popolazione.
Quindi, analizzando "sopra le parti" lo studio con i corretti criteri metodologici scientifici (che devono essere applicati normalmente anche alle ricerche di questo tipo, soprattutto se proclamate pubblicamente) si deduce che le conclusioni pubblicizzate potrebbero essere errate.
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