Martedì 22 luglio 2025, presso la Biblioteca civica di Seregno, si è tenuta un’assemblea pubblica indetta dall’Amministrazione comunale alla presenza dei vertici di Pedemontana. Un’occasione utile – almeno in teoria – per fare il punto sull’avanzamento dei cantieri e informare la cittadinanza.
Ma su molti aspetti concreti, e particolarmente impattanti per chi vive nei pressi delle aree di lavoro, il silenzio è stato assordante: nessuna risposta chiara su logistica, movimentazione dei mezzi, viabilità di cantiere, polveri, rumori o tempistiche dettagliate. A sottolineare questa lacuna è stato lo stesso Sindaco di Seregno, Alberto Rossi, che più volte ha richiesto al direttore di Pedemontana, ing. Sabatino Fusco, di garantire comunicazioni tempestive e trasparenti, affinché il Comune possa informare adeguatamente i cittadini.
Eppure, le prescrizioni del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) sono chiare: il coinvolgimento informato della popolazione non è una concessione, ma un obbligo.
Nel Supplemento ordinario n. 34 alla Gazzetta Ufficiale n. 40 del 18/02/2010, sono elencate precise prescrizioni tecniche e ambientali per la realizzazione dell'autostrada Pedemontana. Qui vogliamo ricordarle, sia a Pedemontana che all’Amministrazione pubblica:
▪ Prescrizione n. 135
“Dovrà essere data adeguata informazione alla popolazione interessata circa lo svolgimento, collocazione temporale e durata prevista delle attività di cantiere […]”
![]() |
Il cantiere per la realizzazione della tangenziale al Ceredo - Seregno |
All’assemblea, invece, nessun piano temporale di dettaglio è stato presentato, né un quadro organizzativo delle fasi più impattanti.
Ricordiamo, ad esempio, che i lavori per la tangenziale Meda–Seregno sono già iniziati.
▪ Prescrizione n. 159
Contenimento dell’inquinamento atmosferico durante la cantierizzazione, mediante bagnatura delle piste, lavaggio ruote, copertura dei materiali polverosi, limitazione della velocità, tracciabilità delle terre.
Di queste misure, nulla è stato illustrato al pubblico. Nessuna rassicurazione sull’esistenza o sull’effettivo avvio di sistemi di lavaruote, piste stabilizzate o procedure per la gestione delle polveri e dei mezzi in transito.
▪ Prescrizione n. 162
Piano di Azione per la gestione delle emergenze in caso di incidenti, rischio industriale, esondazioni o cantieri in aree urbane sensibili.
Sia il quartiere Ceredo che la zona dello Stadio rientrano tra le aree urbane sensibili.
Anche su questo tema, nessuna menzione è stata fatta durante l’incontro. Eppure il tracciato tocca zone densamente abitate, dove la prevenzione dovrebbe essere al centro della pianificazione.
![]() |
Immagine tratta dalla relazione presentata dall'ing. Monguzzi, scaricabile qui |
Un aspetto particolarmente delicato è quello del deposito delle terre di scavo, che – come confermato nella stessa assemblea – avverrà in un’area situata a cavallo tra i Comuni di Cesano Maderno e Desio, al confine con Seregno. Un tema che approfondiremo in un prossimo aggiornamento.
Cosa chiedono i cittadini (e cosa prevede il CIPE)
Il CIPE raccomanda che in fase di cantierizzazione siano predisposti:
- Piani di circolazione dei mezzi, con indicazione di percorsi, orari, volumi di traffico (Raccomandazione n. 17);
- Piani temporali delle opere che tengano conto anche della stagionalità ambientale, per tutelare la fauna e le condizioni climatiche (Raccomandazione n. 3);
- Informazione continua e anticipata verso la popolazione, soprattutto nei casi di attività rumorose, movimentazione terre e fasi ad alta impattività (Prescrizione n. 135).
Serve un cambio di passo immediato: non solo per rispetto delle prescrizioni CIPE, ma per un principio elementare di democrazia ambientale e tutela della salute pubblica.
Parafrasando il Sindaco Rossi: “prima di avviare i cantieri, bisogna sapere – e far sapere – che cosa si sta facendo.”
Supplemento ordinario n. 34 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 40 del 18/02/2010
Prescrizioni rilevanti:
- 91) Coordinamento cantieri metrotranvia/autostrada (comune di Desio): elaborato con cronoprogrammi integrati e collaborazione obbligatoria con la Provincia di Milano.
- 135) Monitoraggio acustico in corso d’opera e informazione dettagliata alla popolazione sulle attività rumorose.
- 159) Contenimento inquinamento atmosferico in cantiere: polveri, lavaruote, materiali tracciabili, stabilizzazione piste, uso mezzi coperti, impianti chiusi, tecnologie a basse emissioni.
- 162) Piano di emergenza per incidenti, esondazioni, rischio industriale: comunicazione ai lavoratori, indicazioni operative, protezioni contro cadute, scavi, linee elettriche, traffico.
- 166 c) Nomina obbligatoria del Dirigente Tecnico della Sicurezza, sempre presente in cantiere.
- 219) Pulizia delle strade urbane infangate dai mezzi: impianto lavaruote raccomandato.
- 3) Evitare fasi di cantiere durante il periodo riproduttivo della fauna.
- 17) Piano di circolazione mezzi d’opera con valore contrattuale, contenente: percorsi impegnati, tipo di mezzi, volumi di traffico e velocità, calendario e orari, percorsi alternativi, misure di salvaguardia degli edifici sensibili in aree urbanizzate.
Leggi anche:
- Pedemontana a Seregno – Parte 1: il nodo della tangenziale Meda-Seregno (23/07/2025)
- Pedemontana a Seregno – Parte 2: Gallerie, svincoli e cambiamenti a sud della città
- Pedemontana a Seregno – Parte 3: “Tre maxi depositi nel cuore del Parco”. La denuncia di Arturo Lanzani scuote l’assemblea
- Pedemontana e la tangenziale Meda-Seregno. Basta numeri a caso: diciamo le cose come stanno
Nessun commento:
Posta un commento
Invitiamo gentilmente chi utilizza questo spazio per i commenti a rimanere in tema con il contenuto del post e a mantenere un linguaggio rispettoso, anche quando le opinioni sono diverse. Si informa che non verranno pubblicati commenti contenenti promozioni commerciali.