Il 24 marzo 2024 avevamo acceso i riflettori su un dato che parla chiaro: solo il 2% delle vie, piazze e spazi pubblici di Seregno è intitolato a figure femminili. Il 58% è dedicato a uomini. E il restante? Nomi generici e topografia neutra.
Delle 564 intitolazioni, solo 10 sono le vie dedicate a donne che si sono distinte in campo letterario, scientifico, artistico o politico. Poche, pochissime. Eppure, la storia - anche quella al femminile - non manca.
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La Repubblica, 14 aprile 2025 |
Concita De Gregorio, in un recente articolo su la Repubblica, ci invita a giocare: “A quale donna vorreste che fosse intitolata una strada?” Un gioco che è anche un esercizio di memoria e di cittadinanza.
Noi rilanciamo: facciamolo davvero. Scriviamo al nostro Comune. Chiediamo più vie intitolate a donne.
Donne eccellenti, certo. Ma anche donne della nostra terra. Perché non immaginare una via Rosa Cappelletti, pioniera dell’educazione e dell’impegno civile? O una via Luigia Pozzoli Formenti, memoria resistente di Seregno?
Come dice De Gregorio, “se togli le donne dai nomi delle strade, le togli dalla scena pubblica.” E noi non possiamo più permettercelo. Una città che rappresenta solo una parte della sua storia è una città incompleta. Ed è ora di completarla.
Facciamoci sentire:
Mandateci i nomi di donne - famose o sconosciute, nazionali o locali - che meritano un posto nella nostra geografia urbana.
Li raccoglieremo e li porteremo all’amministrazione comunale come proposta collettiva.
Facciamo rete: coinvolgiamo le scuole, le biblioteche, le associazioni.
Costruiamo insieme una nuova geografia. Una che non escluda, non dimentichi, non distorca.
Scrivi la tua proposta scrivendo a brianza.centrale@libero.it
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