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Via Cadore. Quartiere Ceredo di Seregno |
di Luciano Minotti
La strada che Pedemontana sta realizzando in zona Meredo-Ceredo, per facilitare l’accesso alla nuova autostrada, è stata voluta dal Comune di Meda, ma si sviluppa per la maggior parte sul territorio di Seregno.
Si è detto molto sui problemi di impatto ambientale dell’intervento sul Parco del Meredo e sulle importanti mitigazioni e compensazioni che saranno realizzate su richiesta del Comune di Seregno e del Parco. Poco si è detto, invece, dei gravi problemi di traffico che si creeranno al Ceredo e rispetto ai quali non ci sono state adeguate attenzioni e iniziative.
Vediamo quali sono i problemi e cosa si doveva e si deve fare per risolverli.
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Tav. 1 - Il progetto della rotatoria di Pedemontana su via Cadore |
La rotatoria, che è stata progettata da Pedemontana e che dovrà collegare la nuova strada a via Cadore, ha una dimensione eccessiva e invadente per essere una rotatoria “urbana” ed è stata concepita senza alcuna attenzione ai problemi di traffico indotto.
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Tav. 2 - L'aumento del traffico nel quartiere Ceredo, via Cadore |
Il quartiere Ceredo, che già oggi è attraversato da un traffico eccessivo (mille veicoli nelle due ore di punta del mattino), sarà ulteriormente penalizzato da un incremento dei flussi veicolari. Questo soprattutto per il fatto che, essendo via Einaudi a senso unico, il traffico diretto alla nuova rotatoria sarà obbligato a utilizzare via Cadore.
È del tutto evidente che questa situazione andrà a peggiorare e non certo a migliorare la qualità del vivere e dell’abitare al Ceredo.
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Tav. 3 - Come indirizzare i flussi di traffico per evitare l'attraversamento del Ceredo |
Per risolvere il problema non bastano generiche iniziative tese a limitare la velocità (“zone 30”, restringimenti di carreggiata, dossi); l’obiettivo primario deve essere quello di ridurre le quantità di macchine, impedendo i flussi di attraversamento e favorendo la mobilità a esclusivo servizio del quartiere.
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Tav. 4 - Proposta di nuovo schema di circolazione nel Quartiere del Ceredo |
Occorre una pianificazione del traffico che individui le strade primarie sulle quali indirizzare i flussi intercomunali e interurbani (Wagner, Einaudi, Indipendenza, Orcelletto a confine con Mariano e Giussano, Porada-Nazioni Unite, ecc.) e che adotti i conseguenti provvedimenti riguardanti la circolazione (doppio senso in via Einaudi, senso unico in via Indipendenza, organizzazione delle rotatorie e dei semafori intelligenti con le relative manovre, ecc.). Fondamentale sarà l’attenzione da dedicare alla “mobilità dolce”, ovvero al sistema dei percorsi protetti pedonali e ciclabili.
In questo contesto il tratto di via Cadore compreso tra viale Tiziano e la rotatoria di Pedemontana, liberato dal traffico di transito (senza ricorso a ZTL o a particolari divieti di transito se non quelli per i mezzi pesanti), potrà diventare il centro di vita del quartiere, con sistemazioni a verde pubblico, spazi pedonali e pavimentazione pregiata nella parte più centrale della via, sulla quale si affacciano gli storici fabbricati rurali e la villa/parco Rivolta-Fumagalli.
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Tav. 5 - Nuova proposta della rotatoria di Pedemontana, funzionale alla riqualificazione urbanistica e ambientale del quartiere |
Assieme ai provvedimenti di organizzazione del traffico, occorre intervenire sulle infrastrutture stradali, con priorità assoluta a quelle in costruzione da sistemare “in corso d’opera” per renderle coerenti con gli obiettivi di pianificazione sopra indicati (adattamento della rotatoria Wagner-Einaudi al doppio senso di Einaudi, ridimensionamento della rotatoria Pedemontana-via Cadore, con modifica di alcune manovre di svolta).
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Tav. 6 - Il Ceredo senza traffico di attraversamento, cerniera tra i parchi della Porada e del Meredo |
Cosa deve fare il Comune di Seregno? Deve attivarsi rapidamente per promuovere, per quanto ancora possibile, i necessari aggiustamenti dei lavori in corso e per fare accordi con il Comune di Meda per un’azione congiunta di pianificazione del traffico prima, e di gestione e manutenzione delle opere stradali, poi.
Vale la pena rimarcare che la soluzione dei problemi di traffico, come indicato, è importante di per sé, ma è anche la precondizione per poter sviluppare nel tempo un progetto di valorizzazione urbanistica e sociale del quartiere e per fare del Ceredo un “modello” dal punto di vista della qualità ambientale, facendo leva sulla sua vocazione di “cerniera” tra i parchi della Porada e del Meredo.
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