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L'inaugurazione del giardino a Luigia Pozzoli Formenti. A sin. il Sindaco Alberto Rossi e a dx. il nipote Roberto Pozzoli |
Sabato 6 settembre 2025, nel quartiere Sant’Ambrogio di Seregno, è stata inaugurata un’area verde intitolata a Luigia Pozzoli Formenti, figura di spicco della vita civile e politica seregnese del dopoguerra.
La dedica di un giardino a una donna rappresenta un gesto raro e significativo: come più volte abbiamo sottolineato su questo blog, la toponomastica italiana continua a privilegiare i nomi maschili, relegando in secondo piano il contributo femminile alla storia collettiva (qui un approfondimento, qui un altro e ancora qui).
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Il retro del tabellone |
La cerimonia è stata possibile grazie alla richiesta dell’ANPI di Seregno, sostenuta dal Comitato di Quartiere Sant’Ambrogio e dal Circolo Culturale Seregn de la memoria, che insieme hanno promosso l’iniziativa.
Sotto il pannello della dedica campeggia la frase «La voce dei poveri la benedice», che riprende il titolo del volume della collana I Ciculabet curato proprio dal Circolo Culturale in suo onore. Il titolo trae origine da una lettera che don Egidio Mariani, monaco dell’abbazia benedettina di Seregno, inviò a Luigia nel 1970.
Chi volesse ricevere una copia della pubblicazione può contattare l’associazione all’indirizzo e-mail info@seregndelamemoria.it
Chi era Luigia Pozzoli Formenti
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Luigia Pozzoli in una foto del 1938 |
Nata a Desio alla fine della Prima guerra mondiale e cresciuta in una famiglia socialista che le trasmise ideali di libertà e giustizia, Luigia si trasferì a Seregno dopo il matrimonio con Aurelio Formenti, impegnandosi con lui nella Resistenza e nel Comitato di Liberazione Nazionale.
Negli anni della ricostruzione fu consigliera comunale per il PCI e animatrice dell’Unione Donne Italiane, sempre in prima linea nelle battaglie per la pace, i diritti delle donne e della classe lavoratrice. Ma il suo impegno andò oltre la politica istituzionale: molti la ricordano come una benefattrice, pronta ad aiutare chiunque fosse in difficoltà.
La sua iniziativa più amata fu la creazione delle colonie estive per bambini: la prima a Seregno, nella ex Casa del Fascio poi trasformata in Casa del Popolo, e altre in Valtellina. In quelle strutture, che portavano il nome del giovane partigiano seregnese Livio Colzani, ospitò anche bambini siciliani rimasti vittime del terremoto del Belice, accolti nella colonia di Aprica.
Luigia continuò a lottare fino all’ultimo per un mondo più giusto. Alla sua morte, nel 1994, fu salutata con rispetto e riconoscenza, anche da parte di chi non condivideva le sue idee politiche.
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La presentazione del "ciculabet" a cura di Carmela Tandurella, autrice del libro su Luigia Pozzoli Formenti |
Intitolare un giardino a Luigia Pozzoli Formenti non è soltanto un atto di giustizia verso una protagonista dimenticata della storia locale: è un invito a ricordare che l’impegno civile, la solidarietà e la difesa dei più fragili possono lasciare tracce durature.
Il verde che oggi porta il suo nome restituisce simbolicamente alla città quella generosità che per decenni Luigia ha donato a Seregno e ai suoi abitanti.
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