martedì 28 febbraio 2012

Desio: Legambiente e il nuovo PGT "+"

+ VERDE 
+ PARTECIPAZIONE 
+ BENI CULTURALI 
+ TERRITORIO 
+ BICI 
+ PAESAGGIO

Il circolo di Desio di Legambiente “Roberto Giussani”, come di consuetudine, ha fornito anche questa volta il proprio contributo in merito alla pianificazione locale, con suggerimenti e proposte per la nuova variante generale del Piano di Governo del Territorio che sono state inviate all’amministrazione comunale.

I suggerimenti e le proposte inviate vertono su diversi punti:

Si richiede la creazione di un nuovo Parco Locale di Interesse Sovracomunale (nome suggerito: PLIS della Pieve) di cintura da unirsi ai PLIS già esistenti “Brianza Centrale” e “Grugnotorto-Villoresi” con la speranza che insieme possano diventare un nuovo grande parco regionale;

Si richiede la costruzione realmente collettiva di una mappa delle memorie e dei significati simbolici della Città di Desio, seguendo un approccio sociale-partecipativo. Questo sarebbe possibile grazie ad un percorso guidato di ascolto delle comunità locali, che suggeriamo venga fatto da un incaricato ad hoc, allo scopo di condividere e rafforzare le scelte che caratterizzeranno il nuovo PGT.
Si richiede di inserire nel PGT tutte le strade vicinali sopravvissute sino ad oggi e contemporaneamente di avviarne uno studio ed un censimento complessivo, per la loro valenza di salvaguardia paesaggistica e storica, nonché per la fruibilità della mobilità lenta. Lo stesso dicasi per gli alberi monumentali e per le aree a rischio archeologico del territorio di cui sono stati già segnalati i primi esempi da sottoporre a tutela.

Si richiede inoltre maggiore tutela per i CENTRI STORICI (si, al plurale) che caratterizzano la forma urbana della città di Desio, dal centro fisico alle periferie rurali storiche (San Giuseppe, San Carlo, San Giorgio, Bolagnos, ecc.). Perché non venga ulteriormente snaturato il paesaggio della città di Desio con sostituzioni inutili del tessuto urbano esistente. Basta nuove torri “fungo”. Si invece a maggiore conoscenza del tessuto, con nuove regole e con ristrutturazioni rispettose dell’esistente che migliorino la vivibilità degli edifici nell’ottica dell’efficienza ambientale.

Si richiede il mantenimento, già in vigore con l’ultima variante parziale approvata, del principio della compensazione ecologica preventiva per tutte le nuove costruzioni che occuperanno nuovo suolo libero.

Si propone di vietare il proliferare di insediamenti lungo l’asta di Pedemontana e si suggerisce di integrare le compensazioni e le mitigazioni ambientali previste con la rete ecologica comunale e sovra comunale.

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