mercoledì 11 luglio 2012

Costruire il futuro: difendere l’agricoltura dalla cementificazione



“Stiamo consumando suolo destinato all'agricoltura a un ritmo incompatibile per un paese che vuole avere cura di sé e delle generazioni successive" aveva dichiarato a fine aprile il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Mario Catania, in occasione della presentazione dell’Inventario nazionale delle foreste. Detto fatto: Catania, presenterà a Roma, il prossimo 24 luglio, il primo Rapporto ministeriale su “Consumo di suolo e agricoltura in Italia” in un incontro dal titolo molto significativo: “Costruire il futuro: difendere l’agricoltura dalla cementificazione”.

E incassa il plauso della presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio: “Da anni poniamo all’attenzione della politica e dell’opinione pubblica l’allarmante sottrazione all’agricoltura dei terreni migliori, e il crescente sfregio ai paesaggi che dovrebbero sostenere il turismo italiano… Questa iniziativa del ministro Catania è davvero una novità importante, capace di coinvolgere l’Italia migliore intorno ad un obiettivo basilare di crescita economica e culturale”.

I dati, ancora provvisori, del Censimento dell’Agricoltura 2010 - rileva Agriturist - evidenziano che, in dieci anni, sono “spariti” 300 mila ettari di terra coltivata (Superficie agricola utilizzata) e 1,5 milioni di ettari di terra nella disponibilità degli agricoltori (Superficie agricola totale). Un terzo di questi terreni (500 mila ettari) è finita sotto il cemento di abitazioni, strade, centri commerciali, capannoni industriali, o è stata “intrappolata” fra le costruzioni compromettendone l’uso agricolo (220 mila ettari).

Il “bello” - denuncia Agriturist – è che abbiamo un eccesso enorme di costruzioni: secondo alcune stime, le case sfitte o inutilizzate e i capannoni abbandonati, sarebbero due milioni; altre stime parlano addirittura del doppio! Eppure si continua a costruire sui terreni migliori, invece di riqualificare e utilizzare razionalmente il patrimonio edilizio esistente e conservare all’agricoltura suolo per produrre. E’ indispensabile che tutti i Comuni italiani aderiscano alla campagna lanciata dal “Forum dei movimenti per la terra e per il paesaggio” per un censimento nazionale di tutti gli immobili inutilizzati cui dovrà seguire una rigorosa politica di protezione del territorio dalla cementificazione.

“La grande opera più urgente - aggiunge la presidente di Agriturist - è quella di arrestare il consumo di suolo agricolo e conservare i preziosi paesaggi agrari che tutto il mondo ci invidia. Ha fatto benissimo, il ministro Catania, a coinvolgere su questo tema, ormai delicatissimo, i colleghi dell’Ambiente, dei Beni Culturali e della Coesione territoriale. Ci auguriamo che anche il ministro del Turismo, Piero Gnudi, prenda nettamente posizione in difesa di risorse che sono indispensabili per il rilancio dell’Italia sul mercato delle vacanze”.
Destinazione del suolo in Italia 
Confronto 2000-2010 - Milioni di ettari
Elaborazione Agriturist su dati ISTAT, Inventario nazionale delle foreste, ISPRA

Fonte: www.agriturist.it
Info: agritur@confagricoltura.it

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