mercoledì 2 marzo 2022

Le proposte delle associazioni ambientaliste al PTCP della Provincia di Como: mobilità sostenibile e stop alle strade inutili

Sono state presentate nei giorni scorsi le osservazioni al Documento di Scoping della VAS del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Como.

Le osservazioni sul tema della mobilità sono state presentate, a nome del 'Coordinamento per la Mobilità Sostenibile - No Canturina Bis',  dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", Legambiente Cantù, Legambiente Como, Gruppo Naturalistico della Brianza, WWF Insubria e WWF Lombardia - con il contributo di Fridays for Future Como - , quali soggetti invitati dalla Provincia di Como nel Procedimento di VAS.

Con le osservazioni le associazioni ambientaliste chiedono:

  • di stralciare i progetti di nuove strade che deturperanno l'ambiente, tra queste la Canturina bis e il secondo lotto della Tangenziale di Como;
  • di pianificare una nuova mobilità sostenibile, basata  anzitutto sul potenziamento del trasporto pubblico locale, treni e bus.


Di seguito il testo delle osservazioni.
 
 

PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) DELLA VARIANTE GENERALE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (PTCP) E SUO ADEGUAMENTO AI CONTENUTI DEL PIANO TERRITORIALE REGIONALE (PTR).

Con la presente si intende sottoporre alla attenzione dell’Amministrazione Provinciale una breve nota in forma di Osservazioni al Documento di Scoping nella procedura di VAS alla variante generale del PTCP. Si auspica, pertanto, la riformulazione del Piano affinchè prenda le distanze dall’impostazione e dagli indirizzi e formulati dalla Provincia stessa in particolare sul tema delle infrastrutture. Quello che salta all'occhio del documento di scooping è la contraddittorietà tra la sostenibilità, la tutela delle biodiversità, la valorizzazione delle aree verdi e la riduzione di consumo di suolo che dice essere necessari, e le innumerevoli proposte di “nuove” strade.

In premessa, quindi, non si ritiene accoglibile la riproposizione della cosiddetta “Canturina Bis” con le sue diverse ipotetiche varianti, e della sua appendice "Tangenziale Ovest” di Mariano Comense prospettate addirittura all’interno del Parco Regionale delle Groane e della Brughiera. Inoltre si chiede di stralciare qualsiasi previsione di estensione della progettazione del collegamento Como-Cantù-Mariano fino al confine con la provincia di Monza. E, infine, si chiede di stralciare qualsiasi ipotesi di tracciato del cosiddetto “secondo lotto della Tangenziale di Como".

Al fine di risolvere la congestione delle arterie stradali esistenti si ritiene importante intervenire con la creazione di un tavolo tecnico per la mobilità sostenibile del canturino per supportare la Provincia nell’analisi della rete infrastrutturale nella prospettiva di una reale mobilità sostenibile potenziando i servizi pubblici di trasporto, visto che la Provincia stessa oltre ad avere l’onere e il dovere di pianificare detiene quote di partecipazione nell'agenzia del tpl Como-Varese-Lecco;
  • attuando una mobilità integrata nei pressi delle stazioni per efficientare le coincidenze tra trasporto pubblico su gomma e su ferro;
  • adeguando l’attuale offerta del TPL in termini di frequenza affinché venga massimizzato il beneficio sociale e ambientale dei mezzi collettivi;
  • incentivando l’uso del mezzo collettivo per agevolare la popolazione a privilegiare gli spostamenti quotidiani con l'uso di bus e treni.
Si evidenzia poi la necessità di ammodernare le infrastrutture ferroviarie esistenti intervenendo ad esempio con l’intervento di elettrificazione della linea Como-Lecco in modo da consentire l’inserimento di questa tratta ferroviaria all’interno del più ampio sistema ferroviario esistente.

Si rileva poi la necessità di studiare formule di mobilità sostenibili per le merci con a supporto un adeguato studio su origine e destinazione del traffico:
  • intervenendo per spostare quote merci da gomma a rotaia come avvenuto nella vicina Confederazione Elvetica con il progetto “AlpTransit”;
  • adottando strategie risolutive per la logistica dell’ultimo miglio. Ad esempio creando centri di distribuzione delle merci dovute all’e-commerce in luoghi strategici.
La premessa per la quale la Provincia di Como si trovi in condizione di deficit infrastrutturale (equiparando impropriamente il settore stradale e ferroviario) che, “nonostante gli interventi realizzati, presenta ancora ritardi consistenti in termini di efficienza e garanzia degli spostamenti e condiziona in modo significativo non il livello di competitività del sistema economico in ambito Regionale ed internazionale e le normali relazioni sociali” è, a nostro parere, antistorica, inattuale e limitata in termini di prospettiva di sviluppo sostenibile.

La mancanza di riferimenti espliciti al PNRR ed alle sue finalità conferma questa nostra valutazione che viene rafforzata nel non avere individuato le azioni di sostegno reale alla mobilità sostenibili quale perno della pianificazione provinciale. Ciclovie, percorsi ciclopedonali per attività ricreativa, reti ciclabili urbane e sovracomunali per la fruizione anche per attività lavorative e sociali, con definizione e valorizzazione della rete sentieristica. Potenziamento reale del trasporto pubblico in particolare su ferro, individuando connessioni intermodali. Sono queste le linee d’azione che ci aspettiamo di vedere nella nuova formulazione dell’aggiornamento del piano che deve, al contrario, abbandonare il sostegno e le previsioni di nuova viabilità stradale che aggraverebbero ulteriormente le condizioni di stress per il progressivo e ingiustificato incremento esponenziale di poli commerciali di media dimensione che innescano traffico a decremento della qualità della Vita dei cittadini comaschi.

  • Circolo Ambiente Ilaria Alpi
  • Gruppo Naturalistico della Brianza
  • Legambiente Circolo Angelo Vassallo Como
  • WWF Insubria – WWF Lombardia
  • Coordinamento per la Mobilità Sostenibile – No Canturina Bis

 

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