Rapporto “Libro Bianco sulla Città 3.2”: due anni di giunta Pilotto e il futuro di Monza
Negli scorsi giorni, in un’affollata assemblea pubblica, il Coordinamento di Comitati e Associazioni di Monza ha presentato la nuova edizione del “Libro Bianco sulla Città 3.2”. Questo rapporto, frutto di attente osservazioni e dibattiti sul territorio, offre una valutazione dettagliata dei primi due anni di amministrazione della Giunta Pilotto. Il Coordinamento, che riunisce diverse realtà attive su questioni urbanistiche, ambientali e sociali, ha sollevato numerose preoccupazioni riguardo alla gestione del territorio, alla trasparenza politica e all'attenzione ai bisogni dei cittadini, in particolare dei giovani.
Il rapporto si apre con un riferimento alle promesse fatte dal sindaco Paolo Pilotto prima delle elezioni del 2022. Pilotto aveva infatti espresso interesse per le tematiche urbanistiche sollevate dai comitati, dando speranza a molti sulla possibilità di un cambio di rotta nella gestione del territorio. Tuttavia, l’analisi del Coordinamento evidenzia come, a distanza di due anni, molte di queste promesse siano rimaste inattuate, soprattutto in ambito urbanistico. La lentezza nell’attuazione del nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT), che dovrebbe orientare la città verso un “consumo di suolo zero”, è al centro delle critiche. Nonostante l’urgenza dichiarata, il percorso di revisione del PGT avanza con il “passo di una lumaca”, mentre nuove edificazioni continuano a proliferare, aumentando la pressione sul territorio e la frustrazione dei residenti.
La sezione del rapporto dedicata all’urbanistica rappresenta il fulcro delle critiche. Il Coordinamento evidenzia come le promesse di transizione ecologica siano rimaste sulla carta, mentre le costruzioni proseguono in diverse aree della città. Il documento di indirizzo per il nuovo PGT è stato approvato solo ad agosto 2024, e la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) necessaria per coinvolgere la cittadinanza è ancora in sospeso. Di fronte alle critiche dei cittadini, la Giunta ha spesso risposto con la frase “Abbiamo le mani legate”, una giustificazione che, secondo i comitati, non risponde alla necessità di azioni concrete.
Il Coordinamento ha inoltre evidenziato due episodi emblematici che sollevano domande sull’efficacia e la trasparenza dell’attuale amministrazione. Il primo riguarda il controverso licenziamento dell’assessore Turato, una vicenda che secondo il rapporto mette in luce una preoccupante mancanza di trasparenza da parte della Giunta. Il secondo episodio riguarda la gestione dei giovani e degli spazi autogestiti come il FOA Boccaccio, che ha subito diversi sgomberi nell'ultimo anno. Secondo il Coordinamento, queste azioni non solo non risolvono i problemi di fondo, ma ignorano il valore sociale e culturale di spazi che rispondono ai bisogni aggregativi della gioventù monzese.
Le conclusioni del rapporto sono amare ma non fataliste. Il Coordinamento ribadisce la sua disponibilità al confronto e rinnova l’invito all’Amministrazione di considerare le proposte e le testimonianze di chi vive quotidianamente la realtà cittadina. Le aree dismesse, per esempio, potrebbero essere riqualificate per offrire nuovi spazi pubblici, favorendo un’urbanizzazione sostenibile e limitando la speculazione edilizia. La necessità di pensare a Monza come a una città capace di armonizzare sviluppo e ambiente emerge chiaramente, così come l’esigenza di restituire dignità al contributo critico dei cittadini attivi, troppo spesso percepiti come “ipercritici” o “fastidiosi”.
Questa edizione del “Libro Bianco sulla Città” rappresenta un richiamo alla responsabilità, non solo per l’Amministrazione Pilotto, ma per tutta la comunità di Monza, affinché si costruisca un futuro che metta al centro il benessere e la qualità della vita dei suoi abitanti.
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