Area naturale del Bosco delle Querce |
Il 20 novembre 2024, una delegazione composta dai gruppi ambientalisti Sinistra e Ambiente-Impulsi, Legambiente Circolo Laura Conti di Seveso e Seveso Futura ha incontrato il sindaco di Meda, Luca Santambrogio, e la sindaca di Seveso, Alessia Borroni, affiancata dall’architetto Stefano Elli, responsabile per l’ecologia e l’ambiente del Comune di Seveso.
Al centro del colloquio, richiesto dagli ambientalisti, la gestione dei fondi per la compensazione forestale destinati al disboscamento di due ettari del Bosco delle Querce, un’area protetta di rilevanza regionale. Questo intervento, giudicato dagli ambientalisti un “inaccettabile sfregio”, è reso necessario dai lavori per la trasformazione della superstrada Milano-Meda-Lentate in Autostrada Pedemontana.
Durante l’incontro è emerso che i fondi compensativi, pari a 910.000 euro, saranno gestiti interamente dal Comune di Seveso, che è l’ente capofila e gestore del Bosco delle Querce. Tuttavia, l’autorizzazione per il disboscamento e il conseguente incasso dei fondi è ancora in fase di definizione, con tempistiche ipotizzate per inizio 2025.
Pedelombarda Nuova, responsabile dei lavori, dovrà inoltre garantire il ripristino delle aree temporaneamente trasformate attraverso una fidejussione e nuove piantumazioni.
Bosco delle Querce: gli interventi previsti per la realizzazione di Pedemontana. Mappa elaborata da Sinistra e Ambiente di Meda |
Uno dei temi centrali è stato l’ampliamento del Bosco delle Querce, un progetto richiesto da tempo dai gruppi ambientalisti. Il Comune di Seveso ha manifestato l’intenzione di utilizzare parte dei fondi compensativi per espandere il parco verso est, nelle aree di via della Roggia e via dei Vignee. L’ampliamento, che richiederà il coinvolgimento della Regione Lombardia attraverso un masterplan e una Conferenza dei Servizi, potrebbe anche ridefinire lo status del parco, attualmente considerato “naturale” e di proprietà regionale.
Alcune aree previste per l’ampliamento rimangono di proprietà privata e dovranno essere acquisite tramite accordi bonari o espropri. Fondi aggiuntivi, derivanti dalle compensazioni ambientali per altri progetti locali, saranno utilizzati per completare l’opera.
Gli ambientalisti vedono positivamente questo sviluppo, pur segnalando che la viabilità complementare alla Pedemontana e una vasca di laminazione prevista potrebbero limitare ulteriormente le superfici destinate al verde.
Un’altra questione rilevante è la necessità di migliorare l’accessibilità al Bosco delle Querce, specialmente per i residenti di Baruccana, oggi isolati a causa dell’interdizione di due ponti sulla Milano-Meda. Il cosiddetto Ponte Verde, progettato come passerella ciclopedonale per collegare le due parti del Bosco, è stato criticato dagli ambientalisti: secondo loro, questa soluzione non è adeguata né come corridoio ecologico per la fauna né come collegamento funzionale. Si chiede invece un passaggio più ampio e integrato, sfruttando eventualmente le gallerie artificiali già esistenti.
La progettazione della vasca di laminazione, prevista per mitigare il rischio idraulico, solleva altre preoccupazioni. Gli ambientalisti chiedono un approccio più coerente con la destinazione naturalistica dell’area, suggerendo soluzioni che favoriscano l’infiltrazione delle acque nel suolo e garantiscano una maggiore fruibilità pubblica.
Infine, i due Comuni hanno confermato la volontà di riqualificare via Vignazzola, strada strategica per i collegamenti intercomunali e per l’accesso al Bosco. Il progetto prevede anche l’inserimento di una pista ciclabile, la cui estensione è ancora in fase di definizione.
I gruppi ambientalisti hanno accolto con favore l’impegno delle amministrazioni per l’ampliamento del Bosco delle Querce, considerandolo un primo passo verso la tutela delle residue aree verdi della zona. Tuttavia, restano preoccupati per l’impatto complessivo delle infrastrutture legate alla Pedemontana, che rischiano di frammentare ulteriormente il territorio.
Sinistra e Ambiente-Impulsi, Legambiente Circolo Laura Conti e Seveso Futura continueranno a monitorare la situazione, chiedendo trasparenza nei processi decisionali e soluzioni concrete per mitigare l’impatto ambientale.
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