I Comitati No Pedemontana denunciano le numerose criticità e ambiguità legate al progetto dell’autostrada Pedemontana Lombarda, un’opera che rischia di compromettere il territorio e la qualità della vita dei cittadini della Brianza. Tra promesse disattese, cantieri fantasma e danni ambientali mai risolti, i comitati chiedono di non abbassare la guardia: il futuro della Brianza merita un’opposizione consapevole e tenace.
UNO SPETTRO SI AGGIRA PER LA BRIANZA
Da due anni siamo abituati a leggere frequenti dichiarazioni propagandistiche con le quali i vertici di Pedemontana annunciano l'imminente avvio dei lavori.
Da due anni gli annunci vengono puntualmente disattesi: entro l'inizio del nuovo anno... entro l'estate... entro l'autunno e poi... il prossimo inverno.
Da alcuni mesi agli annunci si sono aggiunte le recinzioni comparse in alcuni Comuni lungo il tracciato, dando l'impressione che i lavori siano ormai alle viste.
Non è così!
Le recinzioni riguardano attività propedeutiche, ovvero verifiche preliminari e bonifiche di eventuali ordigni bellici.
Sporadicamente si avvista qualche ruspa.
Anche i terreni soggetti alla bonifica inquinante da diossina, nei Comuni interessati dal disastro Icmesa del 1976, sono stati recintati nella prima metà di settembre, in particolare due lotti, i più piccoli: dopodiché tutto fermo.
Queste recinzioni, con cui Pedemontana allunga le grinfie sul nostro territorio, sono poco più che scenografie, finalizzate a far credere che ormai ci siamo, i lavori stanno iniziando ed è inutile opporsi.
Credere a questa narrazione, abbandonare l'azione di denuncia, di contrasto o limitarsi a chiedere mitigazioni e compensazioni sarebbe un gravissimo errore.
Sappiamo che non è facile.
Siamo consapevoli che i lavori potrebbero partire dopo questi cantieri.
Sappiamo che si tratta di un progetto con un iter già avanzato ed un appalto assegnato per le tratte B2 e C.
Diverso per la tratta D breve, attualmente né approvata né finanziata.
Sappiamo che dietro quest'opera ci sono enormi interessi.
Non siamo sprovveduti.
Ma sappiamo anche che Pedemontana ha molti problemi, più di quanto faccia credere.
La Banca Europea degli Investimenti, che dovrebbe erogare la quota più cospicua del finanziamento, non lo ha ancora fatto.
A gennaio scadrà di nuovo, l'ennesima, la quinta per esattezza, proroga di pubblica utilità, necessaria per procedere agli espropri.
E così dal 2009 migliaia di proprietari continuano ad essere in un limbo in cui, di fatto, non possono disporre dei propri beni in attesa poi di esserne privati.
Una prevaricazione che denunciamo con forza!
Pedemontana, per ora, resta solo uno spettro.
I lavori non sono ancora iniziati, la nostra lotta continua.
I comitati sono più che mai attivi sui territori, tramite molte iniziative, ed esortiamo tutti all'azione.
***
I cittadini che condividono queste preoccupazioni possono restare
informati sulle iniziative dei Comitati No Pedemontana seguendo le
pagine social su Facebook e Instagram.
Comitato per la Difesa del Territorio Lissone
https://www.facebook.com/comitatodifesadelterritorio
instagram.com/comitatodifesadelterritorio/
Ferma ecomostro D Breve Vimercate
https://www.facebook.com/FermaEcomostro
instagram.com/fermaecomostro/
Comitato Suolo Libero Desio
https://www.facebook.com/SuoIoLibero
https://suololibero.it
Coordinamento No Pedemontana Desio e Tratta B2
https://www.facebook.com/usciamone.vivi
instagram.com/usciamonevivi/
Comitato per la Difesa del Territorio Lissone
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Ferma ecomostro D Breve Vimercate
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Comitato Suolo Libero Desio
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Coordinamento No Pedemontana Desio e Tratta B2
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