Giovedì 21 novembre, alle ore 21, presso la sala consiliare di via Roma 23 a Ponte Lambro, si terrà un incontro pubblico dedicato al tema "Le agromafie e il caporalato in agricoltura". Relatore dell’evento sarà il sociologo Marco Omizzolo, esperto di mafie, tratta internazionale e caporalato. Omizzolo, nominato Cavaliere della Repubblica nel 2019 dal Presidente Sergio Mattarella per il suo impegno nella lotta allo sfruttamento, porterà la sua esperienza diretta e le sue analisi su un fenomeno che coinvolge l’intero Paese.
La serata rappresenta il quarto e ultimo appuntamento della rassegna antimafia "4 colpi alla 'ndrangheta", organizzata dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" in collaborazione con la CGIL di Como e con il patrocinio dei Comuni di Ponte Lambro, Tavernerio, Castelmarte ed Eupilio. La rassegna si pone l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su tematiche legate alla criminalità organizzata e al suo impatto sociale.
Il tema del caporalato, affrontato nella serata, è di stringente attualità non solo nelle regioni del Centro e Sud Italia, ma anche al Nord, compresa la Lombardia. Numerose inchieste giudiziarie hanno infatti rivelato l’infiltrazione delle mafie nelle filiere agricole, dal lavoro nei campi alla trasformazione dei prodotti, fino ai settori della logistica e del trasporto. Questa catena di sfruttamento, spesso paragonata alla schiavitù, coinvolge lavoratori italiani e stranieri, vittime di condizioni disumane.
Marco Omizzolo porterà a Ponte Lambro una testimonianza unica, basata sulla sua esperienza diretta. Il sociologo ha lavorato come bracciante infiltrato nelle aziende agricole dell’Agro Pontino, reclutato da caporali indiani, per studiare dall’interno il grave sfruttamento dei migranti in agricoltura. Ha inoltre approfondito il sistema della tratta internazionale, seguendo traffici di esseri umani fino in India.
Nel suo ultimo libro, "Per motivi di giustizia" (ed. People), Omizzolo racconta storie di lavoratori e lavoratrici che, nonostante le difficoltà, si ribellano al sistema di sfruttamento. Tra queste, la vicenda di Balbir Singh, bracciante indiano costretto per sei anni a lavorare in condizioni disumane e che, con coraggio, ha denunciato i suoi aguzzini sfidando la 'ndrangheta.
L’incontro è aperto al pubblico e rappresenta un’occasione importante per approfondire un tema di grande impatto sociale, ma spesso poco discusso. La cittadinanza è invitata a partecipare per comprendere meglio le dinamiche dello sfruttamento nel settore agricolo e l’importanza della lotta contro le mafie.
Approfondimenti: Marco Omizzolo
Per chi desidera approfondire, il libro "Per motivi di giustizia" offre una panoramica toccante e documentata sul fenomeno del caporalato, raccontando le storie di chi, con determinazione, si oppone a questa moderna forma di schiavitù.
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