Una passeggiata nella Riserva rivela antiche tracce della discarica che cinquant’anni fa ne deturpava il cuore verde.
Martedì 18 novembre, camminando lungo i sentieri della Riserva Naturale Fontana del Guercio, l’atmosfera era ancora impregnata dell’umidità lasciata dalle recenti piogge. I passi affondavano leggermente nel terreno molle e, qua e là, il bosco mostrava i segni del maltempo: diversi alberi, ormai abbattuti dal vento, giacevano a bordo dei percorsi, come ferite aperte nel paesaggio.
Proprio accanto al sentiero principale, uno di questi tronchi caduti ha rivelato qualcosa di inaspettato. Le radici, sollevate dalla forza dello schianto, hanno smosso il terreno circostante formando una buca. E in quella cavità, la terra ha lasciato riaffiorare un frammento di storia: alcune vecchie latte di vernice, arrugginite e deformate dal tempo, sepolte più di cinquant’anni fa, quando questa zona era stata ridotta a una discarica abusiva.
Un ritrovamento che sembra parlare.
Un monito silenzioso proveniente dal passato.
Proprio l'anno scorso l’Associazione Museo “nel Novecento” ha pubblicato nel suo ultimo volume — realizzato in occasione del cinquantenario della grande opera di pulizia — alcune fotografie d’epoca che documentano lo stato drammatico dell’area prima dell’intervento dei volontari. Gli “Amis de la Funtana”, così si erano chiamati, furono i protagonisti di un’impresa che cambiò il destino del luogo: restituirono dignità a un ambiente ferito e posero le basi per la tutela che oggi conosciamo.
Vedere oggi quegli oggetti riaffiorare dal terreno è come aprire una finestra su quei tempi. È una testimonianza ancora potente, che ricorda quanto il territorio sia fragile e quanto la cura di chi lo vive faccia la differenza. La natura, anche quando sembra avere ritrovato un equilibrio, porta ancora dentro di sé le tracce di ciò che è stato.
La Fontana del Guercio, come molti altri luoghi della Brianza, ci insegna che la salvaguardia del paesaggio non è un obiettivo raggiunto una volta per tutte, ma un impegno continuo. Occorrono attenzione costante, manutenzione, rispetto. Non solo per preservare la bellezza ambientale, ma anche — e soprattutto — per garantire il nostro stesso benessere.
Quei vecchi barattoli di vernice, affiorati dopo decenni, ci ricordano che il passato non è mai completamente sepolto. Ma ci ricorda anche che la responsabilità del futuro è nelle nostre mani.




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