sabato 24 marzo 2012
600 famiglie del Distretto di economia solidale della Brianza il 24 marzo piantano siepi a Caponago contro la Tangenziale Est Esterna
Intervento a cura del Progetto "Spiga& Madia"
“Spiga & Madia” contro l'apertura dei cantieri della nuova Tangenziale Est esterna di Milano: “Mancano i soldi, non possono cancellare il nostro progetto di filiera corta biologica con un'opera che non ha senso e che rischia di restare incompiuta”.
Sabato 24 marzo 2012 i Gas aderenti a “Spiga & madia” si danno appuntamento a Caponago (dalle 9 alle 19 dietro al Mercatone Uno di Pessano con Bornago, portare innaffiatoio, zappetta e cibo per pranzo), per aiutare Franco Viganò, l'agricoltore che lavora il terreno per conto dei gruppi d'acquisto, a piantumare una siepe per aumetare la diversità biologica del territorio. Il tutto per dimostrare che non ci sono solo gli interessi del cemento e dell'asfalto, ma anche quelli del pane biologico e di un corretto uso del territorio.
“L’apertura dei cantieri necessari per realizzare la Tangenziale Est esterna di Milano è, ormai, imminente dal momento che avverrà a partire dall’ultima settimana di marzo, si svilupperà dal campo-base approntato lungo la Rivoltana e verrà, inizialmente, finanziata da un prestito-ponte di 120 milioni di euro”. Lo ha annunciato, con un comunicato stampa diffuso martedì 6 marzo, Tangenziale Esterna SpA. I cantieri verranno aperti, dunque, nonostante manchino all'appello oltre l'80% delle risorse necessarie per completare l'opera. Il conto, infatti, ammonta a quasi due miliardi gli investimenti complessivi previsti per la realizzazione dell'opera.
Non c'è una data certa per la chiusura dell'accordo con le banche, che saranno le grandi finanziatrici dell'opera, ma Tem spa ha deciso di dare comunque il via al primo lotto dei lavori. Ciò significa che la realizzazione dell'opera parte, che non è certo che i lavori arrivino a compimento, mentre l'unica certezza -vista anche la localizzazione scelta per il primo campo base- è che la Tangenziale Est esterna potrebbe cancellare il progetto “Spiga & madia”: la rotonda che collegherà la Tangenziale all'A4 sorgerà, infatti, sui terreni agricoli dove 600 famiglie dei gruppi di acquisto solidali della Brianza coltivano da anni il grano per il loro pane. Un progetto di “filiera corta”, realizzato su un terreno convertito all'agricoltura biologica dalla sapienza contadina e con il sostegno dell'economia solidale brianzola, nella Provincia più cementificata d'Italia.
Ancora una volta facciamo appello alle istituzioni coinvolte (Provincia di Milano, Provincia di Monza e Brianza e i Comuni interessati dall'opera) affinché non barattino presunte esigenze di mobilità con il diritto delle comunità alla sovranità alimentare.
Per approfondimenti:
- “Nuove autostrade, utili davvero?” (Altreconomia, marzo 2012):
- www.fermalabanca.org
- Il comunicato di TEEM
- La storia del Progetto "Spiga&Madia"
- Leggi il resoconto dell'iniziativa su Vorrei.
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