domenica 7 aprile 2024

La via che non c'è. L'enigmatica via Piero Gobetti a Seregno

I cancelli indicano gli ipotetici imbocchi di via Gobetti, la via che non c'è

Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi diritto fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta
"alla via" che non c'è

Forse questo ti sembrerà strano
Ma la ragione ti ha un po' preso la mano
Ed ora sei quasi convinto che
Non può esistere
"una via" che non c'è

Queste strofe, reinterpretate dalla meravigliosa canzone di Edoardo Bennato, sembrano quasi scritte appositamente per fornire indicazioni stradali per raggiungere via Piero Gobetti a Seregno. La via è elencata negli stradari di Seregno e appare anche in diverse mappe del Comune, come la "Pianta classificazione in categorie delle strade, vie e piazze, ecc." del 2021 o la "Pianta Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo" del 2013. 

 

Pianta classificazione in categorie delle strade, vie e piazze, febbraio 2021. Sottolineata in rosso via Piero Gobetti.
Pianta Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo, 2013. Sottolineata in rosso via Piero Gobetti.

Inoltre, la via è indicata anche nel Calendario di raccolta dei rifiuti. Se abiti lì, ricorda che i giorni in cui Gelsia passerà a raccogliere i rifiuti nella tua via sono il mercoledì e il sabato. 

 

Stralcio delle vie riportate nel Calendario raccolta rifiuti di Gelsia

Nella pianta catastale (e nella realtà) la via non c'è


Tuttavia, è un peccato che la via non esista; ora è un lungo cortile privato chiuso su entrambi i lati da cancelli.

E ti prendono in giro se continui a cercarla
Ma non darti per vinto, perché
Chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle
Forse è ancora più pazzo di te

 

Piero Gobetti (1901 –  1926) è stato un giornalista, filosofo, editore, traduttore e antifascista italiano.
Creò e diresse le riviste Energie Nove, La Rivoluzione liberale e Il Baretti, oltre a fondare l'omonima casa editrice, dando importanti contributi alla vita politica e culturale, prima che le aggressioni, le percosse e i pestaggi subiti ripetutamente dagli interventi dello squadrismo fascista provocassero un forte declino delle sue condizioni di salute e dunque la morte prematura a nemmeno 25 anni di età, durante l'esilio francese. Fonte Wikipedia.

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