venerdì 10 maggio 2024

Sono 16 i comuni della Brianza che hanno consumato più del 50% di suolo


Da più parti, non solo dagli ambientalisti, viene rimarcato che è fondamentale affrontare l'emergenza ambientale e climatica con azioni concrete e mirate. In questo contesto, i dati recentemente pubblicati dal Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di MB indicano chiaramente la necessità di proteggere il suolo non consumato nei comuni della Provincia di Monza e Brianza. Questi dati rappresentano un campanello d'allarme, sottolineando l'urgente bisogno di adottare misure efficaci per limitare ulteriori perdite di territorio naturale.

Sono 16 i comuni della Provincia MB che hanno consumato più del 50% di suolo

Ecco i dati dei comuni meno virtuosi elencati nel report, insieme alla percentuale di suolo consumato:

    Lissone: 71,39%
    Muggiò: 61,94%
    Nova Milanese: 59,59%
    Varedo: 58,14%
    Verano Brianza: 57,22%
    Villasanta: 56,87%
    Cesano Maderno: 56,01%
    Brugherio: 54,67%
    Bovisio M.: 54,37%
    Seregno: 53,80%
    Giussano: 53,70%
    Meda: 53,10%
    Biassono: 52,30%
    Sovico: 51,94%
    Vedano L.: 51,40%
    Desio: 50,71%

Questi dati non solo evidenziano l'entità del problema, ma anche la necessità di adottare politiche urbane sostenibili che proteggano il suolo rimanente. L'urbanizzazione e il consumo di suolo non solo minacciano la biodiversità e gli ecosistemi locali, ma aggravano anche i rischi legati ai cambiamenti climatici, come l'inondazione e l'erosione del suolo. Pertanto, è imperativo che i comuni adottino misure di conservazione del suolo, promuovendo pratiche di sviluppo urbano sostenibile e pianificazione territoriale che limitino l'espansione delle aree urbane e proteggano le aree naturali rimanenti. 

 

La tabella diffusa dall'Osservatorio PTCP di Monza e Brianza


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