mercoledì 21 ottobre 2020

La vasca di laminazione di Varedo tra problemi e dovere civico


Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato da parte di un gruppo di cittadini di Varedo seguito da un nostro commento.

 

URGENTE appuntamento Mercoledì 21 ottobre ore 7.15 del mattino con Rai 3 - Varedo non è una discarica

Dopo aver risolto il problema del depuratore il nostro territorio subisce un altro affronto ancora più grave: una enorme vasca di due milioni e duecentomila metri cubi andrà a posizionarsi sull'argine del Seveso, sul confine con Palazzolo Milanese. Una costruzione più grande dello stadio di San Siro che dovrebbe raccogliere le acque del Seveso in piena.

Risolviamo i problemi di Milano e condanniamo il nostro territorio.

Quali garanzie avremo per quanto riguarda la pulizia di questa enorme discarica di liquami?
Quale convenienza ne avremo noi, le nostre abitazioni, la nostra salute?

MERCOLEDÌ 21 OTTOBRE ALLE ORE 7.15 troviamoci IN VIA NINO BIXIO a Palazzolo Milanese per dire *NO ALLE VASCHE DI LAMINAZIONE* davanti ai microfoni della Rai.

Diciamo no a qualsiasi Vasca senza un progetto di riqualificazione e bonifica del fiume Seveso, diciamo no senza un progetto di invarianza idraulica sovraccomunale.

Bisogna essere presenti anche a questo appuntamento per difendere il futuro della nostra comunità, il futuro dei nostri figli e nipoti, l'ambiente, la salute pubblica e la pubblica sicurezza.

Varedo non deve diventare una discarica di rifiuti, come qualcuno ha già provato a fare nelle aree Snia.

Non deve diventare una fogna a cielo aperto.

Non deve essere luogo di riciclaggio, di malaffare, di spaccio.

I cittadini di Varedo

 

Commento
 

Il nostro territorio è, purtroppo, fortemente antropizzato; dopo aver costruito di tutto e di più diventa difficile contrastare le vasche per la raccolta delle acque. La realizzazione di aree di laminazione è l'unica soluzione, magari facendogli svolgere anche attività di fitodepurazione. Come ad esempio a Lomazzo sul Lura, dove si sono ottenuti eccellenti risultati idraulici e di rinaturalizzazione, o più in piccolo a Capiago e Cermenate. Dobbiamo tenere presente che le vasche / aree si riempiono solo durante le piene e quindi gli inquinanti presenti vengono grandemente diluiti. Al contrario se non fossero "laminati in massa" si potrebbero infiltrare verso la falda acquifera. Qualche metro cubo di liquame diluito in milioni di metri cubi di piena non dovrebbero creare alcun problema ambientale. Impedire che inondino le città, invece, è un dovere civico.

2 commenti:

  1. Varedo svegliati! Trasforma una malsana necessità in opportunità sfruttando i processi organici naturali esistenti ed altri sistemi es.meccanici...

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  2. L'area identificata per le "vasche di laminazione" è una zona dove venivano depositati gli scarti delle lavorazioni dell'ex Snia, mischiandoli a terra. Quindi un'area con terreno fortemente contaminato da composti chimici tossici e dove è necessaria una costosa bonifica. Poco chiaro come possa essere lì realizzata una vasca di laminazione.

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