venerdì 9 maggio 2014

Il progetto possibile del Comitato Difendiamo Arese


di Sara Belluzzo, presidente del Comitato Difendiamo Arese

Per evitare un’alterazione irreversibile del territorio, qualche anno fa si è formato il Comitato Difendiamo Arese che con l’aiuto di molti concittadini ha portato a conoscenza degli abitanti quello che sarebbe stato il futuro per Arese. Contestualmente all’attività di informazione è stata proposta una raccolta firme per una petizione che individuava, oltre all’invito a non lasciar insediare una grande struttura di vendita, ritenuta inutile e dannosa per il territorio, alcuni punti fermi:
  1. la richiesta di non realizzare la “tangenzialina” che avrebbe distrutto un territorio agricolo strategico dal punto di vista ambientale e non avrebbe risolto il problema del traffico indotto dagli insediamenti commerciali dell’area: solo il 3% del traffico richiamato da tali insediamenti , dagli studi fatti dallo stesso operatore arriverà dalla zona di Terrazzano/Mazzo, mentre il grosso del flusso, assai oltre il 50% arriverà da est, nord est
  2. la richiesta di un collegamento tra l’area ex Alfa Romeo e il polo fieristico Rho-Pero mediante percorso cittadino di una tramvia leggera con proseguimento verso la stazione Groane Ferrovie Nord, affiancata da una pista ciclabile
  3. la richiesta di realizzare un terrapieno verde con funzione di barriera acustica lungo l’autostrada, per mitigare l’impatto acustico delle aree residenziali aresine ad essa limitrofe 
  4. la richiesta di non realizzare il grande parcheggio previsto dal progetto Expo nelle aree agricole dietro alla villa di Valera
Negli anni successivi è risultato evidente che, se a livello locale le circa 4000 firme raccolte paiono molte, i vincoli a cui devono sottostare le istituzioni sono spesso difficilmente superabili. Il Comitato ha sempre cercato di interagire con gli amministratori e persino con i commissari proponendo alternative plausibili, coinvolgendo anche i cittadini dei comuni limitrofi nel gruppo di coordinamento area ex-Alfa. Grazie a questa azione concertata si sono raggiunti alcuni risultati; dapprima la rimozione del ‘peduncolo’ in fondo a viale Sempione e poi di tutta la tangenzialina: essa infatti non serve ad alleggerire il pesante carico in termini di traffico attratto dal centro commerciale, danneggia irreparabilmente un ultimo lembo di territorio e rischia di essere una pericolosa alternativa all'autostrada.

Anche l’assurdo parcheggio Expo nei campi agricoli di Valera è stato evitato; le barriere fonoassorbenti sono ora previste e l ’area agricola che separa Arese dall’autostrada è stata riconosciuta come strategica dal piano territoriale provinciale.

Notizie recenti ci riportano a temi simili: con una forzatura il commissario per l’Expo ha deciso che i lavori per la quinta corsia vengano sviluppati in due tempi, prima e dopo l’esposizione universale, vanificando così le attese di Lainate. Inoltre sono stati concentrati nell’area molti dei parcheggi remoti Expo che prima erano distribuiti in altri territori. Sembra che sia stato alterato anche l’accordo di programma ex-Alfa poiché l’area destinata a parcheggio non è più in zona “multipiano” bensì coinvolge il territorio di Garbagnate.
Su questo il comitato ha potuto confrontarsi nei giorni scorsi con il sindaco di Arese Palestra e il vicesindaco Ioli durante un incontro che ha delineato le possibili prospettive dopo l’intervento del commissario per Expo.

Rispetto ai nuovi scenari la proposta del Comitato DifendiamoArese è di collegare la presenza dei 10000 posti auto alla garanzia del completamento della variante varesina e, possibilmente, all’utilizzo senza pedaggio del tratto autostradale da e per Milano, azioni assai utili a evitare il traffico di attraversamento della città nei sei mesi della manifestazione.

Ora che il progetto di viabilità interna è in fase di validazione il Comitato si augura che l’amministrazione comunale e in particolar modo il sindaco Palestra e l’assessore Ioli possano ricevere supporto dalla cittadinanza per far sì che Arese non resti passivo spettatore ai tavoli sovracomunali di concertazione come negli anni scorsi invece è spesso accaduto. Molti dei vincoli presenti oggi sia nell’Accordo Alfa Romeo sia per Expo sono stati fissati anni fa dalle precedenti amministrazioni aresine e non possono essere rimossi; un’amministrazione sostenuta dai propri cittadini può avere un peso maggiore ai tavoli di trattativa. Anche chi si ritiene politicamente all’opposizione dovrebbe comprendere che nei progetti intercomunali l’unione fa la forza.

Vogliamo ricordare che l’annullamento del parcheggio previsto per Expo dietro alla villa di Valera è stato possibile proprio grazie al voto unitario di maggioranza e opposizione del consiglio comunale.


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