Lo scorso luglio, durante l’assemblea pubblica dedicata alle ricadute di Pedemontana su Seregno, uno dei temi più caldi era la tangenziale Meda-Seregno. L’ing. Andrea Monguzzi di Pedemontana aveva illustrato alcune migliorie al progetto:
- eliminazione della rotatoria originariamente prevista all’intersezione con via Po di Meda, sostituita da un raccordo circolare più contenuto;
- cancellazione del raccordo tra la rotatoria e la Strada vicinale ai Boschi di San Pietro;
- una lieve deviazione del tracciato per allontanare l’opera dalle aree più delicate del Parco GruBrìa.
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A sx: il progetto con la rotatoria e il raccordo verso la Strada vicinale del parco. A dx: la soluzione presentata durante l'assemblea di luglio, senza rotatoria e raccordo verso la strada vicinale. |
Non era la rivoluzione del secolo, ma almeno sulla carta sembrava un passo avanti per ridurre l’impatto della tangenziale sul parco del Meredo. Nel frattempo abbiamo continuato a monitorare il cantiere, l’evoluzione dei lavori e la trasformazione del paesaggio. Ci siamo anche occupati di un aspetto colpevolmente trascurato dai nostri amministratori: l’impatto del traffico sul quartiere Ceredo, avanzando proposte semplici e a costo zero che avrebbero potuto migliorare la situazione.
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I lavori di scavo che "disegnano" la rotonda. |
Poi, qualche giorno fa, siamo tornati sul posto. E sorpresa: le foto parlano da sole. La rotonda, quella che “non si sarebbe fatta”, è lì che prende forma, bella tonda. Insomma, tra parole e fatti c’è di mezzo… proprio una rotonda.
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La freccia indica la recinzione di cantiere che segue il tracciato del peduncolo che delimita la Strada vicinale ai Boschi di San Pietro. |
Forse è solo un problema di comunicazione con la ditta appaltatrice, o forse siamo noi che facciamo la parte di San Tommaso. Ma la scena sfiora l’assurdo, e viene da chiedersi se i nostri amministratori ogni tanto mettano piede sul territorio per controllare.
Morale: dalle promesse di “niente rotatoria” alla realtà del cantiere, il passaggio non è stato esattamente lineare. Anzi, circolare. Molto circolare.
In via informale ci è stato riferito che un membro dell’amministrazione comunale seregnese avrebbe definito “fantasioso” il nostro post, ribadendo che la rotonda è stata eliminata. Ne siamo sinceramente contenti: se davvero così fosse, sarebbe una buona notizia per il Parco del Meredo.
Tuttavia, da buoni “San Tommaso”, preferiremmo vedere la documentazione ufficiale di questo cambiamento. Al momento, infatti, l’unico riferimento è una slide dal titolo “Richiesta di modifica”, non un atto approvato né un aggiornamento progettuale ufficiale.
I lavori in corso non sono affatto immediati da interpretare: gli scavi sembrano ricalcare la forma della rotatoria, ma può darsi che - come ci è stato detto - si tratti “solo” di una pista di cantiere.
Proprio per questo, sarebbe un gesto di trasparenza e chiarezza esporre un cartello di cantiere con il disegno aggiornato dell’opera, come previsto dalle buone pratiche.
Il nostro invito resta semplice: rendere pubblici i progetti definitivi, non fermarsi a una slide intitolata “richiesta…”.
Rassegna stampa
Il Cittadino, 4/10/2025. Per leggere l'articolo cliccare qui
C'è un documento ufficiale dove pedemontana o altro enti indicano che la rotatoria è stata eliminata? E per quanto riguarda il percorso ciclopedonale che dovrebbe partire dalle villette di via Forlì 23? Troppo domande e poche risposte come al solito, non c'è modo di scrivere a qualcuno o parlare con qualcuno che dia delle risposte reali?
RispondiEliminaBuongiorno Manuel,
Eliminal’unico documento pubblico, di cui siamo a conoscenza, in cui si parla della eliminazione della rotatoria è la presentazione che l’ing. Monguzzi di Pedemontana aveva mostrato durante l’assemblea pubblica dello scorso luglio a Seregno.
Il titolo della slide era però abbastanza indicativo: “Richiesta di modifica della Tangenziale di Meda”. Non era quindi un atto ufficiale, ma in quell’occasione la modifica veniva comunque raccontata come già acquisita.
Detto questo, a oggi sul sito di Pedemontana è ancora pubblicato il progetto originario con la rotatoria, e non ci risultano documenti aggiornati disponibili.
Per quanto riguarda invece il percorso ciclopedonale da via Forlì 23, al momento non abbiamo informazioni: probabilmente la persona più adatta a dare risposte concrete è il sindaco Santambrogio, che essendo anche presidente della Provincia dovrebbe avere modo di chiarire la situazione.