Il ruolo del Parco del Rio Vallone nel nuovo Piano di Governo del Territorio del comune di Mezzago
Tratto dal sito dell'Associazione dei Comuni Virtuosi
Il PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del Rio Vallone (www.parcoriovallone.it) riveste un ruolo fondamentale per la salvaguardia dell'ambiente, la conservazione e la gestione equilibrata del territorio, favorendo la tutela del paesaggio, preservando di fatto un polmone di verde in un territorio fortemente urbanizzato dove la pressione edificatoria e infrastrutturale ha assunto nel corso degli anni livelli preoccupanti. Si occupa di preservare lo stato di naturalità ed è schierato in prima fila nel non facile compito di dare continuità e prospettive di sviluppo alle attività agricole, primo importante baluardo al consumo di suolo.
In questi anni il parco ha acquisito importanti aree per il rimboschimento, realizzando una fitta rete sentieristica della quale cura costantemente la manutenzione; ha creato zone umide favorevoli alla conservazione di varie specie di fauna e flora autoctone, al loro riequilibrio, al mantenimento del patrimonio arboreo esistente. Promuove iniziative divulgative, culturali e di educazione ambientale rivolte in modo particolare ai bambini, per favorire la conoscenza dell'ambiente naturale e paesistico.
Credendo fermamente nel ruolo del Parco e sostenendone concretamente l'attività, nel corso tempo il comune di Mezzago ha conferito in esso circa 200 ettari, ovvero il 50 per cento della superficie comunale, confermando il bene comune "territorio-paesaggio" come punto centrale delle proprie politiche pubbliche che, attraverso la valorizzazione dei caratteri specifici di ogni luogo nelle sue componenti urbane, naturali e agroforestali e nella interrelazione fra esse, concorrendo al benessere della vita umana materiale e sociale.
Queste premesse hanno costituito, com'era naturale, l'asse portante del percorso di elaborazione del nuovo Piano di Governo del Territorio il cui scenario progettuale individua nella salvaguardia del valore naturale e paesaggistico del territorio e nel miglioramento dello stato dell'ambiente, le condizioni irrinunciabili per lo sviluppo dei sistemi rurali, insediativi e socio – economici.
In tale prospettiva, fra gli interventi pianificati dal nuovo PGT, la conferma del PLIS del Rio Vallone (non scontata in tutte le realtà amministrative) e ancor di più il suo previsto ampliamento mediante l'estensione delle aree in dotazione, rappresenta un'azione decisa e caratterizzante sotto diversi aspetti.
Di fondamentale importanza è la tutela degli ambiti di pregio agricolo e ambientale e la valorizzazione delle risorse locali, con l'obiettivo di costituire una corona "verde" al territorio edificato garantendo l'esistenza di un corridoio "ecologico" che colleghi la parte est del comune con la parte ovest. Altrettanto importante la volontà di salvaguardare e favorire lo sviluppo delle aree dedicate alla rara e pregiata coltivazione dell'asparago, che conferisce un carattere esclusivo a un comparto rilevante dell'attività agricola di Mezzago.
All'interno dello scenario progettuale del PGT, il PLIS gioca un ruolo rilevante anche per quanto riguarda l'acquisizione e valorizzazione delle "aree obiettivo di qualità territoriale". Queste sono aree verdi da acquisire alla proprietà pubblica mediante lo strumento della perequazione urbana e territoriale. In pratica, a fronte di una trasformazione e quindi di un consumo di suolo (dissipazione di un valore naturale non più riproducibile), è prevista la cessione al comune di una dotazione di aree aggiuntiva rispetto a quella ordinaria prevista dalla legge. Tali aree vengono possono essere conferite in dotazione al PLIS del Rio Vallone e destinate all'incremento degli spazi verdi e alla mitigazione e ricomposizione paesistica degli ambiti interessati da nuove infrastrutture della mobilità (Pedemontana e linea ferroviaria Gronda est) e da nuovi insediamenti.
All'interno del PGT il Parco viene inoltre individuato come elemento di connessione della rete ecologica locale con le reti ecologiche di previste da enti superiori (Provincia e Regione) che, pur con modesto valore intrinseco di naturalità, ha un elevato valore ambientale territoriale e paesaggistico, oltre che di interferenza nell'infrastruttura Pedemontana.
Sono queste operazioni strategiche di "riordino territoriale", da attuare mediante la realizzazione di un appropriato sistema di verde, orientato alla salvaguardia ambientale, alla valorizzazione paesaggistica ed alla ridefinizione dei margini urbani. In questo senso il verde urbano non è considerato esclusivamente come elemento estetico e ricreativo del territorio, ma come un vero ecosistema naturale, un capitale prezioso per contribuire a mitigare l'inquinamento delle varie matrici ambientali (aria, acqua, suolo), migliorare il microclima e mantenere la biodiversità; obiettivi ambiziosi per i quali ancora una volta il Parco del Rio Vallone ricopre un ruolo essenziale.
La parola al Parco
Raccontare "cosa fa il Parco" è uno sforzo non solo utile ma necessario; non per farsene un particolare vanto, ma per cercare di spiegare quanto sia variegata e complessa la "governance" dei residui ambienti naturali e agricoli presenti nelle nostre zone.
Un'azione che talvolta passa inosservata, così come può sfuggire ai nostri occhi il pur indispensabile germinare di un seme o il crescere di una pianta; eppure il Parco "si muove", ogni giorno, con silenziosa e speranzosa insistenza. Raccontarlo significa innanzitutto condividerlo, perché solo così potremo fare sempre meglio. Ecco dunque il motivo per cui Vi invitiamo a leggere il report delle attività portate avanti nel 2012 dal Consorzio Parco del Rio Vallone.
Raccontare "cosa fa il Parco" è uno sforzo non solo utile ma necessario; non per farsene un particolare vanto, ma per cercare di spiegare quanto sia variegata e complessa la "governance" dei residui ambienti naturali e agricoli presenti nelle nostre zone.
Un'azione che talvolta passa inosservata, così come può sfuggire ai nostri occhi il pur indispensabile germinare di un seme o il crescere di una pianta; eppure il Parco "si muove", ogni giorno, con silenziosa e speranzosa insistenza. Raccontarlo significa innanzitutto condividerlo, perché solo così potremo fare sempre meglio. Ecco dunque il motivo per cui Vi invitiamo a leggere il report delle attività portate avanti nel 2012 dal Consorzio Parco del Rio Vallone.
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