mercoledì 30 luglio 2025

Cinisello Balsamo: le aree del GruBrìa passano al Parco Nord. Una scelta locale, un pensiero (non abbastanza) globale

Fonte immagine: Legambiente Lombardia

Il 25 luglio 2025 Regione Lombardia ha approvato all’unanimità una legge che sancisce ufficialmente il passaggio delle aree cinisellesi del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) GruBrìa al Parco Nord Milano. Un traguardo importante, salutato con soddisfazione da numerose realtà del territorio e reso possibile grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale di Cinisello Balsamo, del Consiglio Comunale e di un’ampia rete di associazioni.

Nel comunicato diffuso il 29 luglio dal Comitato Grande Parco, Maria Segurini di Legambiente Cinisello Balsamo afferma:

    "Queste aree, a suo tempo salvate nel Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS), saranno ora soggette a maggiori tutele grazie all'inclusione nel Parco Regionale, garantendo la loro conservazione per le generazioni future."

Il Comitato sottolinea come l’iniziativa sia il frutto di una lunga mobilitazione che ha visto coinvolte 54 realtà del Terzo Settore, unite nella difesa del paesaggio e della biodiversità:

    "Questo atto storico, frutto della sensibilità delle istituzioni e dei singoli cittadini, ci permette di guardare con ottimismo alla salvaguardia del paesaggio e della biodiversità contro le speculazioni edilizie."

Anche Legambiente Lombardia, in un comunicato diffuso in queste ore, celebra l’approvazione definitiva della legge come una vittoria per l’ambiente e per la cittadinanza:

    "È ufficiale: il Parco Nord Milano si amplia! [...] È una vittoria per tutti, anche per la comunità e le associazioni locali che hanno dimostrato lungimiranza e determinazione nel portare avanti la proposta di ampliamento [...] Un grazie speciale al Circolo Legambiente Cinisello Balsamo APS che ha creduto al progetto fin dall’inizio e dimostrato di essere un presidio attivo e positivo sul territorio."

Una vittoria, ma non senza interrogativi

Pur riconoscendo il valore simbolico e concreto di questo risultato, resta una domanda di fondo: è davvero questa la direzione strategicamente più lungimirante per il futuro delle aree verdi del Nord Milano?

Mentre numerose associazioni stanno portando avanti una proposta ambiziosa per trasformare l’intero Parco GruBrìa in Parco Regionale, estendendolo alla valle del Seveso, il passaggio delle sole aree cinisellesi al Parco Nord rischia di essere letto come un’uscita anticipata da un progetto collettivo più ampio, che avrebbe potuto dare maggiore forza e coerenza alla tutela del territorio.

Invece di rafforzare il fronte comune per una visione territoriale condivisa e più vasta, si è scelta una via più sicura, forse più efficace nell’immediato, ma che lascia irrisolti alcuni nodi strategici sul futuro del Parco GruBrìa.

Salutiamo quindi il risultato raggiunto con rispetto e riconoscenza verso chi ci ha creduto fin dall’inizio, ma ribadiamo l’auspicio che questo non sia un punto d’arrivo. Piuttosto, che rappresenti una tappa verso una visione più ampia, partecipata e coraggiosa per il verde del Nord Milano. Perché i parchi non si difendono solo con i confini, ma con la capacità di costruire alleanze e futuro.

2 commenti:

  1. Come sempre più spesso avviene, anche in questo caso, è una questione di punti di vista. Qualche anno fa la stesso "Risiko dei Parchi" era stato tentato con il Parco della Valle del Lambro facendo pagare "dazio" alla Riserva Naturale del lago di Montorfano, smembrata e abbandonata a se stessa. Oggi la proposta di accorpare al Parco Grubria il Bosco della Querce di Seveso e Meda naufragata a causa dell'onda anomala generata dall'idea sbagliata di creare un Parco Fluviale del Seveso (che avrebbe dovuto essere creato anche con territori della Valle del Lambro...) ha l'immediata conseguenza di picconare ulteriormente il piccolo Parco GruBria, già debilitato dalla defezione di Monza e da vari progetti che non tengono in minimo conto la sua esistenza, che ora perde la continuità territoriale originaria a favore del Parco Nord, "struttura" dove l'ambientalismo sembra essere diventata una professione....

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    1. Buongiorno "blogger",

      capisco che si possano avere punti di vista diversi, ma francamente il paragone con la Riserva del Montorfano o con il Bosco delle Querce sembra poco centrato. Qui nessuno ha "picconato" niente: le aree di Cinisello sono state portate nel Parco Nord per garantirne maggiore tutela, grazie all'impegno del Comune e di 54 realtà del territorio. Una scelta legittima, che ha prodotto un risultato concreto.

      Nel nostro post non abbiamo celebrato questa operazione come la soluzione definitiva, anzi: abbiamo sollevato dubbi sulla sua lungimiranza, proprio perché rischia di indebolire un progetto collettivo più ampio. Ma non c'è nessuna contrapposizione tra chi ha voluto salvaguardare queste aree e chi continua a lavorare – insieme al Consorzio Parco GruBrìa e ad altre associazioni – per far crescere l'intero GruBrìa e portarlo a diventare Parco Regionale.

      Non siamo di fronte a un gioco strategico, ma a percorsi diversi che provano, ciascuno a suo modo, a rafforzare la tutela del territorio. Un po’ più di rispetto per questo lavoro collettivo non guasterebbe, invece di insinuare che l’ambientalismo sia diventato una “professione”.

      Anche perché qui, più che professionisti, ci sono persone che da anni mettono tempo, energie e idee per provare a cambiare le cose. E spesso ci riescono.

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