martedì 29 luglio 2025

Deposito terre Pedemontana tra Cesano, Desio e Seregno: il punto sulla situazione

L'area che verrà occupata dal deposito terre di Pedemontana. In primo piano i "carotaggi" della bonifica ordigni bellici

Lo scorso martedì 22 luglio, durante un’assemblea pubblica tenutasi a Seregno, si è fatto il punto sull’avanzamento dei lavori della Pedemontana Lombarda nei territori di Seregno e dei comuni limitrofi. Tra i tanti temi affrontati, è stato menzionato – seppur solo marginalmente – un intervento che merita invece la massima attenzione: la realizzazione di un deposito temporaneo di terre di scavo tra i territori di Cesano Maderno e Desio, proprio al confine con la frazione San Carlo di Seregno.


Carta "Uso del suolo". Il deposito di Cesano / Desio occuperà aree ad uso agricolo

La zona destinata al deposito, di circa 100.000 mq, è attualmente un’area verde agricola. La porzione ricadente nel territorio di Desio è inclusa nel Parco Sovracomunale GruBrìa, mentre quella cesanese – almeno secondo l’intenzione dell'attuale amministrazione – dovrebbe anch’essa entrare a far parte del Parco. Si tratta quindi di un territorio che, fino ad ora, ha avuto una chiara vocazione agricola, ambientale e paesaggistica.

Il progetto della ciclovia MIME nell'area occupata dal deposito terre

Nell’area è inoltre previsto il passaggio della ciclovia MIME (Milano-Meda), parte del progetto provinciale Brianza Restart, che punta a riqualificare la zona con una pista ciclopedonale, la piantumazione di filari alberati e altre opere verdi.

Negli ultimi giorni si è assistito a:

  • Transennamenti con rete arancione;
  • Prime scarificazioni del terreno;
  • Bonifica bellica in corso;
  • Assenza totale di cartellonistica di cantiere, creando una situazione di scarsa trasparenza verso i cittadini.

Deposito terre. Pianta e legenda

Secondo i progetti reperibili online, il deposito prevede:

  • Accesso sud con controllo accessi, due baracche (guardiania e uffici) e un bagno chimico;
  • Pesa per automezzi e lavaruote a ovest;
  • Due aree di caratterizzazione delle terre a nord (2.000 mq), una delle quali dotata di "cannon fog", un sistema di nebulizzazione per abbattere le polveri sottili;
  • Pavimentazione delle aree di caratterizzazione delle terre con massetto e cordoli, griglie per raccolta e laminazione delle acque piovane;
  • Impianto di illuminazione per operatività e controlli anche in orari non diurni;
  • Un percorso dedicato ai mezzi pesanti, previsto nella zona sud, più lontana dalle abitazioni.

Ortofoto della zona interessata dal deposito terre DT C_02

Il deposito confina con:

  • Zona residenziale della frazione Cassina Savina (Cesano Maderno) a ovest e nord;
  • Cimitero di Cesano a nord;
  • Orti urbani di Cassina Savina, Frazione San Carlo di Seregno e Desio a est, con un nucleo abitativo di Cesano Maderno completamente circondato dal deposito su tre lati;
  • Aree agricole di Desio a sud, attualmente già occupate dai cantieri Pedemontana.


L'allocazione del deposito in quest'area appare profondamente incoerente con gli obiettivi di tutela del territorio, del paesaggio e della biodiversità. L’area interessata:

  • È di pregio agricolo e paesaggistico, con funzioni ecosistemiche importanti;
  • Fa parte di un corridoio verde connesso al Parco GruBrìa e ad altri progetti di rigenerazione ecologica;

Vista da via San Tarcisio, Cesano Maderno

Rischia di subire un forte impatto ambientale e sanitario a causa di:

  • Polveri sottili, nonostante l’uso di cannon fog;
  • Rumori da traffico pesante e lavorazioni;
  • Luci notturne che alterano l’equilibrio faunistico;
  • Rischi di contaminazione del suolo e delle acque se non gestiti correttamente.

Vista verso sud dalla Strada vicinale

Domande ancora aperte:

  • Per quanto tempo resterà operativo questo deposito? Si parla di "anni", ma non esistono al momento dati ufficiali.
  • Chi garantirà il ripristino e la riqualificazione ambientale dell’area al termine del deposito?
  • Quale sarà il destino delle opere previste dal progetto MIME? Verranno preservate, rinviate o cancellate?
  • Che ruolo giocano i Comuni e la Provincia in termini di vigilanza, trasparenza e informazione ai cittadini?

Sullo sfondo San Carlo, Seregno / Desio

Chiediamo con forza che:

  • Vengano garantite tutte le misure di mitigazione ambientale, monitorate da enti indipendenti;
  • Sia fornita una comunicazione trasparente e puntuale ai cittadini delle aree coinvolte;
  • Al termine dell’utilizzo, l’intera area venga riqualificata a spese di chi l’ha compromessa, con reinserimento nel Parco GruBrìa e completamento della ciclovia MIME;
  • Si apra un tavolo di confronto con la cittadinanza, coinvolgendo anche comitati, associazioni ambientali e amministrazioni locali.

 

Approfondimento - I rischi ambientali dei depositi temporanei di terre da scavo

Sullo sfondo la zona residenziale di Cassina Savina

Sebbene definiti "temporanei", i depositi di terre e inerti da scavo possono permanere a lungo sul territorio, con effetti potenzialmente dannosi per i suoli sottostanti. È il caso della Pedemontana, dove si prevede lo stoccaggio per diversi anni di grandi volumi di materiale derivante dagli scavi di gallerie artificiali e tratti interrati, con la fine lavori stimata tra il 2027 e il 2028.

I principali impatti ambientali che possono derivare da questi depositi includono:
  • Compattazione del suolo fertile: il peso delle terre accumulate comprime gli strati superficiali, riducendo la porosità e ostacolando la crescita vegetale;Alterazione del drenaggio naturale: i cumuli possono causare ristagni idrici, erosione e deviazioni del flusso superficiale delle acque;
  • Perdita di attività biologica: la copertura prolungata impedisce lo scambio gassoso, causando la morte della microfauna e il degrado dell’humus;
  • Rischi di contaminazione: se le terre contengono residui di cantiere, cemento o sostanze inquinanti, vi è il rischio di alterazione chimica dei suoli;
  • Compromissione agricola e paesaggistica: una volta rimossi i cumuli, il ripristino della fertilità originaria del terreno può richiedere anni, con costi elevati per la rigenerazione ecologica.
Proprio per queste ragioni, la scelta dei siti di deposito e le modalità di gestione dovrebbero essere oggetto di attenzione pubblica, monitoraggio ambientale e progettazione di misure di mitigazione fin dalla fase di cantiere.

 

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  2. Pedemontana a Seregno – Parte 2: Gallerie, svincoli e cambiamenti a sud della città
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  4. Pedemontana e la tangenziale Meda-Seregno. Basta numeri a caso: diciamo le cose come stanno
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