sabato 22 febbraio 2014

Monza: migliaia di crocus in piazza Citterio per fermare la costruzione dell'autosilo

Foto di Fabrizio Radaelli, tratta dal Corriere della Sera
Monza: Un fiore può bloccare la costruzione dell'autosilo

di Martino Agostoni da il Giorno del 21/02/2014

Un fiorellino si mette di traverso alla realizzazione dell’autosilo sotto piazza Citterio. Un crocus bianco e violetto, tanto fragile da sbocciare e appassire in pochi giorni, è l’ultima minaccia all’opera che, sia le Amministrazioni di centrosinistra sia quelle di centrodestra, continuano a riproporre da almeno un decennio come soluzione ai problemi di traffico e parcheggio del centro storico.

Nonostante sia stato già bocciato dalla Soprintendenza ai beni paesaggistici come incompatibile per un’area posta sotto vincolo artistico e ambientale come piazza Citterio e i Boschetti Reali, il progetto da 9 milioni di euro per costruire il parcheggio interrato sotto la rotonda del «Re de Sass» è stato anche quest'anno riconfermato nel piano delle opere pubbliche di Monza, ma stavolta ha raccolto anche un ostacolo in più. È l’istituto per la democrazia partecipativa «Green Man» attivo da anni sul territorio ad aver presentato un’osservazione al piano delle opere comunali in cui si illustra come l’area dei Boschetti Reali sia qualificata come una zona naturalistica particolarmente significativa per la presenza di specie botaniche rare e di pregio. E in particolare, proprio nel triangolo verde dei boschetti sbocciano i crocus, una specie protetta in 46 «Sic» (Siti di interesse comunitario dell’Unione europea) ma soprattutto è una vera rarità quando cresce in pianura.

Una circostanza questa che ha portato i fiorellini monzesi a creare un caso tra i naturalisti, al punto che in occasione della fioritura dell’anno scorso è venuta fino a Monza a studiare il fenomeno una delegazione di scienziati dell’Università di Berna. Il crocus monzese infatti è un enigma per gli esperti perché sarebbe troppo a sud se appartenesse alla specie alpina di crocus, così come sarebbe troppo a nord se fosse della specie appenninica: in ogni caso non dovrebbe stare a Monza e invece, proprio in questa stagione, nei Boschetti sbocciano a migliaia. Abbastanza per sollevare un caso di tutela della biodiversità locale.

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