lunedì 9 luglio 2012
Un presidio "colorato" dice NO alla cementificazione del Pian di Spagna
“No al cemento nel Pian di Spagna!”
Bilancio del presidio ecologico a Gera Lario (Co)
Gera Lario, sabato 7 luglio 2012.
Dalle 9:15 lo spazio antistante il municipio di Gera ha cominciato ad animarsi di strane creature volanti, sostenute da leggere pertiche manovrate da alcuni volontari. I pesci/richiamo, frutto del “creativo” Enrico Mason, hanno accolto i cittadini che alla spicciolata, hanno raggiunto la zona del presidio. Bandiere e striscioni sono stati utilizzati per arredare lo spazio, mentre fino alle 10:15 sono risuonati gli slogan contro la cementificazione del Pian di Spagna ed è stato distribuito ai passanti materiale informativo. In tutto questo, un gruppo di cittadini intervenuti ha colorato sull'asfalto un sole beneaugurante, con la scritta “NO AL CEMENTO NEL PIAN DI SPAGNA”.
Seguendo lo schema concordato dagli organizzatori, alle 10:20, Costanza Panella, rappresentante delle Associazioni Ambientaliste nella Comunità del Parco, ha svolto un breve intervento a cui sono seguiti quelli di Giuliana Pironi del CROS Varenna e di William Vaninetti del WWF Valtellina Valchiavenna.
Da tutti è giunto ai presenti l'invito a proseguire nell'impegno e nella mobilitazione per ri-salvare il Pian di Spagna che dalla sua istituzione nel 1983, ma anche prima che l'area fosse protetta ufficialmente, è stato il frutto proibito del desiderio di affaristi e speculatori di ogni genere. Se è importante mantenere l' attenzione e continuare la pressione sugli enti locali (Comune di Gera e Regione), lo è altrettanto perseguire tutte le vie legali praticabili, come stanno facendo le Associazioni al livello regionale.
Di seguito il presidio si è sciolto ed i presenti si sono recati alla sede della Riserva per la presentazione dei risultati della Goletta dei Laghi di Legambiente. Nel corso della manifestazione, Marco Doria, presidente dell'ARCI Sondrio ha dato l'adesione della propria Associazione al gruppo di lavoro composto, fino ad ora da CROS Varenna, Legambiente e WWF. Una buona notizia, nella speranza che altri gruppi si aggiungano per dare una mano in difesa del Pian di Spagna.
Fonte articolo: WWF Valtellina Valchiavenna
Fonte immagini: Cros Varenna
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Goletta dei laghi assegna la 'bandiera nera' a Consorzio Lario, Provincia di Lecco e ai comuni di Malgrate e Verdurago
RispondiEliminatratto da merateonline.it
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L’equipaggio della Goletta dei Laghi, questa mattina, ha consegnato una bandiera nera a chi, a suo dire, non ama l’ecosistema lariano. Riceve il poco ambito riconoscimento attribuito degli ambientalisti il Consorzio Lario e laghi minori seguito dai comuni di Malgrate e Vercurago a cui è stata assegnata anche una “menzione speciale”.
Il Consorzio viene ammonito per non aver ancora provveduto alla approvazione del Piano di settore del demanio della navigazione. Così facendo, lascia alle singole amministrazioni comunali la possibilità di interventi edilizi sul demanio non coordinati da una programmazione di bacino condivisa e senza Valutazione Ambientale Strategica (Vas). In questo modo, sostiene Legambiente, rimane aperta la strada a pesanti lavori di artificializzazione che potrebbero mettere in seria crisi l’intero l’ecosistema lacustre e il paesaggio lariano. Dividono il premio con il Consorzio Lario e laghi minori le province di Como e Lecco per non aver ancora provveduto a sbloccare la situazione di stallo e a rendere operativo il richiesto Piano di settore al fine di permettere eventuali interventi nel bacino lariano nel rispetto delle caratteristiche ambientali, ecologiche e paesaggistiche.
A causa della mancanza di un quadro di riferimento, il Comune di Malgrate si aggiudica “l’Oscar dello scempio” avendo occupato con quella che viene definita come “una pesante cementificazione” una vasta porzione di alveo lacuale, eliminando l’unica spiaggetta del centro paese, snaturando il tipico aspetto dello storico lungo lago, oltre che artificializzando le sponde senza preoccuparsi di salvaguardare i caratteri di sostenibilità dell’ecosistema lacuale.
Non da meno il Comune di Vercurago con l’occupazione di circa 800 mq di alveo lacuale per tracciare una pista ciclabile che, secondo gli ambientalisti, poteva trovare collocazione nella larga sede stradale esistente, creando così una artificializzazione della sponda data dai massi cementificati fra loro eliminando la spiaggia esistente, con un risultato visivo da bordo canale ben diverso da quello tradizionale del lago di Garlate. Tutto questo è aggravato dal fatto che gli interventi ricadono all'interno del Parco Regionale Adda Nord.
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