martedì 29 marzo 2016
Moregallo (Lecco): al via la campagna salvataggio rospi 2016
Eccoci a voi anche quest'anno per la campagna di salvataggio dei rospi del Moregallo, nella zona Melgone/Onno.
L'inverno non inverno di quest'anno potrebbe darci delle sorprese, e la migrazione potrebbe partire già nei prossimi giorni, quindi preparatevi e state pronti.
Avanti dunque! Non siate timidi nel dare le vostre disponibilità e diamo il via alla Campagna Salvataggio Rospi 2016. Chi fosse disponibile a partecipare come volontario può mandare la propria adesione scrivendo una mail a: rospi.moregallo@gmail.com
Ogni volontario dovrà essere munito di apposito giubbino catarifrangente, secchio, torcia elettrica con almeno 2/4 ore di autonomia (preferibilmente di tipo ricaricabile o con batterie ricaricabili), guanti leggeri e tanta buona volontà!! I coordinatori in genere hanno a disposizione qualche secchio, torcia e giubbetto in più da distribuire ai volontari, ma in numero molto limitato.. vi chiediamo quindi, nel limite del possibile, di venire con già tutto il necessario.
Inoltre è molto importante raccogliere i dati sugli andamenti della migrazione, quindi ogni sera sarà indispensabile tenere il conto degli individui in discesa e in risalita, divisi tra maschi e femmine, e anche del numero degli individui schiacciati dalle auto..
Questi dati andranno consegnati ogni sera prima di andare via al referente di turno, o, qualora non fosse possibile, mandati via e-mail o via sms, indicando anche la data e la località (Melgone - Cipressi - Onno).
Lo scorso anno durante la migrazione sono stati conteggiati più di 18.000 rospi in discesa e 12.000 in risalita . Si è trattato del piu grosso flusso migratorio della Lombardia.
Le uova sono racchiuse in lunghi filamenti gelatinosi che la femmina depone in acqua bassa attorcigliandoli a sassi o vegetazione per non farli portar via dalle onde. Mentre la femmina depone, il maschio prescelto, che è ben più piccolo, le sta saldamente aggrappato sul dorso e feconda le uova.
Purtroppo spesso capita che lungo il percorso che dal bosco dove vivono porta all'acqua dove si riproducono, siano costretti ad attraversare una o più strade.
Il rospo è lento, cammina o fa piccoli salti, e nell'attraversare la strada la probabilità che qualche auto lo investa è molto alta.
Per questo è necessario operare con campagne di salvataggio. Nell'area in cui operiamo noi sono state posizionate barriere di plastica in entrambi i lati della strada o appena dentro il bosco, in modo da bloccare si la discesa che la successiva risalita dei rospi, che non sono in grado di scavalcarle, ed evitando così che finiscano in strada schiacciati dalle auto.
I volontari, per tutta la durata della migrazione, percorrono la barriera a monte della strada, prendono i rospi che sono stati bloccati, li mettono in un secchio e li liberano in punti prestabiliti in riva al lago.
Un lavoro analogo va fatto anche alla barriera a valle per riportare nel bosco gli individui che hanno già deposto le uova. Questo va fatto tutte le sere, in ogni condizione meteo, giorni feriali e festivi.
Si inizia prima che faccia buio e si continua per 2, 3 o anche 4 ore, a seconda del periodo e dell'intensità dei passaggi.
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