lunedì 14 luglio 2025

Tangenziale Meda-Seregno: viaggio nei cantieri che cambiano il territorio

Verso l’assemblea pubblica del 22 luglio: sopralluogo nel Parco del Meredo e aree limitrofe per verificare lo stato dei lavori


In vista dell’assemblea pubblica di martedì 22 luglio, promossa dall’Amministrazione Comunale su richiesta dei Comitati di Quartiere, abbiamo compiuto un sopralluogo nel Parco del Meredo e nelle aree vicine per verificare lo stato dei lavori della tangenziale Meda-Seregno.

Lo sbocco della nuova tangenzale su via Cadore a Seregno

Partendo da via Cadore, abbiamo constatato che a nord della ferrovia i lavori sono proseguiti: il sottofondo stradale è stato posato fino all’intersezione con l’attuale via Cadore. Resta però ancora da capire quando verrà realizzata la rotonda prevista in questa zona, una infrastruttura che, temiamo, finirà per impattare in modo significativo sulla vita del quartiere. Ci auguriamo che l’assemblea pubblica del 22 luglio possa fornire risposte concrete anche su questo aspetto.

Le delimitazioni dell'area di cantiere a sud della ferrovia al confine tra Meda e Seveso

A sud della ferrovia, fino alla strada vicinale al confine tra Meda e Seveso (l’area dove, nel progetto originario ancora presente sul sito web di Autostrada Pedemontana Lombarda, era prevista una rotonda), non è cambiato nulla: il tracciato continua a prevedere la rotonda. Anche su questo punto, aspettiamo che durante l’assemblea del 22 venga finalmente presentato un progetto aggiornato, possibilmente senza questa ulteriore rotatoria.

La strada vicinale al confine tra Meda e Seveso (via Po)

I carotaggi lungo il percorso della nuova tangenziale

Proseguendo il sopralluogo verso ovest, in direzione delle villette di via Po, angolo via Forlì (Meda), abbiamo osservato che il terreno lungo la strada vicinale è stato delimitato da reti in plastica arancione, tipiche delle aree di cantiere, e sono visibili carotaggi eseguiti per la bonifica da eventuali ordigni bellici. È importante non lasciarsi ingannare dalle apparenze: sebbene la fascia recintata possa sembrare stretta, la futura tangenziale comprenderà anche il sedime dell’attuale strada vicinale.

Il tratto di via Po, Meda, che verrà occupato dalla nuova tangenziale

Via Lecco, Seveso. L'area appena a sud delle villette

Arrivati nei pressi delle villette di via Po, angolo via Forlì, abbiamo rilevato che, appena più a sud, oltre la strada, il terreno risulta completamente recintato e anche qui sono visibili carotaggi. Su questa porzione di terreno sorgerà una rotonda, mentre la tangenziale proseguirà verso sud, occupando via Lecco (Seveso) per raggiungere, attraverso un piccolo boschetto, via Vignazzola, zona di confine tra Seveso e Meda. Quest’ultima area, per il momento, non risulta ancora delimitata.

Area boscata, a sud di via Lecco (Seveso)

Un particolare storico interessante riguarda proprio il boschetto, che andava a delimitare l’antico tracciato della roggia Borromeo, risalente alla fine del XVII secolo. Un elemento di valore paesaggistico e storico destinato, purtroppo, a scomparire con la realizzazione della nuova arteria stradale.

Area verde, dove passerà la nuova tangenziale, prolungamento di via Lecco in direzione di via Meredo / via Vignazzola

Alla luce di quanto visto durante la nostra passeggiata, resta il rammarico nel constatare come, nonostante in passato qualcuno rassicurasse i cittadini affermando che della tangenziale fosse inutile parlare - perché, trattandosi di un’opera complementare, non si sarebbe mai realizzata a causa delle difficoltà economiche di Pedemontana - i lavori siano invece una realtà ben concreta. Ora più che mai è necessario partecipare e far sentire la propria voce per chiedere chiarezza sui progetti, mitigazioni efficaci e tutela del territorio.


L’appuntamento è dunque per martedì 22 luglio all’assemblea pubblica, nella speranza che sia finalmente l’occasione per fare luce sul futuro della tangenziale Meda-Seregno e sui reali impatti che avrà sui quartieri e sul Parco del Meredo.

2 commenti:

  1. Ricordatevi il 22.7 di chiedere dello studio di impatto viabilistico circa traffico, rumore, inquinamento acustico ed atmosferico........ su via Vignazzola di Meda e via Saronno di Seregno. Quale sarà la qualità della vita per questi abitanti? Quanti, sia che la MI-MEDA sarà a pagamento o no, passeranno per andare a Desio da via Saronno anzichè via Cadore? Occorre fin da subito allargare via Saronno e fare la rotonda di via Nazioni Unite altrimenti sarà il caos e rischio di incidenti altissimo!!!!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per il tuo commento e per aver posto questi temi importanti.

      Siamo d’accordo che questioni come l’impatto viabilistico, il traffico, il rumore e l’inquinamento su via Vignazzola di Meda e via Saronno di Seregno siano assolutamente centrali. È vero anche il pericolo che il traffico di attraversamento possa aumentare, con flussi che dalla MI-Meda, sia a pagamento sia gratuita, si riversino su via Saronno passando attraverso via Vignazzola e la frazione del Meredo di Seveso.

      Nell’idea dei progettisti della tangenziale questo traffico non dovrebbe verificarsi, perché la nuova infrastruttura dovrebbe indirizzare i flussi altrove e impedire questi attraversamenti. Come intendano farlo, però, non ci è chiaro, ed è proprio uno dei punti su cui vogliamo avere risposte durante l’assemblea del 22 luglio. Anche perché questo aspetto riguarda molto Seregno, ma ha forti ripercussioni anche su Seveso e Meda.

      Per quanto riguarda l’allargamento di via Saronno, noi non siamo favorevoli. Riteniamo che questo intervento finirebbe per attrarre ancora più traffico, creando una situazione ancora più ingestibile e aumentando il rischio di incidenti. Su questo punto ci siamo espressi più volte, purtroppo senza essere ascoltati.

      Infine, ricordiamo che sempre nel Parco del Meredo è previsto il cosiddetto salto del montone ferroviario, per il collegamento tra la linea Seregno-Saronno e quella verso Bergamo. Se mai verrà realizzato, via Saronno potrebbe venire interrotta, a meno di costruire un sottopasso. Ma non possiamo continuare a riempire il Parco del Meredo di infrastrutture, perché altrimenti rischiamo davvero di farlo sparire.

      Per questo ribadiamo che è fondamentale partecipare personalmente all’assemblea del 22 luglio. È l’occasione giusta per fare queste domande direttamente a chi ha in mano il progetto e per far sentire la voce dei cittadini.

      Elimina

Invitiamo gentilmente chi utilizza questo spazio per i commenti a rimanere in tema con il contenuto del post e a mantenere un linguaggio rispettoso, anche quando le opinioni sono diverse. Si informa che non verranno pubblicati commenti contenenti promozioni commerciali.